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- Questo topic ha 20 risposte, 11 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 5 mesi fa da Look Maker.
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14 Giugno 2013 alle 19:04 #12581Look MakerPartecipante
E’ una scelta difficile, molto difficile. Dopo l’attesa del giorno libero e dopo la preparazione si pregusta già la pescata. Anche l’eventuale pacco, basta tuffarsi e stare un po’ in mare. Almeno per me è così.
Qualche giorno fa però mi sono trovato in questa situazione e voglio condividere con voi il mio pensiero:
premetto che io sono un tipo moooooolto prudente, sempre, vado piano in macchina, non vado in moto etc. Ho il brevetto da apneista, quindi sono preparato e non vado all’arrembaggio. Mai.
Mare con onda segnalata di 60 cm, alta marea, onda lunga.
I 60 cm possono sembrare pochi ma sommati all’onda lunga e all’alta marea creano ondate con tantissima massa d’acqua.
Lo scaletto dal quale mi calo in mare solitamente è un piccolo corridoio naturale formato da alcuni scogli, che però erano superati dalle onde e all’interno si creavano sbuffi enormi e mulinelli perchè la grande massa d’acqua diventa incontrollabile quando si spezza in tante direzioni.
Ho pensato: il mare non è male, se riesco a uscire è fatta.
Attendo che si calmi la serie di onde forti e mi metto in acqua cercando di pinneggiare forte per uscire velocemente dal moletto. Arrivo a tre quarti (circa 10 metri) e un’onda veramente forte mi prende in pieno togliendomi la maschera e sbattendomi sullo scoglio “lato monte”. Io non mi agito, prendo un bel respiro, mi rimetto la maschera e cerco di nuovo un assetto quando vedo arrivare una seconda onda nuovamente molto forte……
Sapendo che mi avrebbe preso in pieno mi sono girato per avere i piedi dalla parte dello scoglio (per evitare il pericolo di sbattere la testa), ho preso un bel respiro e mi sono irrigidito attendendo il peggio. Mi ha investito in pieno togliendomi nuovamente la maschera, ho sbattuto con i piedi sullo scoglio dietro e la risacca mi ha fatto girare su me stesso due o tre volte.
A quel punto mi sono un po’ spaventato e ho fatto 2+2, tornare all’asciutto il più velocemente possibile. Mi è venuto il fiatone tipico del panico e anche se me ne sono reso conto non riuscivo a calmarlo, ero pronto a mollare tutta l’attrezzatura se fosse arrivata un’altra onda. Ne è arrivata una più modesta che non mi ha sbattuto, fortunatamente. Ho pedalato quanto più forte potessi e mi sono messo al sicuro.
Tutto questo sotto lo sguardo del mio compagno di pesca che era dietro di me ed era appena con i piedi a bagno. Però non avrebbe potuto aiutarmi, nonostante sia un bagnino, per via di tutti quei mulinelli di risacca.
Quando poi dall’alto riguardavo lo scaletto…pensavo che da quel punto avrei visto benissimo che era pericoloso mentre da sotto non si vedeva.
Morale. Un banale errore di valutazione mi poteva costare molto caro. Perchè quando sei tra le onde è troppo tardi per ripensarci, te le prendi tutte.
PS
sto benissimo e non mi sono fatto nulla14 Giugno 2013 alle 19:22 #307639SteAmministratore del forumE’ una storia che deve servire a tanti..soprattutto a chi non ha mai avuto esperienze di questo tipo…a volte è meglio rimanere fuori che tentare di entrare…o almeno se il mare era tutto sommato tranquillo come nel tuo caso, si poteva trovare un secondo punto da cui entrare più facilmente e fare la pescata in sicurezza
14 Giugno 2013 alle 19:31 #307640Look MakerPartecipante@Ste wrote:
E’ una storia che deve servire a tanti..soprattutto a chi non ha mai avuto esperienze di questo tipo…a volte è meglio rimanere fuori che tentare di entrare…o almeno se il mare era tutto sommato tranquillo come nel tuo caso, si poteva trovare un secondo punto da cui entrare più facilmente e fare la pescata in sicurezza
Ciao, sì l’ho scritta perchè spero sia utile a qualcuno 🙂
Purtroppo non esiste in quel posto un altro ingresso per il mare, o meglio, ce ne sono alcuni direttamente dagli scogli che erano impensabili quel giorno (ero in un posto esclusivamente scoglioso). Col mare così è nettamente meglio una semplice spiaggia.14 Giugno 2013 alle 20:03 #307641NikodemusMembroavevo scritto per 10’…va be chissà dov’è andato il mess 🙁 Volevo solo dirti che hai fatto benissimo.
