PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › 2011, ARRIVA LA LICENZA GRATUITA OBBLIGATORIA
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Ste.
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9 Dicembre 2010 alle 17:22 #209915
Salvoct90
PartecipanteMa chi ci afferma che è una cosa già affermata dai capi?? dove sta scritto? quando hanno fatto sta legge?? deve uscire nella gazzetta ufficiale.
9 Dicembre 2010 alle 20:01 #209916Fulvio57
PartecipanteE’ un copia-incolla dal sito di pesca a mosca che frequento da una decina d’anni, lo ha messo un Pam, a voi i commenti : ………… dal sito Fipsas ………….
Il merito finale va diviso fra tutte le componenti interessate, ma principalmente è un lavoro che viene da lontano e che la FIPSAS ed il suo Presidente Matteoli hanno sostenuto fra i primi.
Con un decreto a firma del Ministro Giancarlo Galan (MIPAF) e la partecipazione, alla sua stesura, di tutte le componenti della filiera del mare: associazioni di pesca sportiva e ricreativa, della pesca professionale, con il parere della Commissione Consultiva centrale della pesca e dell`acquacoltura, da oggi, è diventata realtà la rilevazione della consistenza della pesca sportiva e ricreativa in mare.
In parole povere si dà attuazione alla realizzazione di un censimento attraverso una semplice e gratuita comunicazione da parte degli interessati (nel caso specifico i pescasportivi e ricreativi: il decreto riguarda sia i pescatori con natante, da terra -riva o spiaggia- sia i pescatori in apnea) che, anche attraverso le associazioni alle quali sono iscritti, potranno svolgere la propria attività sportivo-ricreativa, per tre anni (questo il periodo di validità del documento) in piena tranquillità , poichè in caso di controllo da parte delle autorità deputate a tale scopo (Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, ecc…), basterà esibire l`attestazione dell`invio della sopra citata comunicazione per continuare nella pratica del proprio sport e della propria passione.
E` una rivoluzione per la Pesca sportiva e ricreativa. Finalmente, dopo anni di discussioni, attacchi e polemiche basati su semplici stime e statistiche rette da rilevazioni improbabili, ci potremo avvalere e “far valere“ del peso che meritiamo quale componente principale della cd. filiera del mare, sulla base di indicazioni reali, di dati certi. Dunque, non più attacchi indiscriminati, basati sul sentito dire, ma potremo contarci e sapere la reale consistenza e l`effettivo impatto con i quali incidiamo percentualmente sul pescato in mare, sull`ecosistema marino e del relativo sfruttamento delle risorse.
Soprattutto, dare al settore il giusto riconoscimento e la rilevanza economica che gli competono nell`alimentare e sostenere in termini economici, l`industria e l`indotto della pesca e della nautica sportiva e ricreativa.
La scheda che ciascun pescatore dovrà compilare e comunicare entro tre mesi dalla pubblicazione del decreto sulla G.U., contiene i dati relativi alla tipologia della pesca praticata (da terra- da unità da diporto – subacquea), alle attrezzature per la pesca (lenza a mano – canna da pesca -palamito o parangali fissi di fondo – coppo o bilancia – nattelli – filaccioni – nasse-fucile o fiocina a mano, e/o altro da specificare) e all`unità da diporto utilizzata (imbarcazione privata – a noleggio o charter fishing), l`associazione sportiva o ricreativa alla quale è iscritto.
Nel caso in cui un pescatore sportivo venisse fermato senza l’attestato, avrà dieci giorni di tempo per inviare il questionario o – nel caso l’avesse già fatto – portarlo alla più vicina Capitaneria di Porto. Scaduti i dieci giorni si prevedono sanzioni dai duemila euro in su. “Anche perché le risorse del mare sono un bene della collettività “ come ha tenuto a precisare il Ministro Galan in Conferenza Stampa.
Altro punto fondamentale e da mettere in risalto è la assoluta gratuità di questa operazione di rilevazione. Nessun balzello, nessuna tassa colpirà i pescasportivi, ma l`obiettivo prioritario è contrastare la pesca illegale, dare un codice deontologico a chi usufruisce delle risorse in mare attraverso un maggiore controllo di chi pesca per divertimento o per agonismo, con l`intento di individuare e condannare chi si è sempre nascosto dietro la figura dello pseudo pescatore sportivo-ricreativo per esercitare un`attività di lucro, alimentando così le conflittualità della “vera“ pesca sportiva e ricreativa con la pesca professionale.
