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- Questo topic ha 10 risposte, 5 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 3 mesi fa da charlie.
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31 Agosto 2011 alle 16:56 #8356amberjaxPartecipante
Io credo che le competizioni di pesca subacquea esulino dall’etica del pescatore in apnea: non parlo di regolamenti, punti, periodi o altro; mi riferisco al fenomeno delle competizioni in sè.
E’ da un po che penso a questa cosa e vorrei condividere con voi colleghi qualche riflessione in merito.
Pensiamo agli obiettivi che si pone un pescatore in apnea quando entra in acqua: sicuramente c’è quello di divertirsi e di effettuare delle catture, che possano soddisfare l’istinto venatorio che ci spinge in mare e che ci guida a viverlo diversamente rispetto a chiunque altro; alla base di tutto secondo me c’è una sorta di impulso alla caccia, all’atto venatorio come sistema di procurarsi il cibo, che si risolve in un confronto testa a testa fra il pescatore e la preda. Con questo voglio dire che il fulcro della pescasub è per me la QUALITA‘: non solo delle prede, ma in generale della condotta della battuta e delle emozioni che questo ambiente ci regala. Saremo quindi soddisfatti di una pescata a prescindere dalla Quantità di pesce catturato..
In una competizione agonistica, in una gara, questi concetti passano in secondo piano, e quello che conta è solo e soltanto “fare carniere”, perchè in fondo una gara la vince chi pesca di più, chi segna più tane, chi tiene un ritmo più elevato ecc.. In primo piano c’è la QUANTITA’. non vivo la cattura di un sarago con una soddisfazione pura e incondizionata, ma gli sparo perchè alla pesatura mi darà x punti facendomi scalare la classifica.
Inoltre immaginiamo una tipica gara: si svolgerà in un campo di circa 1-2 km? avrà in media 15-20 partecipanti che su 2 giornate avranno (in media) catturato 10 pesci ciascuno. facendo 2+2 otteniamo che in soli 2 giorni una fascia costiera di 2km (solitamente scelta fra le più belle in Italia) è stata “privata” di circa 200 pesci, senza contare quelli strappati o “disturbati” eccessivamente (per esempio in una tana) che fa aumentare di molto il conteggio finale e il conseguente impoverimento della zona.
Di recente ho visto foto di una gara in Croazia, dove i carnieri erano tutti costituiti da 10+ gronghi (non sono un biologo marino ma immagino che un buon impatto lo possa avere). (credo di aver considerato dati verosimili per una gara, se non l’ho fatto vi prego di correggermi)come ho detto una gara oltre che avere finalità secondo me distanti dalla filosofia pura del pia, ha un impatto ambientale considerevole (ovvio non paragonabile al prelievo industriale).
In una battuta “privata” il pescasub ha come obiettivo il Pesce, in una gara il pescasub ha come obiettivo PIU’ pesce degli altri.
io ho detto la mia; sono aperto a cambiare idea e a ogni tipo di critica e discussione (costruttiva possibilmente) 😀
cosa ne pensate?? ❓
31 Agosto 2011 alle 17:44 #238970MaxModeratoreSono esattamente in linea con il tuo pensiero e l’ho espresso più volte in altri 3d. E’ per i motivi che hai sopradescritto che io non ho mai partecipato ad una gara di PIA e mai lo farò. Per me andare in mare a pesca è ben altro che gareggiare con altre persone…
1 Settembre 2011 alle 11:27 #238971charliePartecipanteSono perfettamente d’accordo con te, le motivazioni, la filosofia ed il comportamento del garista sono diametralmente opposte a quelle dell’hobbista…. a noi basta l’emozione della cattura, il godimento e la parziale integrazione nel mondo marino, dal quale siamo stati biologicamente esclusi millenni fa… riguardo alla gara in Croazia, dato che il campo di gara è una zona che frequento abbastanza costantemente (ci andrò la prossima settimana), posso dirti solo una cosa: nonostante il massiccio prelievo effettuato dai garisti durante i due giorni dell’ultimo Campionato del Mondo, i gronghi rimangono la specie più presente ed invasiva… la felicità dei pescatori locali è durata poco, dato che ai parangali calati da chi di pesca ci vive si sono avute catture di pesce di pregio solo per un breve periodo dopo la gara…. ad un anno di distanza, su 200 ami del parangale se sei fortunato ci trovi un dentice o due….. ed una fila infinita di gronghi(che non hanno praticamente mercato).
