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ryo, scusa se ti disturbo ancora con le mille domande ma questo topic ormai è una discussione a due 😀
parliamo dell’ancora:
in dotazione ne ho una ” a polpo ” …. che mi dicono sia consigliata per fondale roccioso ma che allo stesso tempo potrebbe essere una rogna per disincagliarla…un amico mi consigliava di aggiungere alla classica cima legata all’occhiello superiore, una seconda cima nella parte più bassa dell’ancora e di mettere all’altro capo di quest’ultima cima una boa o una bottiglia per facilitare il recupero “rovesciando” l’ancora al momento dell’issaggio.
che mi dici?
io ho sempre avuto ancore del tipo a T. Capita che si incaglino, per cui figurati quelle “a polpo”.
L’unica cosa da sapere sull’ancora è che dovrebbe essere 1 Kg per ogni m.
Per quanto riguarda il consiglio del tuo amico non saprei…non ho mai sentito questa cosa delle boa e non mi sembra di averla vista in giro.In ogni caso va bene qualunque tipo di ancora, se già hai quella a polpo lasciala.
Ricordati che la cima non va legata direttamente all’occhiello dell’ancora ma tra la cima e l’ancora deve essercica. 1,5-2 m di catena (serve affinchè non si tagli la cima sugli scogli).
il consiglio mi è stato dato da un amico che lavora per la Marina Militare quindi l’ho preso come affidabile…. 😀
grazie per il consiglio della catena….in effetti non ho contrallato se è già preparata in questo modo….
grazie ryo
il consiglio mi è stato dato da un amico che lavora per la Marina Militare
non discuto… 😀 …ma ancora non ho capito a che serve 😀
praticamente quando tu tiri la cima dell’ancora questa viene su dritta con i bracci aperti verso l’alto (immagina quanto dico come se fosse la lettera V). quindi se sbatte in una roccia ci metti due giorni a girare con la barca per cercare di tirarla su perchè continuerà a sbattere…
ponendo invece u’altra cima nella parte bassa, per forza di gravità , al momento del recupero l’ancora si ribalta ed i bracci vanno verso il basso e non rischia di incagliarsi….(immagina sta volta tipo la lettera A)
e anche se fosse incagliata comunque, hai due cime da tirare….tira una, tira l’altra, forza gioco ci metti di meno a disincagliare!
😉
secondo me fai prima a metterti le pinne ed andare a disincagliarla 😀
Cmq io nella maggior parte dei casi sono riuscito a disincagliarla girandogli attorno con la barca.
8)Penso inoltre che quello che guadagni con 2 cime lo perdi dopo a cercare di sbrogliarle l’una dall’altra 🙄
non dovrebbero annodarsi le due cime perchè quella principale scende tesa in verticale mentre la seconda và in balia del mare lontano dalla prima…
comunque sia non penso che adotterò questa trovata perchè tanto andrò in fondali poco profondi da raggiungere – nel peggiore dei casi – con una breve apnea 😉
hai qualche suggerimento da darmi sul posizionamento, recupero, fissaggio e quant’altro riguardo l’ancoraggio?
avevo scritto qualcosa in quella specie di tutorial che ti avevo postato http://www.pescasubacquea.net/public/forum/viewtopic.php?t=182#1243
😉
sei pronto RYO?
sta per arrivarti l’ennesima domanda? 😆parliamo di navigazione.
ci sono dei posti limite dove transitare ed ormeggiare?
la distanza dalla spiaggia entro la quale non posso gettare ancora quale è in mancanza delle boe di segnalazione?
come mi devo comportare nelle aree marine protette?grazie RYO
ci sono dei posti limite dove transitare ed ormeggiare?
Dovresti chiedere alla capitaneria di porto se ci sono zone con divieto di accesso. Alla fine puoi transitare ovunque, tranne che sugli scogli. 😀 Non puoi ormeggiare in genere sulle boe (non puoi agganciarti ad esse). Non puoi ancorare di fronte all’uscita dei porti o cmq in canali che sono palesemente di transito.
la distanza dalla spiaggia entro la quale non posso gettare ancora quale è in mancanza delle boe di segnalazione?
E’ la distanza a cui è ormeggiata la barca più vicina alla riva 😀 (non ne ho idea)
come mi devo comportare nelle aree marine protette?
furtivamente
devi prima aspettare che coli a picco sul fondo per poterla sollevare col crick.
cmq seriamente, penso che in caso di problemi funzioni così: la barca va abbandonata solo se necessario, cioè in caso di incendio o di falla grave o irreparabile. Finchè galleggia può rimanere una ancora di salvezza (in caso ad esempio di mare grosso)
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