PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Off Topic › Europei di calcio 2012…voi ci credete?
- Questo topic ha 167 risposte, 26 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 12 anni, 4 mesi fa da zio frank.
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2 Luglio 2012 alle 15:36 #270791milangalloPartecipante
@zio frank wrote:
Antonio i tuoi giudizi sono sempre pieni d buonsenso e anche in questo caso non posso dare torto al tuo punto di vista. Purtroppo questa squadra è arrivata in finale, nel bene o nel male questo fatto ne condiziona molto i giudizi ma non il mio che rimane quello che si doveva fermare prima. Avrebbe evitato un’umiliazione che entrerà nella storia: mai era successo prima a nessun collettivo che si è succeduto di torneo in torneo di perdere per 4 a 0.
Caro Franco,
leggendo questo post è evidente come ogni intervento si possa ricondurre a due grandi categorie di pensiero:
1) quelli che non sopportano il fatto che questi calciatori viziati guadagnino fior fior di milioni mentre tanta povera gente fatica, quando è fortunata, per portare a casa la giornata;
2) quelli che lo accettano perché sanno che è il mercato ad imporlo, come sanno che la domanda di calcio nel mercato è data dalla presenza di tanti tifosi appassionati che non rinunciano a guardare un pallone che rotola anche se ogni mattina si alzano per guadagnarsi con fatica, quando sono fortunati, la giornata.Molte delle conclusioni cui arriviamo divergono proprio perché si muove da tensioni emotive di partenza differenti, ognuna comprensibile.
Se la nazionale di pallacanestro arrivasse in finale alle Olimpiadi pur non essendo accreditata per la finale e perdesse 100 a 10 contro gli USA, nessuno si sognerebbe di dire era meglio non arrivarci per poi essere umiliati.
Sarita Errani è stata umiliata nella finale del Rolland Garros dalla n. 1 al mondo Sharapova.
Nessuno l’avrebbe mai data in finale eppure lei ci è arrivata, battendosi come una leonessa. Alla fine ha pagato lo sforzo delle partite precedenti ed è caduta sotto i colpi della campionessa russa in poco più di un’ora di match.
Vogliamo dire che ci ha fatto una figuraccia umiliante? No, erano tutti a farle cmq i complimenti.Quello che noto è che c’è un senso di diffusa insofferenza verso il calcio, solo perché ci girano tantissimi quattrini.
Ma non è colpa dei calciatori se è così. Siamo noi in primis che determiniamo questa situazione.
Così è per la F1, come per l’NBA, come per tanti altri sport.
Inoltre, non tutti i calciatori sono viziati, bensì sono professionisti che avrebbero rinunciato a un rene pur di vincere con la Spagna.Io mi tiro fuori da tutte queste considerazioni. Mi limito a seguire il calcio con interesse e a commentarlo.
2 Luglio 2012 alle 15:41 #270792milangalloPartecipante@gianlucaxyz wrote:
Pare anche a me un discorso intelligente, come anche gli altri che ho letto anche se di diversi punti di vista. Personalmente io non riesco ad identificarmi nella nazionale e fondamentalmente mi schifano molte cose che vedo perche’per me lo sport non è solo giocare ma anche qualcosina in piu’. Io quel qualcosa in piu’non lo vedo, anzi, per me manca qualcosa che forse (senza fare polemica e cosa personalissima) al Camerun non fa ancora deficienza.
Mi riferisco non tanto ai calendari ed ai SUV, alla corruzione e all’arroganza, alla maleducazione e all’atteggiamento disprezzante ma sopratutto a mancanza di magia. La magia dei campioni, quella che ti fa scordare che stai guardando quello che stai guardando e sei oltre, in quel qualcosa di autentico che non so definire ma che c’è. Succede nel teatro (Bene docet), nella musica, nella pesca, nell’amore, nell’entusiasmo ed una volta (mi) capitava anche nel calcio.
Non dico che non ci sia, dico che io non la vedo.
Credo che uno abbia diritto alla sua idea senza per questo giudicare gli altri.Condivido il fatto che non c’era magia nell’aria.
A Berlino ci fu.
Cos’è la magia? Quella sensazione che si prova quando si percepisce che si sta assistendo ad un gesto sportivo eroico.
