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- Questo topic ha 17 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 11 mesi fa da matteo.
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22 Novembre 2009 alle 11:23 #4160matteoPartecipante
Ciao, sono matteo
questa volta ho seriamente bisogno del vostro aiuto per costruire il mio primo arbalegno:
vi scrivo in questa sezione perchè mi sono appena arrivati i listelli di iroko tanto desiserati.. ora però prima di cominciare vorrei sentire il vostro parere, che siete sicuramente più esperti di me.. la mia domanda è: quali sono i vari tipi di colle e resine da utilizzare? dove comprarle? e soprattutto se non chiedo troppo potreste specificare come e dove applicare ogni resina?? un’altra cosa: come fanno listelli della lunghezza di 130 cm a diventare un fucile da 90?? e soprattutto la resina epossidica (credo serva quella) va miscelata con qualcos’altro? se si a quale percentuale? grazie, scusate se ho aperto un topic già esistente ma ho provato a cercare roba del genere e non ho trovato niente..
E non ho ancora finito: utilizzando 5 listelli di iroko, come realizzo il guida-asta integrale??
scusatemi se ho aperto un topic già esistente, ma non ho trovato niente (forse perchè io sono incapace).. vi prego aiutatemi!! grazie in anticipo.. ci conto eh! 😉22 Novembre 2009 alle 12:30 #160103MaxxxPartecipantehttp://www.arbalegno.com/progettare/indexprogetto.htm
prova a collegarti qua potresti trovare qualche risposta 😉22 Novembre 2009 alle 17:08 #160104dan572Partecipanteciao io ho usato una resina bicomponente si chiama veneziani 2000, è fantastica ma un pò costosa.
Sono due componenti A + B e si miscelano al 50% ma c’è scritto sulle istruzioni.
Il fucile si ” accorcia ” xché devi tenere conto dello sternale del meccanismo di sgancio…
Il guida asta l’ho fatto con un trapano a colonna e punta da ferro lo devi fare di circa 3 mm
Ciao23 Novembre 2009 alle 14:40 #160105giagiomoPartecipantescusami dan, m come hai usato il trapano a colonna ?
23 Novembre 2009 alle 14:59 #160106dan572PartecipanteHo fatto una guida in legno con i bordi alti per il fucile, e poi ho fatto scorrere il fucile sotto la punta 1 mm a volta.
la punta usata era da 8,5 mm.
Il trapano deve essere buono io ho usato quello da fabbro…23 Novembre 2009 alle 19:12 #160107yorkPartecipanteCiao Matteo se ti interessa posso inserire come io procedo per fare i miei legnetti, il procedimento non è difficile ma richiede qualche elettroutensile e un po’ di manualita’
23 Novembre 2009 alle 19:36 #160108dan572Partecipanteanche se non sono Matteo ci interessa moltissimo…
24 Novembre 2009 alle 17:12 #160109matteoPartecipantesi anche a me interessa molto!! grazie a tutti comunque per le risposte!!
24 Novembre 2009 alle 17:42 #160110yorkPartecipanteBene! Allora vi accontento subito e abbiate pazienza in quanto il processo pur essendo semplice richiede una certa precisione quindi la fretta nel finire il lavoro è la peggior nemica.
Due parole per la scelta delle essenze:
Il legno che spesso utilizzo è il mogano, che ben si adatta a manufatti destinati a venire in contatto con l’acqua, ma quando posso prediligo il tek (finitura ad olio) e raramente l’iroko (scheggia troppo), ho fatto un tentativo anche con il faggio ma l’esito è stato disastroso. Belli sono invece i sandwick di due essenze ( mogano/ iroko o mogano/ramino). Qualche volta ho pure usato il compensato marino marchiato RINA (7 strati per cm e non quello che troviamo presso i vati bricocenter) ma la fresatura di questo materiale è difficile in quanto e un compensato estremamente duro e risulta un po’ pesante una volta in uso ma è estremamente rigido.
Fondamentale è partire da un travetto composto da almeno 4 listelli incollati tra loro con colla poliuretanica Classe D4 o resina epossidica , la cui misura finale sia 35mm di altezza per larghezza variabile compresa tra 40 e 70 mm di larghezza . la variabilità della larghezza dipende dalla sagomatura che volete dare al fucile finito, i miei primi arbalegni avevano una forma piuttosto snella dove la larghezza rimaneva costante a 40 mm per quasi tutta la lunghezza del fusto, adesso invece che adotto la sezione ad “osso di seppia†arrivo appunto a larghezze di 70 mm nel punto più largo, ma con larghezze maggiorate tendo a portare l’altezza a 30mm per mantenere l’assetto equilibrato e non aumentarne quindi la galleggiabilità .Facciamo l’ipotesi di un arbalete dalla sezione del fusto costante per tutta la sua lunghezza.
Una volta ottenuto un travetto lamellare perfettamente piallato, della misura idonea, siamo pronti per partire tracciando i primi riferimenti che dovranno considerare il diametro dell’elastico/elastici e le dimensioni del meccanismo di sgancio che monteremo.
Determiniamo la lunghezza nominale dell’arbalete pendendo come esempio un classico 75 cm, tale misura si riferisce alla distanza che intercorre tra il centro della sede che ospita l’elastico e e la seconda tacca di aggancio dell’asta (ogni asta per arbalete ha due tacche per consentire, tramite l’ogiva, di agganciare l’elastico teso, quindi caricare i fucile ).
