Il Signore c’è…

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  • #13546
    Max
    Moderatore

    Quando si dice che non è l’ora di morire.

    Per chi non dovesse capire l’inglese vi spiego brevemente ciò che vedrete nel video:

    il 26 maggio 2013 un rimorchiatore (Jason 4) si capovolge ed affonda al largo della Nigeria.
    Dopo 3 giorni sul fondo del mare una squadra di sommozzatori giunti sul posto per recuperare le 12 salme dell’equipaggio rimasto intrappolato al suo interno ha fatto questa scoperta!

    Signori miei guardate la faccia del povero cuoco quando vede il sub e ditemi voi cosa avrà detto!!
    Il Signore esiste…

    PS l’audio non è rovinato, la voce del sub ha il cosiddetto effetto “paperino” a causa dell’elio che respirano che fa vibrare diversamente le corde vocali.

    http://www.youtube.com/watch?v=9dG5KSD-8J4

    [youtube:3grsklt4]9dG5KSD-8J4[/youtube:3grsklt4]

    #322091
    lorenzino82
    Partecipante

    Essendo ateo do il merito del salvataggio a tutt’altre cause , ma resta il fatto che è un video incredibile Max 😯
    Peccato che io capisca veramente poche parole di quello che dicono…..

    #322092
    salv drg
    Partecipante

    Se non è la propria ora di morire, può accadere qualsiasi cosa. 3 giorni e 3 notti passate in attesa di una probabile morte, al buoio e tutto il resto…………….mistero. 😉

    #322093
    submaro
    Partecipante

    Assurdo, è molto più facile vincere al superenalotto…

    #322094
    FELIX
    Partecipante

    Deve ringraziare davvero Dio…

    #322095
    madmax70
    Partecipante

    INCREDIBILE!!!!! MA PER FORTUNA A LUI E’ ANDATA BENE

    #322096
    Nikodemus
    Membro

    visto che so cosa vuol dire avere un casco in testa, muta stagna, ombelicale.. ma ve la immaginate la scena di uno che prende la mano di un superstite, dopo 3gg, in un rimorchiatore affondato a profondità elevata(elio a parte , gli operatori sono scesi in campana.. quindi sicuramente per dover lavorare in saturazione per più giorni).. altro che sensitivo ..avrà avuto la scossa per una settimana!!!
    è forte sentire l’operatore sforzarsi di parlare col marinaio , per spiegargli di stare tranqui e mettersi l’imbrago…dall’esterno a casco rigido indossato.. non si sente un’emerita cippa! 😀
    devo dire.. che alla Provvidenza non c’è mai fine 😯 da brivido!!!!!

    #322097
    lorenzino82
    Partecipante

    @Nikodemus wrote:

    visto che so cosa vuol dire avere un casco in testa, muta stagna, ombelicale.. ma ve la immaginate la scena di uno che prende la mano di un superstite, dopo 3gg, in un rimorchiatore affondato a profondità elevata(elio a parte , gli operatori sono scesi in campana.. quindi sicuramente per dover lavorare in saturazione per più giorni).. altro che sensitivo ..avrà avuto la scossa per una settimana!!!
    è forte sentire l’operatore sforzarsi di parlare col marinaio , per spiegargli di stare tranqui e mettersi l’imbrago…dall’esterno a casco rigido indossato.. non si sente un’emerita cippa! 😀
    devo dire.. che alla Provvidenza non c’è mai fine 😯 da brivido!!!!!

    Se non sbaglio quando vede la mano muoversi, emette un grido di paura….o no?

    #322098
    Max
    Moderatore

    Ho letto molto della storia.

    Il rimorchiatore è affondato a circa 10 miglia al largo della costa nigeriana: nessun superstite.
    Dopo 3 giorni arriva sul posto una nave attrezzata per immersioni (erano nella stessa zona per lavori su impianti petroliferi). Il programma era semplicemente recuperare i cadaveri…purtroppo!

    Il relitto giaceva a 30 mt di profondità ma vista la complessità delle operazioni e la durata gli operatori vanno in saturazione (chi è del mestiere sa di cosa parlo 😉 ).

    Ci sono in rete altri filmato più lunghi di questo, da quando l’operatore entra nel relitto fino al ritrovamento del cuoco.
    In questo filmato che è un sunto, dall’inizio del filmato fino al 0:21 il supervisor (quello che parla alla radio con voce chiara) informa all’OTS che dovrebbe essere passato all’altro ponte (non è affatto facile orientarsi per un sub all’interno di un relitto al buio, probabilmente rovesciato), quindi il supervisor con i disegni del relitto davanti aiuta il sub ad orientarsi al suo interno.

