PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › Federazione Italiana Pesca in Apnea – F.I.P.I.A.
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daniele_polparo.
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20 Febbraio 2011 alle 11:28 #212693
Fulvio48
PartecipanteIl sabato eravamo all’EUDI e ci siamo rimasti tutto il giorno.
Il lavoro che si poteva fare l’abbiamo fatto: abbiamo stabilito contatti con tutte le testate dei periodici di settore presenti, con le Capitanerie di Porto e con alcuni amministratori di forum di PIA.
La domenica Cpt Simon ha “battuto” il salone della pesca ed ha contattato i giornalisti dei periodici di settore.
In questa fase organizzativa penso non si potesse fare di più. Siamo oberati da molte altre incombenze di tipo amministrativo e gestionale. Speriamo che nella prossima settimana si risolvano alcuni nodi e quindi di poter aprire le iscrizioni.
Le mosse successive saranno condizionate dalla forza, ovvero dal numero, degli iscritti.20 Febbraio 2011 alle 12:59 #212694montalbano_2007
PartecipanteFulvio carissimo,
io penso che alla luce di tante malefatte subite dalla nostra categoria, c`e` il bisogno reale e sentito di Coalizzarsi da parte di tutti quelli che amano il mare e lo vivono in modo diverso, niente ombrelloni , niente lozione solare, ipod e sigarette o drink in spiaggia.
Noi siamo gente diversa, abbiamo ancora dentro di noi l`istinto di caccia, l`amore per la natura ,ma tutto questo a a qualcuno non piace..e quindi cercano sempre di accopparci, si e` vero siamo in molti ma eravamo senza nome! e senza nome significa nessuno!
adesso abbiamo un nome, FIPIA abbiamo della gente che ha rimboccato le maniche, che e ha voglia di fare , che ha la stessa cosa in comune , la PIA, ..si!
noi siamo e saremo il sindacato di quelli che amano il mare,
di quelli che non hanno altri scopi,
NOI siamo i pescatori subacquei in apnea.
La FIPIA siamo noi!
tutti!@Fulvio48 wrote:
Il sabato eravamo all’EUDI e ci siamo rimasti tutto il giorno.
Il lavoro che si poteva fare l’abbiamo fatto: abbiamo stabilito contatti con tutte le testate dei periodici di settore presenti, con le Capitanerie di Porto e con alcuni amministratori di forum di PIA.
La domenica Cpt Simon ha “battuto” il salone della pesca ed ha contattato i giornalisti dei periodici di settore.
In questa fase organizzativa penso non si potesse fare di più. Siamo oberati da molte altre incombenze di tipo amministrativo e gestionale. Speriamo che nella prossima settimana si risolvano alcuni nodi e quindi di poter aprire le iscrizioni.
Le mosse successive saranno condizionate dalla forza, ovvero dal numero, degli iscritti.20 Febbraio 2011 alle 18:21 #212695dallisotto
PartecipanteIo temo che la FIPIA nasca con un compito molto duro, spero non insormontabile: combattere fin dai suoi primi vagiti contro tutto e contro tutti.
Più semplicemente, contro la marea della storia e l’onda anomala del pensiero contemporaneo.
E questa è, probabilmente, una lotta con pochissime speranze, una guerriglia urbana da combattere porta a porta, dove le case in cui si annidano i cecchini sono i cervelli e le coscienze della gente.Io sono molto felice che nasca la FIPIA, mi sono già iscritto alla newsletter e mi iscriverò appena possibile, ma voglio provare a vedere la cosa da un lato diverso.
Il fenomeno dell’ambientalismo fondamentalista è ormai una realtà che possiamo toccare con mano, dovunque e comunque.
Dando per assodato che tutti noi siamo amanti del mare, e che la sua conservazione ci sta a cuore più che a moltissimi altri, il fine ultimo della PIA è uccidere pesci.
