Sarago maggiore, prima volta a 10mt

Il primo Maggio sono stato invitato da un nuovo amico pescasub della mia città  per un’uscita in barca, inutile dire che la notte precedente non ho dormito dall’emozione.. io abituato a pescare nel sottocosta mi sarei immerso su una scogliera lontana dalla riva, un pò di tensione la sentivo.
Quella mattina il mare era splendido e nel tragitto in barca mi sono concentrato e rilassato, pensando che se anche non fossi riuscito a sentirmi tranquillo e quindi avere un’apnea tale da pescare in sicurezza, non sarebbe stato un problema.. certe cose vanno fatte per gradi, non si può pretendere di passare da quote operative di 3-5 metri a 10 in un baleno!
Avevo al mio fianco una persona esperta e che mi trasmetteva fiducia, questo mi ha aiutato molto perchè il mio problema era a livello mentale, se non mi sento sicuro preferisco non rischiare e quindi immaginavo già  che sarei risalito in barca dopo i primi aspetti malamente tentati.

Invece non è andata esattamente così..
Ho spezzato il fiato con un paio di aspetti brevi, e poi man mano ho prolungato il tempo di permanenza sul fondo restando concentrato e senza mai strafare, con tempi di recupero di almeno 5 minuti per apnee di 1.20 al massimo.
Così facendo sono riuscito a pescare per un paio d’ore, facendo delle discese lente con finale a caduta per non spaventare i pesci eventualmente presenti, e risalite con pinneggiate ampie sfruttando la spinta positiva nell’ultimo tratto.
Dopo una quarantina di minuti, durante un aspetto ben effettuato su una roccia, vedo arrivare dalla sabbia un branco di saraghi, capitanato da un bell’esemplare.
Inizialmente non gli do tanta retta, non mi sembrava così grande sinceramente.. dopo aver visto che non c’era di meglio nel branco, lui si gira per sfilarmi stavolta da sinistra verso destra, un pò più vicino, come se non fosse per niente spaventato (i saraghi di 3 etti dove pesco di solito io scappano già  solo se li guardo negli occhi..), decido di prenderlo, ed il tiro non ha particolari difficoltà .
Una volta tornato in superficie mi rendo conto che è davvero un bell’esemplare, il più grande che io abbia mai visto e di conseguenza preso.
Lo mostro al mio compagno di pesca che mi ricopre di complimenti e continuo a pescare cercando di non distrarmi troppo.
Al termine della pescata risulta essere l’unico pesce avvistato nella giornata, mi sento benissimo e desideroso di replicare al più presto, sperando di poter fare esperienza a queste quote e approfondire l’amicizia con il mio compagno di pesca, che sembra una brava persona oltre che P.i.A, volenteroso di avermi come alunno e compagno per pescare in sicurezza e tranquillità .

Ora dovrò aspettare un paio di mesi prima di indossare nuovamente la muta, ma sono sicuro che ci saranno nuove occasioni per trascorrere giornate come questa.