La FIPSAS, con il suo Presidente Federale Matteoli, ha lavorato molto affinchè si approdasse ad un decreto in tal senso. Sia in termini di esperienza nella discussione preventiva, che ha coinvolto anche le altre componenti del settore, che di apporto alla stesura definitiva del testo.
Dare e darsi delle regole certe è intrinseco nella storia sportiva e associativa della Federazione. E` stata un`esigenza da sempre dettata sia per la permanenza e sussistenza nel CONI che per volontà della stessa Federazione di formare e far crescere i propri agonisti e pescatori nel rispetto dei regolamenti e dello Sport “puro“ che non prescinde da parole come etica e lealtà sportiva.
E` l`alba di un nuovo modo di andare a pesca per mare. Con una coscienza delle regole, un codice deontologico che in molti, vuoi per convenienza, vuoi per una falsità storica: “…il mare è di tutti ed è inesauribile“, hanno sempre fatto a meno di applicare.
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9 Dicembre 2010 alle 21:05 #209917Ste
Amministratore del forumE facendo un censimento si credono che questo farà rispettare le norme etico-morali??? Non serve questo purtroppo…serve che si diano da fare a rompere il c**o a chi mette le reti non segnalate, a chi prende pesci palesemente sotto taglia, a chi effettivamente rovina il mare…questa cosa mi sembra proprio 1 vera e propria buffonata…dopo che hanno il mio nome e sanno che faccio pesca sub che gli cambia?? Solo che hanno un numero da esibire…e che mostreranno solo per far valere i diritti di chi fa pesca a canna o simili perché di noi pescatori subacquei non frega purtroppo a nessuno dei vertici nazionali…questa è la pura realtà …
9 Dicembre 2010 alle 23:00 #209918SARDENTICE81
Moderatorequesta cosa mi piace sempre meno… sento puzza di fregatura a medio/lungo termine, vedrete che è solo il primo passo per romperci ulteriormente i coglilaprimamela. e poi il permesso me lo metto dentro la muta a pesca? o ogni volta che mi fermano mi devo sbattere in capitaneria per non prendere 2000 euro di multa? e poi cosa vuol dire che per almeno tre anni sono a posto? e dopo?
allo stato attuale io ci leggo solo
benefici: nessuno
seccature: già un bel po’
spero sinceramente di sbagliarmi per il bene fi tutti noi che amiamo il mare e la pesca
10 Dicembre 2010 alle 6:24 #209919Fulvio57
Partecipante..Sono curioso di sapere il parere delle Case costruttrici/fornitrici di materiale sub, e sapere se sono intervenute o partecipano….
10 Dicembre 2010 alle 11:53 #209920_Massi_
Partecipante@Ste wrote:
Io sono d’accordo a pagare un tesserino (naturalmente non a cifre alte), purché ci diano gli stessi diritti di chi pesca a canna incluse amp e rendano obbligatorio il superamento di un test teorico sulle cose di base della pesca e dove si dimostra di conoscere il mare e i problemi che possiamo creargli..
Sono molto d’accordo con quanto espresso da Ste. L’idea della licenza (o patente), anche a pagamento, è condivisibile e per certi versi necessaria, purché si tratti di una cosa ben fatta, con corsi e esami seri.
Ma così definita, la cosa mi sembra fine a se stessa. Un semplice censimento non cambierà di una virgola la situazione attuale.
10 Dicembre 2010 alle 14:00 #209921ikhnosub
PartecipanteSe fatta con corsi ed esami può essere cosa buona e giusta non credo molto sia fatta per un qualcosa riguardante l’etica in mare ma più che altro per la sicurezza visto la scia di incidenti rilevati quest’anno ;come funziona in Italia la legge la fanno una volta che scappa il morto.
Staremo a vedere; io personalmente ho i miei dubbi su come verrà fatta.
Gia se ti beccano a meno di 100 metri dalla costa ti rifilano una multa di 2000 euro e il permesso ti possono dire di mettertelo nel deretano e poi dovrai pagare pure la multa se non lo hai -.-“.GNAM GNAM CHE FAME DI SOLDI CHE HA QUESTO STATO!!!
fra un pò cosa faranno si inventeranno un porto d’armi sul fucile subacqueo e se peschi piu di 5 kili di pesce vai difronte a un tribunale incriminato per omicidio di massa? 🙄 🙄 :gib:
11 Dicembre 2010 alle 11:32 #209922montalbano_2007
Partecipanteio la penso come te!