E l’espressione “uccidere pesci†è quella che condanna la nostra categoria agli occhi di una larga fetta di opinione pubblica, che inorridisce a tale pensiero, senza curarsi che la nostra pesca sia iper selettiva, che la nostra pesca (se iperbolicamente praticata da tutti) farebbe diminuire l’uso di mezzi come le reti a strascico e reti fitte come filtri da te’, che il PIA va oltre le proprie umane e terrestri capacità pur di espletare la sua ancestrale vocazione di predatore.La parola “uccidereâ€, abbinata ad un fucile, materializza davanti agli occhi di tutti il gesto violento dell’omicidio premeditato; pone davanti alla famigliola allegra in spiaggia la dura e cruda realtà della morte perpetrata dall’uomo su un altro essere vivente. E questo nella società di oggi è ritenuto dai piu’ abominevole, immorale, neandertaliano.
Oggi, nessuno ha più l’esigenza di procacciarsi il cibo con le proprie mani, almeno nei paesi sviluppati (?!). Oggi il pollo, il pesce, il vitello, sembrano nascere, crescere e morire sui banchi del supermercato.
Nessun animale compie più il naturale passaggio vita-morte dinanzi a noi. Noi lo troviamo già pronto per essere mangiato, a volte neppure sappiamo dire di quale animale ci stiamo nutrendo da tanto si è perso il processo passo-passo che porta alla nostra alimentazione.Ogni bambino cresciuto prima della seconda guerra mondiale, e anche quelli cresciuti nelle campagne, avevano visto uccidere un coniglio, un pollo, un maiale.
Avevano anche visto la fatica necessaria a farli crescere, e ne avevano in qualche modo apprezzato ancor di più l’esistenza, in quanto mezzo indispensabile per la sopravvivenza.
Certo si erano affezionati al coniglietto, ma avevano insito il concetto di piramide alimentare in cui la Natura ha disposto l’uomo ai vertici.Oggi si mangia il triplo di prima, e si gettano via migliaia di tonnellate di cibo, ma non è morto per mano nostra, quindi è in qualche modo “pulitoâ€.
Sì, forse ci viene il pensiero che qualcuno deve pur averlo ucciso, ma non ci turba la coscienza oltre modo.
Il PIA la turba, perché uccide, con l’aggravante (per i talebani ambientalisti) che lo uccide con un fucile, e per mero divertimento.Perché invece di ucciderlo, se proprio vuol farsi una grigliata, potrebbe comprarlo al mercato, ucciso magari con una rete che devasta il fondale marino, ma almeno non farebbe apparire l’uomo come un cavernicolo che ancora caccia i mammut.
Ebbene, in questo clima, in cui un uomo puo’ esser ucciso a pugni e calci per aver involontariamente investito un barboncino, in cui si adottano gli orsi bianchi, ma i bambini disabili in orfanotrofio nessuno li adotta, in questo clima i singoli PIA sono piccoli nemici sparuti ed isolati, odiosi certo, ma in fondo arginabili e con un po’ di buona volontà , annientabili.
LA FIPIA si assume un ruolo duro, quello di fare da collante tra tutti questi piccoli e odiosi nemici, come il mostro dei cartoni animati che nasceva da tanti piccoli pezzi e diventava enorme, una vera minaccia.
E contro una vera minaccia, si scatenerà una vera guerra, la FIPIA sarà considerata il calderone in cui sguazzano tutti i killer del mare, tutti i fanatici della violenza verso i poveri pesci inermi, l’esercito degli sterminatori da spiaggia, di coloro che vogliono sancire l’estinzione della vita negli abissi.Prima venivano scagliate frecciate e colpi a casaccio, da tanto eravamo dispersi ovunque; adesso vedranno molto bene chi siamo, sapranno quanti siamo, e ci odieranno ancora di più.
Tanto si sa, contro i fondamentalisti, ragionare non serve, e l’onda della storia la stanno cavalcando loro.
Scusate la lunghezza.:-)
Nicola
20 Febbraio 2011 alle 18:23 #212696dallisotto
PartecipanteSappiate che sarete perdonati se non avrete avuto voglia di leggere tutto…
N.