Pantani sull’Alpe d’huez. Poesia…2 Luglio 2012 alle 15:53 #270793gianlucaxyzPartecipanteAntonio secondo me hai frainteso alla grande, i soldi non c’entrano niente, la questione è un’altra e probabilmente non è stata spiegata bene.
La magia è quella che dici te, ma non eroismo, poesia, semplicemente emozione, la scalata di Pantani appunto, una tana di Scarpati (come il video messo da Fulvio dove si mette i saraghi in bocca), la falcata di Maradona che si mangia mezzo campo piu’veloce del vento e ti lascia senza fiato…puo’avvenire anche senza grandi performance, dall’umilta’ o dalla semplicita’che merita un gesto anche atletico, la sportivita’in se’stessa è questo…il vincere non è un risultato che è sostanzialmente relativo…insomma, qualcosa deve vibrare…ccheazz..
2 Luglio 2012 alle 16:00 #270794milangalloPartecipante@gianlucaxyz wrote:
Antonio secondo me hai frainteso alla grande, i soldi non c’entrano niente, la questione è un’altra e probabilmente non è stata spiegata bene.
La magia è quella che dici te, ma non eroismo, poesia, semplicemente emozione, la scalata di Pantani appunto, una tana di Scarpati (come il video messo da Fulvio dove si mette i saraghi in bocca), la falcata di Maradona che si mangia mezzo campo piu’veloce del vento e ti lascia senza fiato…puo’avvenire anche senza grandi performance, dall’umilta’ o dalla semplicita’che merita un gesto anche atletico, la sportivita’in se’stessa è questo…il vincere non è un risultato che è sostanzialmente relativo…insomma, qualcosa deve vibrare…ccheazz..
Certo, siamo d’accordissimo sulla magia 😉 . Essendo vibrazione è anche soggettiva, ma molto spesso ci mette poco a mettere tutti d’accordo … come Pantani sull’Alpe d’heuz 😉 .
Invece non ho capito quale sarebbe l’altra questione che non avrei compreso, fraintendendo alla grande 😕 .2 Luglio 2012 alle 16:17 #270795gianlucaxyzPartecipanteMi riferivo al fatto che, almeno il mio sdegno, non è dovuto ad una questione di stipendi, di soldi, di sentire come viziata quella gente obiettivamente strapagata.
Il punto è che alcuni (tra cui io) percepiscono un’intima, profonda e reale distanza dal mondo del calcio di oggi, che i suoi rappresentanti raramente perdono l’occasione di esaltare. Ne consegue che dia ad alcuni un po’fastidio che vengano eletti alla stregua di eroi nazionali, ma non c’entra la “gelosia” per la loro vita apparentemente perfetta (che io ti giuro non invidio, di alcuni sembra proprio di un vuoto pneumatico che tentano di colmare con la superficialita’ di beni&fi’e di lusso gestite un po’scimmiescamente).Scusa se ti sono sembrato “offensivo” quando ho scritto che avevi frainteso ma non volevo minimamente esserlo, anzi, sono abituato a non essere capito perche’sparo di getto un casino di cose e spesso in maniera farraginosa e raramente condivisa.
2 Luglio 2012 alle 16:23 #270796zio frankPartecipanteCaro Antonio mi sa che hai centrato il problema…..!! Io mi sento di appartere alla categoria di coloro che non sopportano le persone che guadagnano cifre spropositate non meritandole. Dare dei calci ad un pallone e guadagnare milioni di euro è un insulto che non riesco a sopportare. Partendo da questo tutto il mio pensiero ne esce influenzato. Si da la colpa di questo non ai calciatori ma al mercato, come se questo bastasse a giustificare un’ingiustizia. Forse riuscirei a sopportare questa cosa quando non ci sarà più un bambino che muore di fame o un disoccupato nel mondo. Se i calciatori prendessero degli ingaggi al pari di tutti gli altri sportivi allora il mio giudizio sarebbe diverso. Uno sport è uno sport e non dovrebbero esserci dei divari così evidenti nei guadagni di chi si fa un mazzo tanto per portare dei risultati all’orgoglio nazionale.
