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Dopo 10 mesi in mano ai pirati somali finalmente oggi è stata liberata la petroliera italiana Savina Caylyn con i suoi 5 italiani e 17 indiani. Sono davvero felice perchè per me che faccio il loro stesso lavoro è impensabile sapere che puoi correre questi rischi semplicemente facendo il proprio lavoro. Un caloroso abbraccio lo mando al Primo Ufficiale di Coperta Eugenio Bon
con cui ho navigato nel 2005 quando lui era ancora Allievo. Ciao Eugenio e bentornato 😀Ma tutto questo perché ormai l’italia è debole… perché un’altra nazione avrebbe fatto un colpo con le forze speciali e avrebbe liberato tutti e ucciso i cattivi… invece l’Italia non si fa rispettare e fa vincere sempre i cattivi… anzi se un’innocente cerca di difendersi e spara a un rapitore o ad un ladro lui viene messo in prigione… in America invece a chi fa fuori un criminale gli danno una medaglia…
Un blitz sicuramente avrebbe reso il nostro Paese più cazzuto ma i rischi sono sempre tanti per la vita delgi ostaggi. In questo momento credo che le famiglie degli ostaggi che vedranno i loro cari rientrare a casa ringrazieranno la debolezza dell’Italia e per loro sicuramente questa debolezza, oggi, si è rivelata una grande ricchezza.
non penso che siano in molti a credere che non c’è stato un riscatto… Ho piacere per le famiglie che riabbracciano i loro cari.
felice per gli ostaggi liberati, ma queste cose non dovrebbero succerdere a monte! pirati? ma siamo pazzi? le navi bisogna proteggerle prima che succedano queste cose, e non lasciare la povera gente mesi e mesi in mano a questi scarti di umanità .
appena si avvicinano i barchini per arrembare tiri fuori gli m60 vulcan e gli fai fare un bel bagnetto 👿ma vi rendete conto che non sono passati nemmeno sei giorni e un’altra nave ha subito un attacco pirata? in italia sanno fare la voce grossa solo per farci pagare le tasse e spinniarci….
sempre più deluso da questo paese ormai in picchiata
E tutto organizzato, solo noi non riusciamo a capire che è un sistema per far soldi, che entrano in tasca a tutti. anno scorso 10 milioni di euro spesi per riscattare navi, indovinate chi li paga.
Sino a quando si pagheranno i riscatti andrà avati questa storia (tra l’altro si sta diffondendo a macchia d’olio, e adesso prendono navi, anche in oman yemen oltre che in somalia, e anche nell’oceano indiano. Sarà la prossima missione di pace
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