- Questo topic ha 461 risposte, 79 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 7 mesi fa da
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@cerniamax wrote:
Ma secondo me va fata una seria opposizione, per poi sederci ad un tavolo e riuscira a spuntare qualcosa, se c’andiamo leggeri nn credo ci ascoltino + di tanto.
Importantissimo raggiungere un buon numero di iscritti in tutta italia(sono come già detto 10 euro, una còzz@ta).
Grazie alla FIPIA siamo e saremo sempre informati in tempo reale sugli svolgimenti delle varie problematiche, e nn venir a sapere di modifiche e decisioni quando già avvenuto.
Tramite la FIPIA ci si può organizzare per manifestare andando in piazza e far sentire le nostre ragioni.
REGGISTRATEVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEnon servirebbe a nulla.. ammesso che si iscrivessero alla FIPIA tutti i praticanti di pesca in apnea, saremmo comunque un numero talmente tanto esiguo che non importerebbe nulla a nessuno. In oltre come ripeto, dietro di noi c’è pochissimo giro economico (e fidati che ai politici interessa solo quello), diversamente per i cannisti, che sono in numero maggiore e dietro di loro campano tante ditte e negozi per le attrezzature e le barche (ciò incide allo stato in termini poi di tasse che versano le aziende), dietro di loro c’è un giro “turistico” su cui contano gli albergatori e tutti quelli del settore, dietro di loro c’è la realtà delle gare e una realtà grande come la FIPSAS che non è stata in grado di tutelare noi, ma è ben in grado di tutelare i cannisti.
Come per qualsiasi cosa lo Stato tutela e favorisce ciò che fa comodo a lui, perchè dovrebbe sprecare tempo ed energie per tutelare 4 pescatori con il fucile? cosa diamo noi allo Stato? nulla, assolutamente NULLA, pochi spiccioli che provengono dai pochi negozietti e dalle piccole ditte di attrezzature…
Siamo la parte debole e uno scontro diretto sarebbe qualcosa come davide e golia, solo che qua finisce male… per noi.@MAURO650CS wrote:
@cerniamax wrote:
Ma secondo me va fata una seria opposizione, per poi sederci ad un tavolo e riuscira a spuntare qualcosa, se c’andiamo leggeri nn credo ci ascoltino + di tanto.
Importantissimo raggiungere un buon numero di iscritti in tutta italia(sono come già detto 10 euro, una còzz@ta).
Grazie alla FIPIA siamo e saremo sempre informati in tempo reale sugli svolgimenti delle varie problematiche, e nn venir a sapere di modifiche e decisioni quando già avvenuto.
Tramite la FIPIA ci si può organizzare per manifestare andando in piazza e far sentire le nostre ragioni.
REGGISTRATEVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEnon servirebbe a nulla.. ammesso che si iscrivessero alla FIPIA tutti i praticanti di pesca in apnea, saremmo comunque un numero talmente tanto esiguo che non importerebbe nulla a nessuno. In oltre come ripeto, dietro di noi c’è pochissimo giro economico (e fidati che ai politici interessa solo quello), diversamente per i cannisti, che sono in numero maggiore e dietro di loro campano tante ditte e negozi per le attrezzature e le barche (ciò incide allo stato in termini poi di tasse che versano le aziende), dietro di loro c’è un giro “turistico” su cui contano gli albergatori e tutti quelli del settore, dietro di loro c’è la realtà delle gare e una realtà grande come la FIPSAS che non è stata in grado di tutelare noi, ma è ben in grado di tutelare i cannisti.
Come per qualsiasi cosa lo Stato tutela e favorisce ciò che fa comodo a lui, perchè dovrebbe sprecare tempo ed energie per tutelare 4 pescatori con il fucile? cosa diamo noi allo Stato? nulla, assolutamente NULLA, pochi spiccioli che provengono dai pochi negozietti e dalle piccole ditte di attrezzature…
Siamo la parte debole e uno scontro diretto sarebbe qualcosa come davide e golia, solo che qua finisce male… per noi.succo del tuo discorso: prendiamocela nel culo senza fiatare…. vai avanti tu, mio caro, io LOTTO FINO ALLA MORTE!!!!!!