@spiderg wrote:sento odore di fregatura!! 😕
11 Dicembre 2010 alle 12:21 #209923Gaetano
Partecipanteio nn me la facciooo :tfrag: :minigun: :gib: :trans: :chain:
11 Dicembre 2010 alle 14:47 #209924BetaGod
PartecipanteGli unici con voce in capitolo penso siano i titolari delle aziende… alla fine loro penso che interessino parecchio allo stato per gli introiti che fanno arrivare con le tasse riguardanti l’apnea… e se mettono fregature molte persone che non vanno a pesca assiduamente probabilmente lasceranno perdere!!
11 Dicembre 2010 alle 18:56 #209925smonkis
Partecipanteriecco questa “notizia”…
che dire… purtroppo mi sa che ha ragione chi dice che c’è puzza di bruciato e che finirà come con la caccia!tanto qua in Italia ci tassano anche per respirare, immaginate se non ci tassano per stare in apnea!
11 Dicembre 2010 alle 20:26 #209926Luca1
Partecipante@montalbano_2007 wrote:
io la penso come te!
@spiderg wrote:sento odore di fregatura!! 😕
mi allego a voi 😉
11 Dicembre 2010 alle 20:46 #209927sampi95
PartecipanteChe fregatura stanno tassando tutto tra poco pure l’aria.
P.S ma quando uscira questa legge???12 Dicembre 2010 alle 11:21 #209928montalbano_2007
Partecipantevedete amici miei, queste sono le cose che mi disgustano, anziche` combattere la corruzione che ci affligge, contrastare il bracconaggio e gli ambientalisti -:
che non sono mai andati sott`acqua e la prima volta che lo fanno appena vedono una castagnola e un anemone , spunta subito il parolone: biodiversita`… farebbero riserve e parchi ovunque anche l`acqua del WC di casa loro!!!
INVECE
lo stato sanguisuga sta cercando di capire se puo` trarre un ulteriore profitto da quel poco di genuino che ci rimane in questo mondo di plastica:
la pesca ricreativa!
cosi con una fava ….tre piccioni
soldi , ambientalisti, limitazioni.
io penso che faro` un bel falo` con l`attrezzatura e mi dedico a tutt`altra cosa portandomi dentro lo stesso dolore di uno che se ne va in giro con una mano che non e` la sua.12 Dicembre 2010 alle 21:37 #209929candidoshark
Partecipante@Fulvio48 wrote:
Non leggerò gli interventi precedenti nè i posts analoghi, mi sono stufato.
Tutta la storia ha inizio “ufficiale” il 22 febbraio 2010, con la firma del “Protocollo d’intesa tra fipsas e Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali” nella persona con delega alla pesca on. Buonfiglio. Lì parte il tutto (leggetevelo e ricordate).
E’ da allora che su tutti i forum ho (mi assumo la responsabilità anche se eravamo in sei) iniziato a bombardare sulla necessità di costituire una Associazione/federazione che rappresentasse i PIA ricreativo/amatoriali. Questo non per competere con Fipsas nella gestione del futuro censimento/tesseramento/rilascio licenze/riscossione gabelle, ecc., quanto per essere autorizzati a rappresentare i PIA di cui sopra al tavolo di coordinamento e consultazione previsto dal citato protocollo.
Stimo in decine di migliaia i PIA non tesserati Fipsas, hanno risposto sui vari forum in non più di 50, mediamente dicendo: molto bene, andate avanti voi che poi vediamo.
Per quanto mi concerne, a 62 anni, un’altro paio d’anni pescherò comunque, poi ca@@i di chi ha chiacchierato e chiacchera e non si è mosso.sono d’accordo con il tuo intervento , molti di noi tirano a campare . vivono passivamente e subiscono tutto quello che gli cade dall’alto
hanno preferito risparmiare pochi euro , per pagarne tanti tra qualche anno .
deve fare riflettere solo il fatto che equiparano la pesca con il palamito 200 e più ami con la pesca sportiva …… e il limite del peso massimo pescabile? e e i pesci fuori taglia ?
poi basta leggere l’ultima intervista rilasciata dal presidente FIPSAS Ugo Claudio Mattioli al giornale di Feltri……da piangere, siamo nelle mani di incapaci
che non sanno neanche di cosa si occupano -
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