    Al minuto 0:22 si sente la voce spaventata del sub che intravede la mano del cuoco e il supervisor chiede “cosa succede?”

    Poi si rende conto della mano e pensando fosse un cadavere dice “Ah…ok”!

    A 0:27 il sub si sente stringere la mano (ragazzi io me la sarei fatta nella muta, sicuro) e grida “è vivo” ed insieme a lui anche il supervisiore dice la stessa cosa. Poi dice al sub di tenergli la mano e di mantenere la calma….più facile a dirsi che a farsi :mrgreen:

    In questo filmato molte scene sono tagliate, quando gli passano la bottiglia dell’acqua, e quando un altro sub dalla campana gli passa il caschetto che poi indosserà.
    Il sub lo aiuta ad indossare l’imbracatura ed il caschetto. Gli regola l’afflusso della miscela (aria ed elio).

    Si vede il viso del poveretto fortemente scosso, dal freddo, dalla paura…chi non lo sarebbe al suo posto!

    Al min 7:40 il supervisior parla con il superstite, gli dice che lo porteranno fuori in una campana per riportarlo a casa. Gli chiede di mantenere la calma che tutto andrà bene. Gli chiede il nome (Harrison), il grado (cuoco)…il supervisor dice anche il suo nome e quello del sub; tutte cose insomma che servono per tranquillizzare il pover’ uomo.

    Dopo averlo riportato in campana lo riportano a bordo della nave appoggio e trascorrerà insieme con i sub altre 72 ore in decompressione prima di uscire all’aria aperta.

    Insomma ragazzi, sia che voi crediate o no nel Signore, non è sicuramente una cosa che capita tutti i giorni.

    #322099
    SARDENTICE81
    Moderatore

    @Max wrote:

    Ho letto molto della storia.

    Il rimorchiatore è affondato a circa 10 miglia al largo della costa nigeriana: nessun superstite.
    Dopo 3 giorni arriva sul posto una nave attrezzata per immersioni (erano nella stessa zona per lavori su impianti petroliferi). Il programma era semplicemente recuperare i cadaveri…purtroppo!

    Il relitto giaceva a 30 mt di profondità ma vista la complessità delle operazioni e la durata gli operatori vanno in saturazione (chi è del mestiere sa di cosa parlo 😉 ).

    Ci sono in rete altri filmato più lunghi di questo, da quando l’operatore entra nel relitto fino al ritrovamento del cuoco.
    In questo filmato che è un sunto, dall’inizio del filmato fino al 0:21 il supervisor (quello che parla alla radio con voce chiara) informa all’OTS che dovrebbe essere passato all’altro ponte (non è affatto facile orientarsi per un sub all’interno di un relitto al buio, probabilmente rovesciato), quindi il supervisor con i disegni del relitto davanti aiuta il sub ad orientarsi al suo interno.

    Al minuto 0:22 si sente la voce spaventata del sub che intravede la mano del cuoco e il supervisor chiede “cosa succede?”

    Poi si rende conto della mano e pensando fosse un cadavere dice “Ah…ok”!

    A 0:27 il sub si sente stringere la mano (ragazzi io me la sarei fatta nella muta, sicuro) e grida “è vivo” ed insieme a lui anche il supervisiore dice la stessa cosa. Poi dice al sub di tenergli la mano e di mantenere la calma….più facile a dirsi che a farsi :mrgreen:

    In questo filmato molte scene sono tagliate, quando gli passano la bottiglia dell’acqua, e quando un altro sub dalla campana gli passa il caschetto che poi indosserà.
    Il sub lo aiuta ad indossare l’imbracatura ed il caschetto. Gli regola l’afflusso della miscela (aria ed elio).

    Si vede il viso del poveretto fortemente scosso, dal freddo, dalla paura…chi non lo sarebbe al suo posto!

    Al min 7:40 il supervisior parla con il superstite, gli dice che lo porteranno fuori in una campana per riportarlo a casa. Gli chiede di mantenere la calma che tutto andrà bene. Gli chiede il nome (Harrison), il grado (cuoco)…il supervisor dice anche il suo nome e quello del sub; tutte cose insomma che servono per tranquillizzare il pover’ uomo.

    Dopo averlo riportato in campana lo riportano a bordo della nave appoggio e trascorrerà insieme con i sub altre 72 ore in decompressione prima di uscire all’aria aperta.

    Insomma ragazzi, sia che voi crediate o no nel Signore, non è sicuramente una cosa che capita tutti i giorni.

    Max è una storia incredibile, ci si potrebbe fare tranquillamente un gran film e credo che probabilmente per la straordinarietà dell’accaduto lo faranno.

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