20 Febbraio 2011 alle 18:55 #212697icaro
Membro@dallisotto wrote:
Sappiate che sarete perdonati se non avrete avuto voglia di leggere tutto…
N.
Ho letto tutto e…
…anche stavolta, tristemente, condivido il tuo pensiero!Come dicevi te, basta guardar gli sprechi dell’abbondanza… e sembra che i pesci in pescheria nascan gia morti e senza soffrire in quanto perfetti. La differenza è che noi li spariamo e li “finiamo” dando subito il colpo di grazia, e poi ce li mangiamo. I pescatori li pescano a rete, i pesci fan tutto il percorso tra grossisti e venditori al dettaglio e i vecchi non vengon mangiati.
Noi non sprechiamo alcun pesce che catturiamo, ma la parola “fucile”, e il fatto che deturpiamo l’animale con 2buchi (asta + colpo di grazia) ci fa passare per carnefici medievali.
Il pescato tramite reti e simili, non deturpa il pesce, muore soffocato dopo lungo tempo, ma non essendo depurpato esteriormente e apparendo molto bello, fa sembrare che i pesci nascan sugli alberi e che QUEI bellissimi pesci non abbiam partecipato al passaggio vita-morte.Se venisse pubblicato il percorso che fa il maiale, il cavallo, il bue nel mattatoio, nelle camere bianche con gente vestita di bianco… non è più carino o meno cruento di tutti gli altri tipi di “trasformazione” degli animali in cibo.
Gli animalisti fecero casino per i filmati dei cacciatori di foche in Canada (quelli che correvano sul ghiaccio col randello).
Questi cacciatori (e non parlo degli onnipresenti bracconieri), non infrangevano la legge Canadese in cui cacciavano, davano il colpo di grazia subito, e utilizzavano tutto l’animale: pelle per pellicce, carne per il cibo, e grasso per tutti i vari usi.
Poi, siccome il ghiaccio è di color bianco, e siccome il sangue è rosso, e i due colori fan contrasto… gli animalisti han fatto leva sulle scene “normali” della cattura di quei mammiferi (che abbondano) per far leva sull’opinione pubblica che vuole per forza esser sempre ben intonata come coro, per dar addosso contro qualunque cosa non sia “pulita” o possa sembrar immorale.Concludendo: prima di guardar noi pescatori sportivi che spariamo qualche pesce amatorialmente, facendoci un mazzo così, che guardino come i pesci vengon pescati con le reti, che guardino le mattanze dei tonni che servono a riempire le loro scatolette, che guardino i polli (per non parlare della selezione dei pulcini negli stabilimenti), tacchini, anatre, oche, ovini, bovini, equini, suini, caprini… tutto ciò che mangiamo, e che non è ne frutta ne verdura, non era altro che una forma di vita!
Non so come potremo far capire queste cose alle altre persone…. dobbiam fare una raccolta di video sulle macellazioni?
Dopo di noi, verrà puntato il dito su un altro settore….. dovremo diventare tutti vegetariani a lungo andare?saluti
icaroPS:anche io mi son dilungato, ma se non leggete tutto non vi perdono…
hihihi
20 Febbraio 2011 alle 19:19 #212698mario
Partecipante@mario wrote:
@dallisotto wrote:
Io temo che la FIPIA nasca con un compito molto duro, spero non insormontabile: combattere fin dai suoi primi vagiti contro tutto e contro tutti.
Più semplicemente, contro la marea della storia e l’onda anomala del pensiero contemporaneo.
E questa è, probabilmente, una lotta con pochissime speranze, una guerriglia urbana da combattere porta a porta, dove le case in cui si annidano i cecchini sono i cervelli e le coscienze della gente.Io sono molto felice che nasca la FIPIA, mi sono già iscritto alla newsletter e mi iscriverò appena possibile, ma voglio provare a vedere la cosa da un lato diverso.
Il fenomeno dell’ambientalismo fondamentalista è ormai una realtà che possiamo toccare con mano, dovunque e comunque.