1 Settembre 2011 alle 12:45 #238972amberjaxPartecipante@charlie wrote:
… riguardo alla gara in Croazia, dato che il campo di gara è una zona che frequento abbastanza costantemente (ci andrò la prossima settimana), posso dirti solo una cosa: nonostante il massiccio prelievo effettuato dai garisti durante i due giorni dell’ultimo Campionato del Mondo, i gronghi rimangono la specie più presente ed invasiva… la felicità dei pescatori locali è durata poco, dato che ai parangali calati da chi di pesca ci vive si sono avute catture di pesce di pregio solo per un breve periodo dopo la gara…. ad un anno di distanza, su 200 ami del parangale se sei fortunato ci trovi un dentice o due….. ed una fila infinita di gronghi(che non hanno praticamente mercato).
esatto, in queste zone meravigliose dopo una gara può venire a crearsi uno squilibrio dell’ecosistema, allo stesso modo che con la pesca industriale, solo in scala ridotta! 🙁 🙁 🙁
1 Settembre 2011 alle 13:20 #238973charliePartecipantepiù che di squilibrio, in questo caso si dovrebbe parlare di riequilibrio parziale e temporaneo… purtroppo i gronghi hanno colonizzato tutti gli anfratti e le tane fruibili in quell’area specifica, riducendo drasticamente le possibilità di successo per molte altre specie. Mentre in passato venivano pescati attivamente, perché nonostante lo scarso valore commerciale rappresentavano pur sempre una qualche fruibilità alimentare a basso costo, col cambiare dei tempi e dei flussi turistici (da cui la richiesta di specie più di pregio) il prelievo è stato praticamente ridotto a zero…. oramai trovare esemplari da 8 o più kg a pochi metri di profondità è quasi normale… piuttosto bisognerebbe tentare di non sfruttare troppo aree già compromesse o pesantemente sfruttate da altri tipi di pesca, imponendo ad esempio la rotazione dei campi di gara, oppure l’obbligo di non effettuare altre gare nella stessa area più volte in una stagione o in stagioni consecutive…. un bel fermo per un anno o due dopo ogni gara darebbe ai fondali il tempo per ripopolarsi in maniera consistente. Purtroppo sono argomenti che non ci riguardano nello specifico, che tuttavia ci coinvolgono, in quanto fruitori dello stesso bene. Nonostante lo scopo della FIPIA sia un altro, sarebbe bene non perdere di vista determinate situazioni dato che, volenti o nolenti, lo spopolamento forzato di determinate aree colpisce anche noi dilettanti o amatori che dir si voglia.
1 Settembre 2011 alle 14:26 #238974amberjaxPartecipantesecondo me ci riguarda in modo “indiretto”: pensiamo anche all’opinione pubblica, che già ci vede come assassini e predoni del mare (i pescasub amatoriali); figuriamoci come vedrebbe quelli professionisti o le gare! 😕
e questo certamente non giova all’immagine del nostro sport…
1 Settembre 2011 alle 15:06 #238975charliePartecipanteHai ragione da vendere, ma ciò che volevo dire è che come amatori, se pur efficacemente rappresentati dalla FIPIA, possiamo solo tentare di essere propositivi in materia. Naturalmente dare il buon esempio è ciò che ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare….
2 Settembre 2011 alle 8:52 #238976montalbano_2007PartecipanteMi ero accostato al mondo delle gare verso gli anni 90, devo dire che non mi e` piaciuto, tra le tante cose , ricordo i carnieri di quegli anni, esibiti dai grandi nel corso di manifestazioni di un certo spessore, ebbene delle vere e proprie mattanze, cattivi esempi per la pesca etica ed ottimi spunti per gli ambientalisti.
Mi allineo al vostro pensiero.@Max wrote:
Sono esattamente in linea con il tuo pensiero e l’ho espresso più volte in altri 3d. E’ per i motivi che hai sopradescritto che io non ho mai partecipato ad una gara di PIA e mai lo farò. Per me andare in mare a pesca è ben altro che gareggiare con altre persone…
2 Settembre 2011 alle 12:41 #238977amberjaxPartecipantemi fa piacere che ci siano altri che la pensano come me!! :wave:
2 Settembre 2011 alle 13:29 #238978Fulvio57Partecipante..Esistono gare di pesca ( in lago, torrente e mare) ma non esistono gare di caccia….Qui prodest ?? 8)
2 Settembre 2011 alle 14:29 #238979charliePartecipantebeh, Fulvio…. in realtà esistono anche le gare di caccia…. conosco personalmente alcuni amici cacciatori che hanno partecipato in passato a gare selettive regionali e nazionali…. chiaro che si spara su animali reimmessi appositamente per la gara, come in gran parte delle gare di pesca in cava o lago o tratto di fiume viene appositamente effettuato un ripopolamento, spesso senza criterio e nocivo alle specie autoctone…. ho un passato da cannista e mi ero anche avvicinato alle gare, uscendo deluso da quel mondo dopo nemmeno una stagione….
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