@Monser wrote:
@MAURO650CS wrote:
@cerniamax wrote:
Ma secondo me va fata una seria opposizione, per poi sederci ad un tavolo e riuscira a spuntare qualcosa, se c’andiamo leggeri nn credo ci ascoltino + di tanto.
Importantissimo raggiungere un buon numero di iscritti in tutta italia(sono come già detto 10 euro, una còzz@ta).
Grazie alla FIPIA siamo e saremo sempre informati in tempo reale sugli svolgimenti delle varie problematiche, e nn venir a sapere di modifiche e decisioni quando già avvenuto.
Tramite la FIPIA ci si può organizzare per manifestare andando in piazza e far sentire le nostre ragioni.
REGGISTRATEVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEnon servirebbe a nulla.. ammesso che si iscrivessero alla FIPIA tutti i praticanti di pesca in apnea, saremmo comunque un numero talmente tanto esiguo che non importerebbe nulla a nessuno. In oltre come ripeto, dietro di noi c’è pochissimo giro economico (e fidati che ai politici interessa solo quello), diversamente per i cannisti, che sono in numero maggiore e dietro di loro campano tante ditte e negozi per le attrezzature e le barche (ciò incide allo stato in termini poi di tasse che versano le aziende), dietro di loro c’è un giro “turistico” su cui contano gli albergatori e tutti quelli del settore, dietro di loro c’è la realtà delle gare e una realtà grande come la FIPSAS che non è stata in grado di tutelare noi, ma è ben in grado di tutelare i cannisti.
Come per qualsiasi cosa lo Stato tutela e favorisce ciò che fa comodo a lui, perchè dovrebbe sprecare tempo ed energie per tutelare 4 pescatori con il fucile? cosa diamo noi allo Stato? nulla, assolutamente NULLA, pochi spiccioli che provengono dai pochi negozietti e dalle piccole ditte di attrezzature…
Siamo la parte debole e uno scontro diretto sarebbe qualcosa come davide e golia, solo che qua finisce male… per noi.succo del tuo discorso: prendiamocela nel culo senza fiatare…. vai avanti tu, mio caro, io LOTTO FINO ALLA MORTE!!!!!!
NO NO NO NO non ho mai detto questo, ho detto semplicemente di assecondare una futura licenza a pagamento, che non ci faccia svenare e che ci permetta di stare tranquilli, piuttosto che opporci per poi vederci togliere tutto… questo era il succo del discorso…
Non riusciranno a togliermi il mare!
mai!
mi faccio arrestare piu` tosto!
IO SONO DURO, 92 KG ED INCAZZATISSIMO. :naka:@montalbano_2007 wrote:
Non riusciranno a togliermi il mare!
mai!
mi faccio arrestare piu` tosto!
IO SONO DURO, 92 KG ED INCAZZATISSIMO. :naka:tonì…..pesi tre chili meno di me 😀 😀 😀 😆 😆 😆
ragazzi la verità sta nella via di mezzo tra i vostri punti di vista, il mio pensiero è che si debba partire da una posizione forte, ferma nell’intento di non farsi tassare. ma si debba anche essere pronti ad accettare e concordare eventuali soluzioni alternative che siano comunque vantaggiose anche per noi.
le cose ovvie sono due
1- non possiano andare a fare la guerra al ministero, ma dobbiano dialogarci
2- non staremo fermi a guardare mentre qualcun’altro decide al posto nostro e contro il nostro voleremy personal opinion 8)
Giustissimo!
se no veramente ci chiuderanno dentro apposite piscine…e pagheremo pure la tassa,
magari in base alla lunghezza del fucile 8)@montalbano_2007 wrote:
…e pagheremo pure la tassa,
magari in base alla lunghezza del fucile 8)Fiuuuuuuuuuuuuu, meno male che ho conservatao il mio mini mini mini sten 😉 😀
Nella speranza che questo topic venga letto da molti e non solo da associati a FIPIA, vi riferisco alcune cose che ho appreso partecipando alla registrazione di una trasmissione SKY pescamag.
Al 2 maggio si erano censiti 440.000 cittadini. Di questi oltre 20.000 hanno indicato la PIA, o anche la PIA, tra le tecniche praticate. Alcune considerazioni preliminari fatte dai tecnici del ministero li portano a ritenere che la categopria dei PIA si sia mossa con maggiore attenzione delle altre, forse perchè è una categoria molto attiva in internet (personalmente i dati non li ho visti e riferisco solo di alcune considerazioni ancor meno che ufficiose).