Tutto questo circo viene giustificato con il fatto che è la gente che lo alimenta e che il calcio fa girare i soldi. Ma siamo sicuri che tutto ciò sia giusto? Anche al tempo dei romani i gladiatori erano uno spettacolo che la gente voleva. Adesso noi innoridiamo nel vedere certi spettacoli nei film
Dobbiamo forse aspettare duemila anni per accorgerci che anche questo spettacolo, per gli aspetti che ho descritto sopra, è disgustoso…???
La gente ha bisogno dei suoi gladiatori purtoppo e così ieri come oggi chi ci governa è ben contento di usarli come calmanti di massa. Io mi sento di non appartenere alla massa, e il mio giudizio è libero e sono orgoglioso di questo.2 Luglio 2012 alle 16:28 #270797gianlucaxyzPartecipanteQuesti post mi stanno facendo godere a stecca, peccato che ora devo scappare a lavoro per le cene….mi riaggancio a fine servizio.
2 Luglio 2012 alle 16:30 #270798milangalloPartecipante@gianlucaxyz wrote:
Mi riferivo al fatto che, almeno il mio sdegno, non è dovuto ad una questione di stipendi, di soldi, di sentire come viziata quella gente obiettivamente strapagata.
Il punto è che alcuni (tra cui io) percepiscono un’intima, profonda e reale distanza dal mondo del calcio di oggi, che i suoi rappresentanti raramente perdono l’occasione di esaltare. Ne consegue che dia ad alcuni un po’fastidio che vengano eletti alla stregua di eroi nazionali, ma non c’entra la “gelosia” per la loro vita apparentemente perfetta (che io ti giuro non invidio, di alcuni sembra proprio di un vuoto pneumatico che tentano di colmare con la superficialita’ di beni&fi’e di lusso gestite un po’scimmiescamente).Scusa se ti sono sembrato “offensivo” quando ho scritto che avevi frainteso ma non volevo minimamente esserlo, anzi, sono abituato a non essere capito perche’sparo di getto un casino di cose e spesso in maniera farraginosa e raramente condivisa.
Ma quale offensivo, non ti preoccupare 😉 .
Forse nel tuo caso non è stato così ma mi riferivo in generale a tutta la discussione da cui si evinceva quello che avevo scritto.2 Luglio 2012 alle 16:35 #270799Stabben7Partecipante@milangallo wrote:
@zio frank wrote:
Antonio i tuoi giudizi sono sempre pieni d buonsenso e anche in questo caso non posso dare torto al tuo punto di vista. Purtroppo questa squadra è arrivata in finale, nel bene o nel male questo fatto ne condiziona molto i giudizi ma non il mio che rimane quello che si doveva fermare prima. Avrebbe evitato un’umiliazione che entrerà nella storia: mai era successo prima a nessun collettivo che si è succeduto di torneo in torneo di perdere per 4 a 0.
Caro Franco,
leggendo questo post è evidente come ogni intervento si possa ricondurre a due grandi categorie di pensiero:
1) quelli che non sopportano il fatto che questi calciatori viziati guadagnino fior fior di milioni mentre tanta povera gente fatica, quando è fortunata, per portare a casa la giornata;
2) quelli che lo accettano perché sanno che è il mercato ad imporlo, come sanno che la domanda di calcio nel mercato è data dalla presenza di tanti tifosi appassionati che non rinunciano a guardare un pallone che rotola anche se ogni mattina si alzano per guadagnarsi con fatica, quando sono fortunati, la giornata.Molte delle conclusioni cui arriviamo divergono proprio perché si muove da tensioni emotive di partenza differenti, ognuna comprensibile.
Se la nazionale di pallacanestro arrivasse in finale alle Olimpiadi pur non essendo accreditata per la finale e perdesse 100 a 10 contro gli USA, nessuno si sognerebbe di dire era meglio non arrivarci per poi essere umiliati.
Sarita Errani è stata umiliata nella finale del Rolland Garros dalla n. 1 al mondo Sharapova.
Nessuno l’avrebbe mai data in finale eppure lei ci è arrivata, battendosi come una leonessa. Alla fine ha pagato lo sforzo delle partite precedenti ed è caduta sotto i colpi della campionessa russa in poco più di un’ora di match.
