PescaSubacquea.net › Forum › Attrezzature › Fai-Da-Te › monoblocco VS listellato
- Questo topic ha 20 risposte, 10 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 1 mese fa da MAURO650CS.
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24 Settembre 2013 alle 13:56 #13129icaroMembro
ciao a tutti…
…usando il tasto cerca mi son imbattuto in questo topic: http://www.pescasubacquea.net/public/forum3/viewtopic.php?f=73&t=15748&start=15 e mi è venuta una curiosità .Premessa: tempo fa realizzai 2roller e entrambi li feci incollando 5 listelli di iroko. Mi informai un po su come era meglio realizzarlo, e tutti mi suggerirono di realizzare il fusto incollando minimo 3listelli tra loro, e mi dissero che questa tecnica rende il fusto più solido e più difficile da deformare… anche sotto grosse sollecitazioni.
Leggendo il topic sopra linkato, ho letto che i fucili di “un noto produttore” di cui non scrivo il nome sono tutti d’un pezzo e non a listelli incollati tra loro. Volevo chiedere se chi ha avuto modo di usarli assiduamente (mosgi, submaro etc etc) ha avuto problemi di imbananamento… ovviamente NON legati al cattivo uso e manutenzione. (insomma se si è deformato il fusto, ma è stato lasciato al sole o in cantina, con dei pesi sopra, direi che non fa testo).
Mi incuriosisce questa cosa, sopratutto pensando al fucile lungo triploelastico di questo noto produttore… che deve reggere a carichi ben pià importanti di un monogomma/dopppiagomma corto…grazie 😉
24 Settembre 2013 alle 13:59 #315714mosgiPartecipanteQuelli che avevo io non si sono mai imbananati……..in laboratorio del noto produttore qualcuno è rientrato proprio per quei difetti
24 Settembre 2013 alle 14:31 #315715icaroMembro@mosgi wrote:
Quelli che avevo io non si sono mai imbananati……..in laboratorio del noto produttore qualcuno è rientrato proprio per quei difetti
Ottimo
MannaggiaGrazie per la risposta Giuse…. magari era un problema dovuto anche alla stagionatura del legno dato che solo qualche esemplare ha avuto questo problema… nel dubbio, comunque, è sempre meglio non usare monoblocchi anche se tutto sarebbe più semplice nella realizzazione del fucile…! 😉
24 Settembre 2013 alle 14:36 #315716zavorraPartecipanteEsatto, dipende dallo stato del legno che trovi.
Usare più listelli, incollandoli con il verso delle venature alternato, ti mette in sicurezza nel caso che il legno non sia stagionatissimo e nel tempo si deformi. Cosa che accade al 90% degli arbageppetti “occasionali” costretti a pietire il legno in qualche brico o a qualche falegnameria.
Se però sei disposto a scommettere che la partita di legno che hai sotto mano è perfettamente stagionata, allora puoi anche farlo monoblocco (ma se li vendi devi offrire un servizio di garanzia che metta al sicuro i clienti sfortunati sostituendo loro il fucile con uno nuovo).
Z
24 Settembre 2013 alle 15:43 #315717icaroMembro@zavorra wrote:
Esatto, dipende dallo stato del legno che trovi.
Usare più listelli, incollandoli con il verso delle venature alternato, ti mette in sicurezza nel caso che il legno non sia stagionatissimo e nel tempo si deformi. Cosa che accade al 90% degli arbageppetti “occasionali” costretti a pietire il legno in qualche brico o a qualche falegnameria.
Se però sei disposto a scommettere che la partita di legno che hai sotto mano è perfettamente stagionata, allora puoi anche farlo monoblocco (ma se li vendi devi offrire un servizio di garanzia che metta al sicuro i clienti sfortunati sostituendo loro il fucile con uno nuovo).
ZMi sa che la mano sul fuoco sulla condizione del legno, non ce la metterebbe nessuno…. 😉
Pietire no perchè lo fan pagare e pure bene… però in effetti, come lo abbiano in magazzino e che giri abbia fatto ogni tavolone non lo sa nessuno… All’epoca fui uno dei brico-clienti… e come lo trasportai in auto è meglio se non lo dico! 😆24 Settembre 2013 alle 20:04 #315718lorenzino82Partecipante@icaro wrote:
@zavorra wrote:
Esatto, dipende dallo stato del legno che trovi.
Usare più listelli, incollandoli con il verso delle venature alternato, ti mette in sicurezza nel caso che il legno non sia stagionatissimo e nel tempo si deformi. Cosa che accade al 90% degli arbageppetti “occasionali” costretti a pietire il legno in qualche brico o a qualche falegnameria.
Se però sei disposto a scommettere che la partita di legno che hai sotto mano è perfettamente stagionata, allora puoi anche farlo monoblocco (ma se li vendi devi offrire un servizio di garanzia che metta al sicuro i clienti sfortunati sostituendo loro il fucile con uno nuovo).
ZMi sa che la mano sul fuoco sulla condizione del legno, non ce la metterebbe nessuno…. 😉
Pietire no perchè lo fan pagare e pure bene… però in effetti, come lo abbiano in magazzino e che giri abbia fatto ogni tavolone non lo sa nessuno… All’epoca fui uno dei brico-clienti… e come lo trasportai in auto è meglio se non lo dico! 😆Non mi dire “sul tetto arreggnedolo con la mano fuori dal finestrino ” perché chiamo Submaro e ti faccio fare la multa per guida in stato di demenza 😯
25 Settembre 2013 alle 6:36 #315719zavorraPartecipante@icaro wrote:
Mi sa che la mano sul fuoco sulla condizione del legno, non ce la metterebbe nessuno…. 😉
Pietire no perchè lo fan pagare e pure bene… però in effetti, come lo abbiano in magazzino e che giri abbia fatto ogni tavolone non lo sa nessuno… All’epoca fui uno dei brico-clienti… e come lo trasportai in auto è meglio se non lo dico! 😆Dap…. fa così. Essendo ragionevolmente certo della qualità del legno preferisce la soluzione del massello (forse per risparmiare in lavorazione? Boh) e se il fucile si deforma te lo cambia senza problemi.
