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posto un piccolo monologo di Antonio Albanese che io trovo a dir poco fantastico !
[youtube:3nzav980]leEmtOVWG7g[/youtube:3nzav980]@sub1 wrote:
e a proprio ragione….purtroppo quelli che non hanno questa passione non lo capiscono….
…Il concetto è ben più subdolo, e di non chiara lettura….ai più.
Questo video è bellissimo! A parte la satira, sottolinea il grande potere che ha il mare e la pesca.. Non c’e niente di meglio che l’amore per questa grandissima passione..
…Alcuni anni fa, andai con Antonio Albanese a pesca sul fiume Nera, in Umbria. Allora pescavo “fitto” a mosca e un mio amico, suo tecnico del suono, mi disse che Antonio aveva una mattinata libera dalle prove al Teatro delle Muse di Ancona, e si “pescava addosso..”. Sapendo che anch’io pescavo a mosca, ci mise in contatto e organizzammo l’uscita..
E’ un gran “lettore” delle debolezze umane, delle paure e fobìe che alimentano l’uomo. Sa trarre il meglio ( artisticamente) dal peggio che vede e sente.bellissimo video, questa sua performance non l’avevo mai vista ed è più profonda di quanto sembra!!!
…i valori che si stanno perdendo…e l’ostinazione di mettere sempre da parte le cose che ci fanno stare bene davvero…
…..e l’amore per il mare……….le sensazioni liberatorie per il corpo e per l’anima che riesce a donare un semplice gesto..pescare!!!
Grande Albanese!!!Una riflessione notevole, che sia la pesca o qualsiasi altro hobby certo è che ogni tanto isolarsi dal mondo e dedicare un pò di tempo a se stessi è impagabile, diventa un’esigenza irrinunciabile quando assapori quella sensazione.
Antonio Albanese ha ragione in quei momenti “ti senti bene” soprattutto con te stesso, ti dimentichi per un’attimo i problemi, le frustazioni, le preoccupazioni torni quasi bambino dove il divertimento era tutto e il resto non contava…Poi però quando questa magia finisce ti ritrovi nuovamente nella vita di tutti i giorni riprendi coscenza, ma stai bene lo stesso perchè tu sai che prima o poi riuscirai a provare nuovamente quella sensazione…
@costaman wrote:
Una riflessione notevole, che sia la pesca o qualsiasi altro hobby certo è che ogni tanto isolarsi dal mondo e dedicare un pò di tempo a se stessi è impagabile, diventa un’esigenza irrinunciabile quando assapori quella sensazione.
Antonio Albanese ha ragione in quei momenti “ti senti bene” soprattutto con te stesso, ti dimentichi per un’attimo i problemi, le frustazioni, le preoccupazioni torni quasi bambino dove il divertimento era tutto e il resto non contava…Poi però quando questa magia finisce ti ritrovi nuovamente nella vita di tutti i giorni riprendi coscenza, ma stai bene lo stesso perchè tu sai che prima o poi riuscirai a provare nuovamente quella sensazione…
quoto……quando vado a pescare mi dimentico di ogni problema e mi sento rinascere dentro…è come se ritornassi alle origini!!!
…non parliamo poi del rilassamento totale a fine pescata e stranamente la notte dormo tranquillamente come un ghiro 😉
è una disintossicazione dal mondo marcio!!!@Fulvio57 wrote:
@sub1 wrote:
e a proprio ragione….purtroppo quelli che non hanno questa passione non lo capiscono….
…Il concetto è ben più subdolo, e di non chiara lettura….ai più.
Sono d’accordo con Fulvio, non è solo l’elogio della pesca come primigenio gesto vitale, di liberazione, quasi purificatore.
Il senso del monologo, a mio parere, va rintracciato nella vergogna dell’uomo affranto a concedersi dei momenti in cui sentirsi fortunato, … dei momenti come la pesca.
Vi siete chiesti il perché? Non è forse una riflessione più ampia sull’attuale condizione sociale dell’uomo?
Questo monologo mi trasmette un profondo senso di tristezza e di rabbia per quella che sembra essere descritta come la misera condizione dell’uomo puro, non contaminato, ingenuo, nel senso elevato del termine, quale persona senza malizia, spontanea. Un uomo il cui rispetto per gli altri lo porta ad avvertire un senso di colpa per miserie che non dipendono certamente da lui.
Questa è la mia lettura di queste poche nostalgiche parole sull’uomo affranto.
Se ogni uomo capisse il valore di piccoli incommensurabili gesti come la cattura di un pesce, questo mondo sarebbe diverso, ma non sarebbe più lui.
Purtroppo è una riflessione molto triste quella di Albanese, intrisa di pessimismo, di assenza di equità e giustizia.
Non so cosa ne pensate voi……Hai capito perfettamente 😉 Albanese non parla di pesca in mare. E’ nato a Lecco, sul lago. Sin da piccolo pescava alborelle e persici reali con la canna fissa innestata a bigattino. Passò successivamente al fiume e al torrente. Ha scoperto la pesca a mosca da pochi anni, innamorandosene perdutamente ( come avviene solitamente..). Di mare non ne ha mai parlato. Non che non gli interessi, ma lo “scorrimento” delle acque ( chi ha provato lo sa) viene interpretato e vissuto molto diversamente.
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