Vogliamo dire che ci ha fatto una figuraccia umiliante? No, erano tutti a farle cmq i complimenti.Quello che noto è che c’è un senso di diffusa insofferenza verso il calcio, solo perché ci girano tantissimi quattrini.
Ma non è colpa dei calciatori se è così. Siamo noi in primis che determiniamo questa situazione.
Così è per la F1, come per l’NBA, come per tanti altri sport.
Inoltre, non tutti i calciatori sono viziati, bensì sono professionisti che avrebbero rinunciato a un rene pur di vincere con la Spagna.Io mi tiro fuori da tutte queste considerazioni. Mi limito a seguire il calcio con interesse e a commentarlo.
Hai perfettamente ragione come non quotarti
2 Luglio 2012 alle 16:41 #270800milangalloPartecipante@zio frank wrote:
Caro Antonio mi sa che hai centrato il problema…..!! Io mi sento di appartere alla categoria di coloro che non sopportano le persone che guadagnano cifre spropositate non meritandole. Dare dei calci ad un pallone e guadagnare milioni di euro è un insulto che non riesco a sopportare. Partendo da questo tutto il mio pensiero ne esce influenzato. Si da la colpa di questo non ai calciatori ma al mercato, come se questo bastasse a giustificare un’ingiustizia. Forse riuscirei a sopportare questa cosa quando non ci sarà più un bambino che muore di fame o un disoccupato nel mondo. Se i calciatori prendessero degli ingaggi al pari di tutti gli altri sportivi allora il mio giudizio sarebbe diverso. Uno sport è uno sport e non dovrebbero esserci dei divari così evidenti nei guadagni di chi si fa un mazzo tanto per portare dei risultati all’orgoglio nazionale.
Tutto questo circo viene giustificato con il fatto che è la gente che lo alimenta e che il calcio fa girare i soldi. Ma siamo sicuri che tutto ciò sia giusto? Anche al tempo dei romani i gladiatori erano uno spettacolo che la gente voleva. Adesso noi innoridiamo nel vedere certi spettacoli nei film
Dobbiamo forse aspettare duemila anni per accorgerci che anche questo spettacolo, per gli aspetti che ho descritto sopra, è disgustoso…???
La gente ha bisogno dei suoi gladiatori purtoppo e così ieri come oggi chi ci governa è ben contento di usarli come calmanti di massa. Io mi sento di non appartenere alla massa, e il mio giudizio è libero e sono orgoglioso di questo.Lo sai quanta stima ho di te e sono come sempre aperto a capire tutti i punti di vista.
Il tuo l’ho capito ed ha un senso, anche se affrontarlo porta davvero lontano e arriveremmo a parlare di storia, di politica, di filosofia, di economia, etc.
Ti faccio solo una domanda: se il business enorme che gira dietro ai grandi sport è sbagliato e ingiusto, come tu comprensibilmente ritieni, cosa proponi per arrestarlo e cosa pensi che ognuno di noi potrebbe fare, nel suo piccolo, per una giusta causa?
Capisci che quando le cose non ci piacciono non ci si può fermare alla facile critica, ma bisogna passare alle idee, alle proposte, all’azione.
Ti chiedo un’idea per ridimensionare il giro di soldi nel calcio e lasciare che la gente al contempo ne possa godere. Senza considerare che il calcio genera una parte del PIL italiano (come anche di quello degli altri stati) e che non so quante tasse si pagano allo Stato da parte di tutto l’indotto.
Si potrebbe discutere per trovare una sintesi tra i diversi punti di vista ma quale sarebbe la soluzione?2 Luglio 2012 alle 16:57 #270801SteAmministratore del forumIl calcio genera quei guadagni, ma fa anche mangiare migliaia di persone nel mondo…pensate giornalisti, televisioni, personale dello stadio, personale che lavora per le società , aziende che lavorano per conto delle società , procuratori e così via…potrei fare 1 elenco che non finisce più. Questa gente mangia grazie ad una sola cosa…lo spettacolo che i giocatori offrono sul campo. Loro sono gli interpreti e questo spettacolo viene ripagato dalla gente che paga gli abbonamenti a sky o premium, che compra la gazzetta dello sport o altri quotidiani, che compra i gadget e le magliette delle varie squadre ecc ecc…tutto questo porta inevitabilmente a far mangiare tantissima gente. Senza i giocatori tutto questo non sarebbe possibile…senza contare quanto il calcio in generale faccia intascare allo stato.