rinunciare a volte è l’unica cosa da fare…è segno di maturità 😉
personalmente la schiuma non mi spaventa..ma il mare non va mai sottovalutato … e chiunque sia in acqua , quando marca male… pinne in spalla e pedalare fuori!!! 😀 Bravo Stefano!14 Giugno 2013 alle 20:05 #307642vikingoPartecipanteMi è successo qualcosa di simile a Catania ma l’onda mi ha sbattuto di petto sullo scoglio e quel minimo di protezione che mi ha dato la 5mm mi ha evitato dolori atroci! alla seconda onda ho preso fiato e sono uscito verso il largo in apnea evitando le altre 2 o tre!!! …ma ero giovane ed imprudente!!! Occhio!!!!
14 Giugno 2013 alle 20:06 #307643vikingoPartecipante@Nikodemus wrote:
avevo scritto per 10’…va be chissà dov’è andato il mess 🙁 Volevo solo dirti che hai fatto benissimo.
rinunciare a volte è l’unica cosa da fare…è segno di maturità 😉
personalmente la schiuma non mi spaventa..ma il mare non va mai sottovalutato … e chiunque sia in acqua , quando marca male… pinne in spalla e pedalare fuori!!! 😀 Bravo Stefano!clicca sulla freccia indietro e ti ritrovi il mess.. 😉
14 Giugno 2013 alle 20:08 #307644dilan962PartecipanteHai fatto benissimo a postare la tua esperienza, fa riflettere molto. Mi fa piacere che ne sei uscito indenne.Buon mare-
14 Giugno 2013 alle 20:16 #307645NikodemusMembroniente da fare paride..farò più veloce la pross volta 😀
14 Giugno 2013 alle 23:40 #307646NaberPartecipanteCapitano le situazioni di panico….a me ultimamente due volte…
la prima con canottino e remi (idea che sconsiglio a tutti) esco ala largo, il mare si agita, non riusivo bene a tornare e m’è venuta nausea e debolezza….per fortuna sono tornato!!
Ultima volta in spiaggia, si alza il vento ed il mare si agita, aqua bassa ma mi sballottolava sulle pietre del fondo, ho perso solo 1 kg di peso di zavorra e graffiato molto le pinne ma poteva andare molto peggio…e parlo di acqua bassa!!!
Il corso però è servito tanto nel controllare eventuale ansie in certe situazioni, ma ragazzi…testa sulle spalle e prudenza al massimo!!! 😐15 Giugno 2013 alle 7:00 #307647GUAZA lo iettatorePartecipante@Look Maker wrote:
E’ una scelta difficile, molto difficile. Dopo l’attesa del giorno libero e dopo la preparazione si pregusta già la pescata. Anche l’eventuale pacco, basta tuffarsi e stare un po’ in mare. Almeno per me è così.
Qualche giorno fa però mi sono trovato in questa situazione e voglio condividere con voi il mio pensiero:
premetto che io sono un tipo moooooolto prudente, sempre, vado piano in macchina, non vado in moto etc. Ho il brevetto da apneista, quindi sono preparato e non vado all’arrembaggio. Mai.
Mare con onda segnalata di 60 cm, alta marea, onda lunga.
I 60 cm possono sembrare pochi ma sommati all’onda lunga e all’alta marea creano ondate con tantissima massa d’acqua.
Lo scaletto dal quale mi calo in mare solitamente è un piccolo corridoio naturale formato da alcuni scogli, che però erano superati dalle onde e all’interno si creavano sbuffi enormi e mulinelli perchè la grande massa d’acqua diventa incontrollabile quando si spezza in tante direzioni.
Ho pensato: il mare non è male, se riesco a uscire è fatta.