Dando per assodato che tutti noi siamo amanti del mare, e che la sua conservazione ci sta a cuore più che a moltissimi altri, il fine ultimo della PIA è uccidere pesci.
E l’espressione “uccidere pesci†è quella che condanna la nostra categoria agli occhi di una larga fetta di opinione pubblica, che inorridisce a tale pensiero, senza curarsi che la nostra pesca sia iper selettiva, che la nostra pesca (se iperbolicamente praticata da tutti) farebbe diminuire l’uso di mezzi come le reti a strascico e reti fitte come filtri da te’, che il PIA va oltre le proprie umane e terrestri capacità pur di espletare la sua ancestrale vocazione di predatore.La parola “uccidereâ€, abbinata ad un fucile, materializza davanti agli occhi di tutti il gesto violento dell’omicidio premeditato; pone davanti alla famigliola allegra in spiaggia la dura e cruda realtà della morte perpetrata dall’uomo su un altro essere vivente. E questo nella società di oggi è ritenuto dai piu’ abominevole, immorale, neandertaliano.
Oggi, nessuno ha più l’esigenza di procacciarsi il cibo con le proprie mani, almeno nei paesi sviluppati (?!). Oggi il pollo, il pesce, il vitello, sembrano nascere, crescere e morire sui banchi del supermercato.
Nessun animale compie più il naturale passaggio vita-morte dinanzi a noi. Noi lo troviamo già pronto per essere mangiato, a volte neppure sappiamo dire di quale animale ci stiamo nutrendo da tanto si è perso il processo passo-passo che porta alla nostra alimentazione.Ogni bambino cresciuto prima della seconda guerra mondiale, e anche quelli cresciuti nelle campagne, avevano visto uccidere un coniglio, un pollo, un maiale.
Avevano anche visto la fatica necessaria a farli crescere, e ne avevano in qualche modo apprezzato ancor di più l’esistenza, in quanto mezzo indispensabile per la sopravvivenza.
Certo si erano affezionati al coniglietto, ma avevano insito il concetto di piramide alimentare in cui la Natura ha disposto l’uomo ai vertici.Oggi si mangia il triplo di prima, e si gettano via migliaia di tonnellate di cibo, ma non è morto per mano nostra, quindi è in qualche modo “pulitoâ€.
Sì, forse ci viene il pensiero che qualcuno deve pur averlo ucciso, ma non ci turba la coscienza oltre modo.
Il PIA la turba, perché uccide, con l’aggravante (per i talebani ambientalisti) che lo uccide con un fucile, e per mero divertimento.Perché invece di ucciderlo, se proprio vuol farsi una grigliata, potrebbe comprarlo al mercato, ucciso magari con una rete che devasta il fondale marino, ma almeno non farebbe apparire l’uomo come un cavernicolo che ancora caccia i mammut.
Ebbene, in questo clima, in cui un uomo puo’ esser ucciso a pugni e calci per aver involontariamente investito un barboncino, in cui si adottano gli orsi bianchi, ma i bambini disabili in orfanotrofio nessuno li adotta, in questo clima i singoli PIA sono piccoli nemici sparuti ed isolati, odiosi certo, ma in fondo arginabili e con un po’ di buona volontà , annientabili.
LA FIPIA si assume un ruolo duro, quello di fare da collante tra tutti questi piccoli e odiosi nemici, come il mostro dei cartoni animati che nasceva da tanti piccoli pezzi e diventava enorme, una vera minaccia.
E contro una vera minaccia, si scatenerà una vera guerra, la FIPIA sarà considerata il calderone in cui sguazzano tutti i killer del mare, tutti i fanatici della violenza verso i poveri pesci inermi, l’esercito degli sterminatori da spiaggia, di coloro che vogliono sancire l’estinzione della vita negli abissi.Prima venivano scagliate frecciate e colpi a casaccio, da tanto eravamo dispersi ovunque; adesso vedranno molto bene chi siamo, sapranno quanti siamo, e ci odieranno ancora di più.