2 Luglio 2012 alle 17:49 #270802milangalloPartecipante@Ste wrote:
Il calcio genera quei guadagni, ma fa anche mangiare migliaia di persone nel mondo…pensate giornalisti, televisioni, personale dello stadio, personale che lavora per le società , aziende che lavorano per conto delle società , procuratori e così via…potrei fare 1 elenco che non finisce più. Questa gente mangia grazie ad una sola cosa…lo spettacolo che i giocatori offrono sul campo. Loro sono gli interpreti e questo spettacolo viene ripagato dalla gente che paga gli abbonamenti a sky o premium, che compra la gazzetta dello sport o altri quotidiani, che compra i gadget e le magliette delle varie squadre ecc ecc…tutto questo porta inevitabilmente a far mangiare tantissima gente. Senza i giocatori tutto questo non sarebbe possibile…senza contare quanto il calcio in generale faccia intascare allo stato.
Ste, che è così è chiaro. Lo avevi già spiegato prima e si è capito bene 😉 .
Franco poneva il problema se davanti a certi guadagni non sia il caso di trovare un modo per renderli più adeguati al senso del rispetto per la dignità umana. Non lo trovo sbagliato in assoluto, a patto che lo stesso discorso valga per tutti gli sportivi e non del mondo che ottengono guadagni enormi per effetto di semplici regole del mercato domanda/offerta. Non sono solo i calciatori i privilegiati/fortunati su questo pianeta.2 Luglio 2012 alle 18:05 #270803zio frankPartecipanteSenza rendervene conto non state facendo altro che confermare quello che fin qua ho cercato di dire: questo sport è diventato un circo che fa girare tanti soldi e alimenta tante tasche per cui i titolari di queste tasche hanno un interesse a difendere e proteggere la loro fonte di guadagno.Penso per esempio ai giornalisti sportivi che si affollano nei dibattiti televisivi per parlare del nulla….!!!! Non nego che tutto questo abbia una sua valenza economica ma perchè allora definire tutto questo: SPORT??? Sarebbe moralmente più giusto chiamarlo industria non vi pare? Dove i calciatori dovrebbere definiti dei lavoratori dell’industria calcistica. Lo sport è altra cosa, è sacrificio, sudore per raggiungere un trofeo, una medaglia, un risultato che ripaga del sudore versato e fintanto che quel risultato non arriva non arrivano i soldi e non si è nessuno. Come si fa a trovare la forza di raggiungere dei risultati con le tasche piene di soldi? Il solo peso di questi rallenta i movimenti……. 😆 😆
Questo dovrebbe valere per tutti gli sport naturalmente.2 Luglio 2012 alle 18:17 #270804SteAmministratore del forumMa i giocatori in campo danno sempre il possibile…se uno rende meno una stagione perde il treno e non rimane più a giocare in certi club e avere certi introiti. Di sudore e sacrificio in campo ne mettono perchè la competizione è talmente tanta che se uno molla un po nel giro di 1 anno è un giocatore finito. Gente come un ibrahimovic ogni mattina va a milanello prima di tutti gli altri a fare palestra, corsa ecc per conto suo prima dell’allenamento, da il massimo per rimanere a quel livello e lo deve dimostrare poi ogni domenica. Per quanto riguarda gli stipendi potrebbero pure tutti abbassarli…il risultato sarebbe solo che i presidenti sarebbero ancora più ricchi
2 Luglio 2012 alle 18:24 #270805milangalloPartecipanteUn’industria dietro uno SPORT.
Ci sono sport con annessa industria e sport senza annessa industria, ma non è la presenza dell’industria a renderli o non renderli sport a mio avviso Franco.La tua precedente riflessione invece la trovo idealmente più interessante, anche se ha il limite di essere quasi ovvia e rimane un pensiero privo di seguito perché non supportato da soluzioni concrete.
Ma ormai siamo abbondantemente off topic, meglio che mi fermi perché mi rendo conto che sto diventando pesante 😆 😆 .
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