Attendo che si calmi la serie di onde forti e mi metto in acqua cercando di pinneggiare forte per uscire velocemente dal moletto. Arrivo a tre quarti (circa 10 metri) e un’onda veramente forte mi prende in pieno togliendomi la maschera e sbattendomi sullo scoglio “lato monte”. Io non mi agito, prendo un bel respiro, mi rimetto la maschera e cerco di nuovo un assetto quando vedo arrivare una seconda onda nuovamente molto forte……
Sapendo che mi avrebbe preso in pieno mi sono girato per avere i piedi dalla parte dello scoglio (per evitare il pericolo di sbattere la testa), ho preso un bel respiro e mi sono irrigidito attendendo il peggio. Mi ha investito in pieno togliendomi nuovamente la maschera, ho sbattuto con i piedi sullo scoglio dietro e la risacca mi ha fatto girare su me stesso due o tre volte.
A quel punto mi sono un po’ spaventato e ho fatto 2+2, tornare all’asciutto il più velocemente possibile. Mi è venuto il fiatone tipico del panico e anche se me ne sono reso conto non riuscivo a calmarlo, ero pronto a mollare tutta l’attrezzatura se fosse arrivata un’altra onda. Ne è arrivata una più modesta che non mi ha sbattuto, fortunatamente. Ho pedalato quanto più forte potessi e mi sono messo al sicuro.
Tutto questo sotto lo sguardo del mio compagno di pesca che era dietro di me ed era appena con i piedi a bagno. Però non avrebbe potuto aiutarmi, nonostante sia un bagnino, per via di tutti quei mulinelli di risacca.
Quando poi dall’alto riguardavo lo scaletto…pensavo che da quel punto avrei visto benissimo che era pericoloso mentre da sotto non si vedeva.
Morale. Un banale errore di valutazione mi poteva costare molto caro. Perchè quando sei tra le onde è troppo tardi per ripensarci, te le prendi tutte.
PS
sto benissimo e non mi sono fatto nullaIo da poco son andato a pesca al tramonto stavo pulendo la maschera in riva, ho guardato bene il mare che mi sembrava strano e ogni 10 minuti alzava un onda a terra di circa 120 cm veramente grossa, e spaventosa!!!! anche se stai in piedi t butta giu.
HO deciso di salire in auto e rinunciare alla pescata! quando sbaglia la valutazione, un ondona mi prese e mi lancio nella scogliera, persi cintura piombi + polpi in quantita e pesci + portapesci +torcia omerd led nuova(100euri appena spesi) muta lacerata e lente maschera spaccata stavo per perdere pure il fucile ma grazie a dio ho intravisto nella schiuma un pezzo di gomma ambra!! se no…….15 Giugno 2013 alle 7:25 #307648dallisottoPartecipante@GUAZA lo iettatore wrote:
@Look Maker wrote:
E’ una scelta difficile, molto difficile. Dopo l’attesa del giorno libero e dopo la preparazione si pregusta già la pescata. Anche l’eventuale pacco, basta tuffarsi e stare un po’ in mare. Almeno per me è così.
Qualche giorno fa però mi sono trovato in questa situazione e voglio condividere con voi il mio pensiero:
premetto che io sono un tipo moooooolto prudente, sempre, vado piano in macchina, non vado in moto etc. Ho il brevetto da apneista, quindi sono preparato e non vado all’arrembaggio. Mai.
Mare con onda segnalata di 60 cm, alta marea, onda lunga.
I 60 cm possono sembrare pochi ma sommati all’onda lunga e all’alta marea creano ondate con tantissima massa d’acqua.
Lo scaletto dal quale mi calo in mare solitamente è un piccolo corridoio naturale formato da alcuni scogli, che però erano superati dalle onde e all’interno si creavano sbuffi enormi e mulinelli perchè la grande massa d’acqua diventa incontrollabile quando si spezza in tante direzioni.
Ho pensato: il mare non è male, se riesco a uscire è fatta.
Attendo che si calmi la serie di onde forti e mi metto in acqua cercando di pinneggiare forte per uscire velocemente dal moletto. Arrivo a tre quarti (circa 10 metri) e un’onda veramente forte mi prende in pieno togliendomi la maschera e sbattendomi sullo scoglio “lato monte”. Io non mi agito, prendo un bel respiro, mi rimetto la maschera e cerco di nuovo un assetto quando vedo arrivare una seconda onda nuovamente molto forte……
Sapendo che mi avrebbe preso in pieno mi sono girato per avere i piedi dalla parte dello scoglio (per evitare il pericolo di sbattere la testa), ho preso un bel respiro e mi sono irrigidito attendendo il peggio. Mi ha investito in pieno togliendomi nuovamente la maschera, ho sbattuto con i piedi sullo scoglio dietro e la risacca mi ha fatto girare su me stesso due o tre volte.