Tanto si sa, contro i fondamentalisti, ragionare non serve, e l’onda della storia la stanno cavalcando loro.
Scusate la lunghezza.:-)
Nicola
Per raggiungerti in questo discorso……
La settimana scorsa , giorno in cui ho preso una bella preda, nel momnento di immortalarla con un paio di foto, s’è avvicinato un padre con un bimbo di 4-5 anni, ed il signore senza nemmeno presentarsi o salutare ha domandato : e se avessero sparato a te ??
Non vi dico come è andata a finire la discussione perchè andrei largamente in O.T., ho saputo dopo poco che il tizio è un attivista ambientalista convintissimo, ci sarebbe da scrivere per ore ed ore ed ore su questo, parlo del mio caso, vivo a Gela ,un paese in cui comanda il colosso petrolchimico Agip – Eni, malformazioni tumori non si contano più…….forse questi ambientalisti vengono pagati dai colossi dell’energia ??? e se la prendono con i poveri mortali come noi ???
ripeto non voglio andare fuori tema, però ripeto è una guerra molto ma molto dura, questo è il mio piccolo episodio ripeto, per ricollegarmi al discorso fatto dal caro amico20 Febbraio 2011 alle 19:26 #212699Tekel
PartecipantePotevi chiedergli se quando prende l’autostrada va a 30 all’ora per non sfracellare i poveri insetti sul suo parabrezza . . .
20 Febbraio 2011 alle 19:41 #212700icaro
Membro@Tekel wrote:
Potevi chiedergli se quando prende l’autostrada va a 30 all’ora per non sfracellare i poveri insetti sul suo parabrezza . . .
…O se piange davanti ai banchi frigo dei supermercati…
…spero che tu Mario, gli abbia tenuto testa…20 Febbraio 2011 alle 20:07 #212701Ste
Amministratore del forumMario hai rappresentato tutti noi…come ha detto Icaro, spero che gli abbia tenuto testa perché queste persone si credono che possono fare la morale agli altri quando sono i primi che mangiano di tutto e che non si preoccupano che ciò che stanno mangiando sono bestie ammazzate…se me lo dice 1 vegetariano, non condivido ma posso capire che abbiamo vedute diverse, ma se me lo dice un ambientalista che va a sbraitare in giro e che poi mangia ogni tipo di animale, sinceram lo mando a fan…lo…
20 Febbraio 2011 alle 20:10 #212702Fulvio57
Partecipante…Secondo me,… si è tenuto la testa.
20 Febbraio 2011 alle 20:10 #212703SARDENTICE81
Moderatorebeh… quello che avete scritto corrisponde al vero, ma a me non piace molto questa visione pessimistica che avete dipinto. stando a quello che avete scritto da domani mattina facciamo un bel fagotto e buttiamo nella pattumiera tutte le nostre attrezzature e con esse la nostra grande passione!
no, io non ci sto, e in molti non ci stiamo e la risposta che vogliamo dare a queste parole è la F.I.P.I.A. una federazione che come avrete già letto, e sentito a ripetizione nasce per difendere la nostra attività di pescatori in apnea da quelli che avete citato voi, quando si è deciso sulle AMP noi non c’eravamo, quando si è deciso sul censimento noi non c’eravamo, da ora in poi con la forza numerica che riusciremo tutti insieme a darci NOI CI SAREMO. e state tranquilli che al momento di presiedere alle istanze nelle quali saremo chiamati in causa, noi ed i nostri interessi, ci andremo, e ci andremo non con una muta ed un fucilone in mano, ma rappresentati da persone appassionate e capaci, in grado di esprimere civilmente ma con fermezza le nostre opinioni e ricordare quali sono i nostri diritti, facendo vedere a tutti che dietro una passione così poco conosciuta da chi non la pratica ci sono persone che prima di tutto amano e rispettano il loro mare molto più di quanto possa fare un ambientalista tarato e saturo di preconcetti, o di qualche opportunista che si vuol guadagnare qualcosa usandoci come pedina sacrificabile.amici pescatori in apnea, credete nella F.I.P.I.A. così come la F.I.P.I.A.crede in voi e insieme arriveremo molto lontano.