Decidiamo del travetto, quale sia la parte superiore e partendo da una delle due estremita’ segniamo su un lato il centro del foro per la sede dell’elastico che comunque non dovra’ essere perfettamente al centro del lato ma di qualche millimetro verso la sua faccia superiore in modo che una volta fatto il foro rimanga tra foro e faccia superiore 5/6 mm di legno, questo per ridurre il momento di rinculo primario che si crea durante lo sparo. Usando una mecchia con diametro 2 mm inferiore rispetto al diametro dell’elastico foriamo trasversalmente il travetto. A questo punto si esegue la fresatura della gola guida asta usando il pantografo montando un utensile dal profilo a U o a V creando una gola profonda al massimo 2 mm se si utilizza la fresa a U e poco piu’ se si usa quella a V, la profondita della gola sara’ tale da non far scendere all’interno di essa le tacche di aggancio altrimenti non riusciremo piu’ a caricare il fucile ameno che non si adotti un’asta con pinnette e non con le tradizionali tacche. Ora determiniamo la posizione della sede del meccanismo di sgancio utilizzando come riferimento l’asta che monteremo e tracciamo la posizione della 2^ tacca (la piu’ vicina all’impugnatura) misurando 75 cm dal foro per l’elastico, tracciamo ora la sede del meccanismo di sgancio. Che conterra’ anche la sede per l’incastro dell’impugnatura e quello dell’appoggio sternale
Tale sede verso avanti distera’ circa 30 mm rispetto alla posizione della 2^ tacca e verso indietro invece sarà chiusa dall’incastro che creeremo con l’impugnatura , dietro tale incastro prendera’ origine l’appoggio sternale..
Ora tagliamo questo lungo scasso con la nastro (vedi ingrandimento)una volta ottenuto questo risultato bisogna eseguire le gole laterali per la sede degli elastici sotto carico. Tali gole si ottengono con 2 fresature usando un utensile dal profilo convesso che quindi lascia una traccia concava, poi giriamo il fusto e , cambiando utensile con uno dal profilo concavo, smussiamo gli spigoli piu’ o meno così
In modo che la sezione finale sia circa questa.
Adesso è il momento di assottigliare la testata che normalmente la porto a 20mm di spessore sempre usando la nastro che poi rastremo con la raspa in modo da fonderla con il resto del fusto
Ora passiamo all’impugnatura che ricaveremo da un blocchetto in mogano o tek o in compensato da 30 mm di spessore che forgeremo sulla nostra mano, vi consiglio di ricavare una dima copiando una impugnatura commerciale e poi anatomizzarla sulla propria mano., l’importante e’ lasciare lo spezzone per l’incastro
incolleremo l’impugnatura nella sua sede con D4 o epossidica dopo aver momentaneamente inserito il meccanismo usandolo come distanziatore. e aver tagliato 5mm di altezza sotto la feritoia (vedi disegno sotto)
Adesso si passa a chiudere la feritoia posteriore con l’appoggio sternale che postremo semplicemente eseguire incollando un vero e proprio tappo in mogano, l’importante è che la sua dimensione non superi il profilo posteriore dell’impugnatura o se la supera la superi di poco.piu’ o meno ci siamo, adesso di rifinisce il tutto carteggiando molto finemente e isolando il tutto con 3 mani di resina epossidica e 3 o 4 di poliuretanica bicomponente, poi si inizia il montaggio delle parti in acciaio tipo l’elsa , il passafilo, gli L per il fissaggio della sagola, lo sganciasagola e l’eventuale mulinello, a questo punto incolleremo sull’appoggia sternale un blocchettino in gomma e inseriremo l’elastico circolare (che richiede una scheda a parte per il suo dimensionamento e realizzazione)
Ecco questa a grandi linee è la procedura piu’ semplice alla quale bisognerà inserire qualche dettaglio di finitura.
Ora eccovi qualche foto dei miei legnetti
Questo è un 100 in mogano prima della finitura
particolare dell’impugnatura
lo stesso 100 finito con anilina blu, resina epoxy e poliuretanica bicomponente
Un 70 in tek finito ad olio in sile polinesiano
una coppia di arbalete da 70 in lamellare mogano/iroko ancora da finire
particolare delle testate
un 105 predisposto per il doppio elastico
e questo è l’ultimo, un 110 in tek doppio elastico finito ad olio
Bene, come dicevo questa è la mia procedura per realizzare un arbalegno e se volete provare ad usarla come riferimento a questo punto non mi resta altro che augurarvi buon lavoro.
😉25 Novembre 2009 alle 7:20 #160111dan572Partecipanteche dire, le tue realizzazioni sono uno spettacolo, mi ricordavo bene allora…
25 Novembre 2009 alle 8:31 #160112yuminaPartecipanteLavorazione di prim’ordine, complimenti…….e sono anche molto belli da vedere. BRAVO!!!
27 Novembre 2009 alle 20:01 #160113matteoPartecipantegrazie della bellissima guida e davvero complimenti per i tuoi legnetti.. bravissimo!
27 Novembre 2009 alle 20:18 #160114yorkPartecipanteGrazie! E se posso esserti utile chiedi pure!
28 Novembre 2009 alle 14:29 #160115fagoPartecipantebravo, complimenti!
28 Novembre 2009 alle 22:44 #160116matteoPartecipanteciao, sono di nuovo io..
volevo ora chiedervi.. il legno, deve essere stagionato? se si quanto? perchè io ho dei listelli con cui vorrei costruire il mio fucile e non so se sono stagionati, e quanto.. grazie in anticipo -
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