Si sarà fatto i suoi conti (siamo ingegneri, dopo tutto)…
Z
25 Settembre 2013 alle 11:14 #315720dallisottoPartecipanteVoglio inserire una nota poetica ed emozionale nell’argomento, sapendo che Icaro è comunque un ragazzo sensibile.
Il monoblocco, ha a mio parere un fascino infinitamente superiore al listellato, dà l’idea di qualcosa di generato dal cuore amorevole della natura e plasmato dalla sapiente mano di un artigiano.
Con tutto il bene che posso dire delle travi lamellari in legno, un soffitto di una camera o di un salotto in poderose travi di castagno o altro, non ha prezzo.
Se mi dicessero un domani che il Ponte di Bassano è in legno lamellare, mi cadrebbero le palle:-)
25 Settembre 2013 alle 19:11 #315721D.Luca86Partecipantetempo fa tentai di convincere mio padre a costruirmi un legno visto che per 15 anni ha fatto il falegname….il discorso del monoblocco e dei listelli me lo fece gia lui senza neanche aver mai visto un arbalegno o un tutorial sulla costruzione..in trazione qualsiasi legno tende a storcersi per via delle venature, infatti i listelli come tutti sapete vengono incollate con le venature una contraria all’altra..quindi sicuramente i legni del noto artigiano avranno sicuramente una perfetta stagionatura in più la rigidità data dalla resinatura sicuramente aiuta, e magari il carico degli elastici anche se tanto non riesce a storcerlo anche perche non rimane carico x giorni se no avrebbe storto sicuramente….pero credo che potrebbe sucedere
12 Ottobre 2013 alle 16:32 #315722arbalegno82Partecipantelavorare un monoblocco è buono per realizzare una impugnatuta o piccoli fucili da tana..
Per i medi, lunghi ed i lunghissimi meglio un lavoro fatto con il lamellare di un legno duro e stagionato.
Come legno preferisco di gran lunga l’iroko per la maggiore rigidità12 Ottobre 2013 alle 16:50 #315723icaroMembrovado un attimo OT…. per fare una domanda strana:
Per una questione di peso/galleggiamento/bilanciamento…. parlando di fucili lunghi con almeno 2elastici…. potrebbe essere un azzardo fare l’impugnatura a incastro, utilizzando del legno leggero ma non duro, per esempio abete? 😆
Chiedo perchè un’impugnatura in abete sarebbe molto bella e più semplice da lavorare… e perchè un membro del forum (vikingo forse?) ricordo che realizzò un arbalete 75 in monoblocco di abete, che è rimasto perfettamente dritto.
In questo caso però, su un fucile lungo e con 2-3gomme, la forza scaricata sull’impugnatura sarebbe tanta al momento del tiro.Nel caso non fosse consigliabile utilizzare un’impugnatura simile, realizzandola listellata anzichè in monoblocco, sarebbe sufficentemente robusta? Mercì
14 Ottobre 2013 alle 22:39 #315724arbalegno82Partecipante@icaro wrote:
vado un attimo OT…. per fare una domanda strana:
Per una questione di peso/galleggiamento/bilanciamento…. parlando di fucili lunghi con almeno 2elastici…. potrebbe essere un azzardo fare l’impugnatura a incastro, utilizzando del legno leggero ma non duro, per esempio abete? 😆
Chiedo perchè un’impugnatura in abete sarebbe molto bella e più semplice da lavorare… e perchè un membro del forum (vikingo forse?) ricordo che realizzò un arbalete 75 in monoblocco di abete, che è rimasto perfettamente dritto.
In questo caso però, su un fucile lungo e con 2-3gomme, la forza scaricata sull’impugnatura sarebbe tanta al momento del tiro.Nel caso non fosse consigliabile utilizzare un’impugnatura simile, realizzandola listellata anzichè in monoblocco, sarebbe sufficentemente robusta? Mercì
l’impugnatura in monoblocco è possibile, ma non in abete su di un fucile doppio o triplo elastico. Con l’abete ci farei solo l’impugnatura per fucile medio/corti che ricevono poca sollecitazione. Io solitamente le realizzo in iroko che si presta bene a sopportare sforzi notevoli
15 Ottobre 2013 alle 8:43 #315725zavorraPartecipanteMa l’impugnatura a che sforzo è sottoposta?
Comunque l’abete è leggero, e tipicamente si finisce per dover squilibrare il fucile che già affonda di punta per conto suo.
Z
15 Ottobre 2013 alle 19:12 #315726icaroMembro@zavorra wrote:
Ma l’impugnatura a che sforzo è sottoposta?
Comunque l’abete è leggero, e tipicamente si finisce per dover squilibrare il fucile che già affonda di punta per conto suo.
ZAl momento del tiro, quando l’asta scatta in avanti, col rinculo il fusto scatta all’indietro, e la parte d’incollaggio tra impugnatura e fusto è quella che deve assorbire ammortizzare, tiro dopo tiro, gli strattoni.
Chiedevo per l’impugnatura in abete, in quando essendo poco duro temevo fosse inadatto… e infatti forse è così! Grazie! 😉16 Ottobre 2013 alle 7:04 #315727FELIXPartecipantePer evitare qualsiasi inconveniente,tipo ritrovarsi l’impugnatura in mano mentre il restante parte all’indietro, oltre ad incollare l’impugnatura una bella vite passante con opportuna sede e sono tranquillo.
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