In merito alle aziende: sono tutte abbastanza in crisi per quello che concerne il “bombolame” e accessori. Anche i diving annaspano. Và relativamente bene per quello che concerne la PIA. Alcune aziende stanno addirittura riprendendo ad investirci.
Torniamo al punto: Voi non ci crederete, ma pur essendo Presidente della FIPIA non ho ancora deciso che posizione assumere rispetto ad una eventuale tassa/tessera/licenza, ecc.
La cosa che ora mi preme è crescere come Federazione ed acquisire titolo per essere presenti, e almeno ascoltati, quando i tavoli decisionali saranno convocati. La posizione che la Federazione assumerà sarà decisa allora, dopo che avremo avuto modo di discuterne con gli associati e con il mondo della PIA in generale.
Spero che quando la trasmissione di SKY sarà montata e trasmessa si possa cogliere la posizione di FIPIA sul Censimento. Noi continuiamo a pensare che la via del censimento non possa portare alla dichiarata valutazione sulla sostenibilità ambientale della pesca ricreativa. Temiamo invece che costituisca la base per lubrificare la “supposta” tassa. Per questo motivo avremmo preferito dare il giusto nome alle cose: se di tassa o di licenza si voleva parlare sarebbe stato meglio affrontare direttamente l’argomento con il mondo della pesca ricreativa, dandosi i tempi opportuni.@Fulvio48 wrote:
Nella speranza che questo topic venga letto da molti e non solo da associati a FIPIA, vi riferisco alcune cose che ho appreso partecipando alla registrazione di una trasmissione SKY pescamag.
Al 2 maggio si erano censiti 440.000 cittadini. Di questi oltre 20.000 hanno indicato la PIA, o anche la PIA, tra le tecniche praticate. Alcune considerazioni preliminari fatte dai tecnici del ministero li portano a ritenere che la categopria dei PIA si sia mossa con maggiore attenzione delle altre, forse perchè è una categoria molto attiva in internet (personalmente i dati non li ho visti e riferisco solo di alcune considerazioni ancor meno che ufficiose).
In merito alle aziende: sono tutte abbastanza in crisi per quello che concerne il “bombolame” e accessori. Anche i diving annaspano. Và relativamente bene per quello che concerne la PIA. Alcune aziende stanno addirittura riprendendo ad investirci.
Torniamo al punto: Voi non ci crederete, ma pur essendo Presidente della FIPIA non ho ancora deciso che posizione assumere rispetto ad una eventuale tassa/tessera/licenza, ecc.
La cosa che ora mi preme è crescere come Federazione ed acquisire titolo per essere presenti, e almeno ascoltati, quando i tavoli decisionali saranno convocati. La posizione che la Federazione assumerà sarà decisa allora, dopo che avremo avuto modo di discuterne con gli associati e con il mondo della PIA in generale.
Spero che quando la trasmissione di SKY sarà montata e trasmessa si possa cogliere la posizione di FIPIA sul Censimento. Noi continuiamo a pensare che la via del censimento non possa portare alla dichiarata valutazione sulla sostenibilità ambientale della pesca ricreativa. Temiamo invece che costituisca la base per lubrificare la “supposta” tassa. Per questo motivo avremmo preferito dare il giusto nome alle cose: se di tassa o di licenza si voleva parlare sarebbe stato meglio affrontare direttamente l’argomento con il mondo della pesca ricreativa, dandosi i tempi opportuni.Ben detto, Presidente!
Colgo l’occasione di ricordare a chi ancora non si è iscritto che il nostro numero sarà la nostra forza, quindi, se è il momento di prendere una decisione, non dovete indugiare più.
Pagare una tassa potrebbe anche essere giusto, ma non dimentichiamoci che c’è gente
che non può permettersi di pagare cifre esagerate, allora che facciamo? Chi può va a
pescare e chi no rimane chiuso in casa? NOOOOOOOOOO, quindi
OPPOSIZIONEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!@jegx wrote:
Iscritto
ragazzi guardate il numero di tessera sulla firma di jegx…. stiamo crescendo e non fermiamoci, dai che questa volta ce la stiamo facendo sul serio 8)
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