20 Febbraio 2011 alle 20:11 #21270420 Febbraio 2011 alle 20:20 #212705Ste
Amministratore del forum@SARDENTICE81 wrote:
beh… quello che avete scritto corrisponde al vero, ma a me non piace molto questa visione pessimistica che avete dipinto. stando a quello che avete scritto da domani mattina facciamo un bel fagotto e buttiamo nella pattumiera tutte le nostre attrezzature e con esse la nostra grande passione!
no, io non ci sto, e in molti non ci stiamo e la risposta che vogliamo dare a queste parole è la F.I.P.I.A. una federazione che come avrete già letto, e sentito a ripetizione nasce per difendere la nostra attività di pescatori in apnea da quelli che avete citato voi, quando si è deciso sulle AMP noi non c’eravamo, quando si è deciso sul censimento noi non c’eravamo, da ora in poi con la forza numerica che riusciremo tutti insieme a darci NOI CI SAREMO. e state tranquilli che al momento di presiedere alle istanze nelle quali saremo chiamati in causa, noi ed i nostri interessi, ci andremo, e ci andremo non con una muta ed un fucilone in mano, ma rappresentati da persone appassionate e capaci, in grado di esprimere civilmente ma con fermezza le nostre opinioni e ricordare quali sono i nostri diritti, facendo vedere a tutti che dietro una passione così poco conosciuta da chi non la pratica ci sono persone che prima di tutto amano e rispettano il loro mare molto più di quanto possa fare un ambientalista tarato e saturo di preconcetti, o di qualche opportunista che si vuol guadagnare qualcosa usandoci come pedina sacrificabile.amici pescatori in apnea, credete nella F.I.P.I.A. così come la F.I.P.I.A.crede in voi e insieme arriveremo molto lontano.
Oh Mauri, mi sembravi un politico in questo messaggio 😀 …comunque sono d’accordo con te…xo non si è pessimisti qua, si è solo realisti…purtroppo la fipia ha un compito molto duro in questo momento…il vento gira nel verso opposto e dunque è dura farlo tornare a girare come vogliamo noi…non che questo significa non crederci, ma solo che come diceva prima dallissotto, il compito è duro e ci sarà tanto, tantissimo da lottare…
20 Febbraio 2011 alle 21:05 #212706FELIX
PartecipanteE’ un po’ la paura di tutti noi credo diventare il bersaglio sul quale tirare,ci siamo radunati sotto una sola bandiera sulla quale possono “fare fuoco”.Lo penso spesso anch’io, ma questo deve farci forza,farci crescere sempre più,magari così riusciremo a difenderci,a non essere più apostrofati ma magari apostrofare.Non credo che la F.I.P.I.A. nasca per morire senza aver affrontato magari una battaglia.Sarà dura sicuramente ma non impossibile.
20 Febbraio 2011 alle 21:24 #212707Monser
Partecipante@FELIX wrote:
E’ un po’ la paura di tutti noi credo diventare il bersaglio sul quale tirare,ci siamo radunati sotto una sola bandiera sulla quale possono “fare fuoco”.Lo penso spesso anch’io, ma questo deve farci forza,farci crescere sempre più,magari così riusciremo a difenderci,a non essere più apostrofati ma magari apostrofare.Non credo che la F.I.P.I.A. nasca per morire senza aver affrontato magari una battaglia.Sarà dura sicuramente ma non impossibile.
STOP A TUTTI VOI……..
Mi sono letto tutta la discussione, sono d’accordo con voi, ma spiegatemi una cosa: perché temete che la FIPIA diventi bersaglio di ambientalisti ed animalisti, quando esiste da tantissimi anni la FIPSAS che rappresenta i pescatori sportivi, la quale svolge le proprie attività (nel rispetto delle leggi) senza aver alcun problema?
Perché noi sì e loro no?
Let’s answer me, please…………. -
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