A quel punto mi sono un po’ spaventato e ho fatto 2+2, tornare all’asciutto il più velocemente possibile. Mi è venuto il fiatone tipico del panico e anche se me ne sono reso conto non riuscivo a calmarlo, ero pronto a mollare tutta l’attrezzatura se fosse arrivata un’altra onda. Ne è arrivata una più modesta che non mi ha sbattuto, fortunatamente. Ho pedalato quanto più forte potessi e mi sono messo al sicuro.
Tutto questo sotto lo sguardo del mio compagno di pesca che era dietro di me ed era appena con i piedi a bagno. Però non avrebbe potuto aiutarmi, nonostante sia un bagnino, per via di tutti quei mulinelli di risacca.
Quando poi dall’alto riguardavo lo scaletto…pensavo che da quel punto avrei visto benissimo che era pericoloso mentre da sotto non si vedeva.
Morale. Un banale errore di valutazione mi poteva costare molto caro. Perchè quando sei tra le onde è troppo tardi per ripensarci, te le prendi tutte.
PS
sto benissimo e non mi sono fatto nullaIo da poco son andato a pesca al tramonto stavo pulendo la maschera in riva, ho guardato bene il mare che mi sembrava strano e ogni 10 minuti alzava un onda a terra di circa 120 cm veramente grossa, e spaventosa!!!! anche se stai in piedi t butta giu.
HO deciso di salire in auto e rinunciare alla pescata! quando sbaglia la valutazione, un ondona mi prese e mi lancio nella scogliera, persi cintura piombi + polpi in quantita e pesci + portapesci +torcia omerd led nuova(100euri appena spesi) muta lacerata e lente maschera spaccata stavo per perdere pure il fucile ma grazie a dio ho intravisto nella schiuma un pezzo di gomma ambra!! se no…….Non puoi capire quante volte ho usato questa scusa dopo un cappotto…:-)
15 Giugno 2013 alle 7:49 #307649GUAZA lo iettatorePartecipanteahahah guarda minimo avevo 5kg di polpi + pesciottini!!! nulla di che ero all’esordio della mia carriera da pescasub!
15 Giugno 2013 alle 7:51 #307650dallisottoPartecipante@GUAZA lo iettatore wrote:
ahahah guarda minimo avevo 5kg di polpi + pesciottini!!! nulla di che ero all’esordio della mia carriera da pescasub!
Eri agli esordi e già sforavai con i limiti di legge!!!!!
Sei un bandito…ahahahaha
15 Giugno 2013 alle 8:37 #307651GUAZA lo iettatorePartecipanteahahahha vabe son uscito con zerokg quindi in regola!
15 Giugno 2013 alle 13:39 #307652NikodemusMembrola pesca con la schiuma che crea effetto panna montata , è a mio avviso un momento particolare…la natura ci rende edotti sulle sue potenzialità e irruenza….per noi pia che proviamo ad affrontarla, un mix di gesto atletico e performance aerobica 🙂
va calcolata, “assimilata” poco per volta…è come se uno che inizia ad arrampicare si cimentasse subito in una parete dal 7° grado in su…o lo sciatore imbranato che si lanciasse a uovo su una rossa… 😯
La mareggiata, mi ha sempre attratto sin da ragazzo…e dagl’inizi anni ’90pescare in quelle condizioni, è sempre stato un continuo migliorarsi , sia dall’aspetto puramente tecnico/venatorio , sia dal punto di vista atletico/natatorio…perché come ha specificato bene Stefano , non è tanto il problema di prendere il largo…bensì , la certezza di poter far rientro alla battigia , con un buon margine di sicurezza! 😉
ognuno di noi poi avrà i suoi limiti tra spirito di conservazione , preparazione fisica e conoscenza delle proprie capacità …l’importante è divertirsi e poter sempre raccontarci le nostre avventure 🙂 -
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