Mare Nostrum

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  • #187948
    sommozziello
    Partecipante

    Ti capisco, alle volte succede anche a me . . Solo che dopo riscendo e un pescetto lo porto a casa . .

    #187949
    Capitan Simon
    Partecipante

    Nicola, hai descritto benissimo ciò che si prova in certi casi, tuffandosi nei posti “giusti” di quelle acque per fortuna ancora ricchissime! 😀

    Comunque, qualche più che sacrosanto tentativo di cattura, ci sta eccome per riuscire a “farsi la mano”. 😉
    Proprio perchè da quelle parti hai modo di confrontarti subito con pesci più che rispettabili, affinando al meglio le tecniche dell’aspetto e dell’agguato.

    Solo un consiglio però: informati sempre benissimo e da più fonti su eventuali zone protette!
    E in ogni caso, anche dove la epsca è consentita, non osare nemmeno pensare di sparare ad una cernia.

    In ogni caso, anche in zone aperte alla pescasub, tieni sempre un comprtamento corretto: giustamente i locali mal tollerano “sbruffoni” e superman che si lasciano andare a bottini troppo abbondanti e troppo “sbandierati”.

    L’assicurazione, in luogo del vecchio permesso di pesca, do per scontato che tu già  ce l’abbia. 😉

    P.s.: Quelli sono fondali splendidi ma anche un pò traditori, gli unici assieme alla sardegna dove in effetti nei primi tuffi tenevo d’occhio il profondimentro. Era un attimo trovarmi a quote per me limite, pur se basse, ingannato da quell’acqua cristallina e dalle guglie di granito da sogno.

    #187950
    dallisotto
    Partecipante

    @Capitan Simon wrote:

    Nicola, hai descritto benissimo ciò che si prova in certi casi, tuffandosi nei posti “giusti” di quelle acque per fortuna ancora ricchissime! 😀

    Comunque, qualche più che sacrosanto tentativo di cattura, ci sta eccome per riuscire a “farsi la mano”. 😉
    Proprio perchè da quelle parti hai modo di confrontarti subito con pesci più che rispettabili, affinando al meglio le tecniche dell’aspetto e dell’agguato.

    Solo un consiglio però: informati sempre benissimo e da più fonti su eventuali zone protette!
    E in ogni caso, anche dove la epsca è consentita, non osare nemmeno pensare di sparare ad una cernia.

    In ogni caso, anche in zone aperte alla pescasub, tieni sempre un comprtamento corretto: giustamente i locali mal tollerano “sbruffoni” e superman che si lasciano andare a bottini troppo abbondanti e troppo “sbandierati”.

    L’assicurazione, in luogo del vecchio permesso di pesca, do per scontato che tu già  ce l’abbia. 😉

    P.s.: Quelli sono fondali splendidi ma anche un pò traditori, gli unici assieme alla sardegna dove in effetti nei primi tuffi tenevo d’occhio il profondimentro. Era un attimo trovarmi a quote per me limite, pur se basse, ingannato da quell’acqua cristallina e dalle guglie di granito da sogno.

    Nei giorni precedenti a quell’ultimo tuffo avevo fatto le mie catture e deliziato una lauta cena al barbecue.
    Ma quell’ultimo giorno ero li’ solo per allenarmi e per cercare una eventuale preda davvero memorabile (per me, ovvio).

    Il pericolo per me di irritare i locali con carnieri troppo abbondanti, e’ remoto come la cometa di Halley.

    Quanto alle zone proibite, mi ero stampato tutte le carte possibili immaginabili del dipartimento francese relativo alle AMP e sapevo perfettamente dove pescare.
    Sono tesserato FIPSAS quindi in ragione di quanto ho letto ovunque, la tessera comprende una assicurazione personale.

    Mi ero portato dietro tutti gli appunti sulle misure minime e disposizioni varie di legge, tra cui il divieto della pesca alla cernia.

    Ho sempre pensato che infrangere le regole in casa propria sia brutto, ma farlo in casa altrui e’ terribile, e non vorrei mai cadere in tale errore.

    Per i fondali, hai ragione, ma a me il profondimetro metterebbe solo ansia e impaccerebbe tanto.
    Principalmente mi regolo con la sagola del pallone.
    Quando mi sono accorto che il pedagno non toccava terra, ho capito che ero in acque alte, pur essendo poco al largo.
    Pero’ avevo fatto qualche discesa sul fondo compensando ben bene e mi ero trovato a mio agio.
    Un paio di saraghi sono andato a prenderli in caduta sui 10-12 metri, quota che per me era impensabile.

    Ma a parte questo, ti giuro che la sensazione che ho avuto e’ stata meravigliosa. Sapevo bene che erano prede legittime, ma in quel momento ho preferito godermele vive.!

    Nicola

    #187951
    Maxxx
    Partecipante

    L’anno scorso sono stato in vacanza qualche giorno nel messinese e tutto contento ogni mattina davanti ad un mare calmo e cristallino mi immergevo fiducioso e speranzoso di fare qualche bella preda, che delusione!!!
    Ero in un posto incantevole ma per quanto riguarda la fauna ittica un deserto, è pur vero che cercavo il sarago di taglia o la spigola “doc” ma vedere una simile desertificazione dovuta ad una pesca intensiva con reti e quant’altro mette davvero tristezza e sapere che ancora esistono nel nostro mare zone popolate come quelle descritte da Dallissotto mi rincuora un po’, forse anche io mi sarei fermato ad ammirare lo spettacolo ma un paio tiri li avrei comunque fatti 😉

    #187952
    Capitan Simon
    Partecipante

    @dallisotto wrote:

    ti giuro che la sensazione che ho avuto e’ stata meravigliosa. Sapevo bene che erano prede legittime, ma in quel momento ho preferito godermele vive.!

    :thumbleft:

    #187953
    FELIX
    Partecipante

    Complimenti davvero sia per il racconto(un pò l’ho vissuto anch’io),sia per il tuo comportamento.Io non so se sarei riuscito a non tirare mai. 😀

    #187954
    Monser
    Partecipante

    Bravo!
    Hai capito tutto!

    PS: Anche a me le corvine fanno questo effetto: mi ipnotizzano!

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