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Era da un paio d’anni che ci ripromettevamo di farci una pescata ma molti problemi miei e il pendolarismo di Andrea hanno fatto passare tutto questo tempo. In realtà abbiamo già pescato assieme ma i periodi non erano quelli giusti.
Parto con la petroliera per esser da Andrea alle 8, si forse non sarà prestissimo ma ormai siamo ad ottobre e alzarsi presto con la brezzolina che diventa pungente non è il massimo, caffetino imbarco attrezzatura e via per una novantina di km. intanto in macchina si parla e la strada vola, arriviamo a Portobello giusto per entrare in acqua per le 10.
Vestizione mentre il motore scalda e via, non ci si allontana molto dobbiamo rompere il fiato e una risalita fà proprio a caso nostro, in gallura sono praticamente infinite ma non tutte fanno pesce quindi bisogna andarci con chi conosce la zona pena una marea di tuffi in posti bellissimi ma deserti.
Appena metto la faccia sott’acqua ammiro la bellezza del fondale a circa 15 m e non faccio intempo a dare la prima pompata di pinne che un dentice in caccia vestito col suo pigiamino mi sveglia dalla visione. Salto il punto d’avvistamento e provo più avanti cerco di prepararmi bene la prima discesa è sempre la peggiore diciamo che riesco a tagliare il fiato tra la terza e la quinta apnea.
Scendo mi apposto è pieno di mangianza e qualche bel saragotto, ma il mio obbiettivo è un’altro il tempo passa ma del dentice manco l’ombra, risalgo avviso Andrea del dentice, poi mi sposto sull’ultima risalita che cade nella sabbia a 25m, cerco di preparare anche questa discesa al meglio e scendo attorno hai 16-18 miro verso fuori e ho un canalone con dei massi sotto metre sulla destra la risalita continua, vengo attirato da un bel saragone sul kg ma rimane lì più sotto fuori bersaglio nonostante i richiami, ho sicuramente passato il minuto e come sempre faccio mi guardo attorno.Lo vedo bene viene tranquillo alla mia sinistra lato completamente scoperto giro lentamente il fucile ma sembra che il tempo non passi sono al limite e se non si avvicina ancora un metro lo devo lasciare, purtoppo il dentice si gira sò che non si avvicinerà più ormai mi vede benissimo sparo a braccio piegato era ha tiro ma lo manco la lucidità la fretta la fame d’aria o l’errore, tutto ci può stare, mollo il fucile con cam accesa e schizzo a mille sù. Caz ho perso la mia occasione sarebbe stato il primo dentice bello dell’anno e invece niente manco stavolta. mi avvio verso il gommone dove Andrea si toglie dal portapesci una corvinetta da un kg alla faccia.
riguardiamo il video e imprechiamo 😳
galvanizzato dalla visione mi vuole dare a tutti i costi un’altra opportunità e nonostante io preferisca pescare insieme, lui mi porta su un’altra punta. Secca classica fondo a oltre i 30 e cappello a 23 mi spiega nei minimi dettagli come orientarmi meglio di un navigatore di rally, comunque mi preparo l’acqua è limpida e riesco a malapena a individuare in cappello scuro sotto di mè, accendo la video e giù, è uno spettacolo un tripudio di mangianza il sommo è piccolo ma ha un piccolo gradino ideale per nascondersi, mi accuatto e perlustro al volo, la vedo subito viene dal blu verso il cappello col suo nuoto fiero, la ricciola arriva nei pressi e si ferma non capisco mi stava puntando decisa e adesso e li lontana e fuori tiro, gioco il tutto per tutto e nascosto da una punta gli vado incontro con la paura di vedermela davanti. Scollino lentamente e scopro quello che era venuta a fare li… il bidet 😀 mi vede ma ormai è un gioco per lo sten 115 gli spezzo la spina dorsale cucendola e mi fiondo su. Adesso mi sento meglio non è grande attorno hai 2,5 ma son contento questa è la mia pesca fatta di posti magnifici fondali che sprofondano e secche da visitare una dopo l’altra, Andrea ritira tutto mentre avvolgo il marò si parte per un’altra meta.
Ora è il turno di Andrea che punta deciso su un bel serranide, sperando sia lì ad aspettarci, anche quì i metri non mancano e l’ecoscandaglio mi dice 25 poi 31, Un’altra bella secca scende i secondi passano sembrano un’eternità è una cosa strana quando siamo appostai noi il tempo vola, quando siamo noi ad aspettare sembra che il tempo si fermi. Finalmente riemerge e il fucilone è scarico parto vedo la sbiancata e gli dico dentice e lui , corvina 😯 corvinone 1,6 di mostro preistorico con il muso storto come molte vecchiette della sua specie, stupenda, vistitiamo in rassegna diverse secche compresa la famosa secca di libeccio che è a dir poco spettacolare finiamo a tarda sera con all’attivo 2 corvine una cernia da 2,5 kg un cappone 2 triglioni e una riccioletta per un peso di circa 9 kg, una giornata slpendida e con la ripromessa di farne un’altra sul lato opposto della Sardegna
Grazie Andrè[youtube:lv7jai47]GRvdNkXf43c&feature[/youtube:lv7jai47]
[youtube:lv7jai47]sxTQq8JNGts&feature[/youtube:lv7jai47]Ho rivisto in questo racconto le giornate di pesca passate con Andrea, anche se le mie quote e soprattutto i fondali non sono gli stessi, bel racconto Sergio complimenti.
bel racconto e bella pescata di coppia…. ma i cetrioli di mare alla fine chi li ha raccolti per onorare la ricetta di andrea??? 😀
Che descrizione… se guardi i video dopo che leggi il racconto sembra di averli gia visti.. grande sergione… 🙂
….Il Dentice non lo hai insagolato, ma gli hai fatto prendere un cagotto che non sorderà per un pezzo, …fino a quando non ti tornerà a tiro, e allora… 8)
Grandi ragazzi !!! 😉
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