PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › Legga chi ha voglia………..
- Questo topic ha 43 risposte, 14 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 8 mesi fa da Nikodemus.
-
AutorePost
-
6 Marzo 2013 alle 8:28 #12053mosgiPartecipante
La F.I.P.I.A. nasce nel 2011 da un gruppo di persone che dopo un vano tentativo di convincere gli amministratori di diversi forum a creare un coordinamento tra di loro al fine di promuovere in modo sinergico alcune iniziative in difesa dei pescatori in apnea ricreativo/amatoriali, lanciò l’idea di costituire una federazione. Questo accadeva nel 2009 e proseguiva nel 2010.
L’estate del 2010 vide il raffreddamento degli animi e solo con la presentazione del D.M. sul censimento si ritrovò interesse ed entusiasmo.
Eravamo in quattro o cinque, scrivemmo un progetto e lanciammo l’idea su tutti i forum, anche su questo. Invitammo chiunque avesse voglia di aderire al progetto a partecipare, impegnandosi in solido per modesti 100 euro come fondo di dotazione e in “lavoroâ€, per attività organizzative.
Dopo un certo martellamento sui forum, alcuni aderirono e ci trovammo in 13: non respingemmo nessuno.
Iniziarono allora tutte le procedure per sistemare la parte “burocratica†allestire il sito istituzionale, che non è un forum, promuovere l’iniziativa, fino ad arrivare al sospirato avvio delle iscrizioni.
Il Consiglio Direttivo è quindi composto da quanti hanno deciso di darsi da fare; è una realtà di appassionati e volonterosi, che si sono coagulati su di un progetto comune. Molti ci hanno incoraggiato e, pur non assumendo impegni diretti, oggi si iscrivono.
Speriamo di smentire la citazione del sociologo che recentemente ha descritto gli italiani come un popolo di fratricidi: gente pronta al litigio tra fratelli piuttosto che pronta a fare fronte comune per un obiettivo o contro un nemico. Siamo qui per tentare la scommessa di dar voce alla categoria non per andare contro qualcosa o qualcuno.
Arriviamo al 2013 che potrebbe essere un anno decisivo per la pesca in apnea. Abbiamo tre scadenze importanti:
la prima – per effetto del Dlgs 4/2012, il MIPAAF, potrebbe affrontare la riscrittura dell’ormai decrepito DPR 1936/68, il Regolamento che disciplina la pesca in apnea. Sul tavolo giacciono diverse proposte che si sono accumulate nel corso degli anni. Alcune sicuramente migliorative e chiarificatrici delle regole per la pesca in apnea, altre decisamente negative, come la proposta di una licenza per tutta la pesca ricreativa in mare, o come la proposta di accesso alle AMP per gli agonisti FIPSAS, o la richiesta di un brevetto per praticare la PIA o, ancora, la proposta di assimilare il fucile subacqueo alle armi convenzionali.
Da tutto ciò si evidenzia la necessità che tutta la pesca in apnea ricreativa faccia sentire il proprio peso e partecipi ai tavoli consultivi dove le leggi sono sottoposte all’analisi dei “portatori di interesseâ€. Intendo dire che i praticanti dovrebbero associarsi alle Federazioni o alle Associazioni per poter contare; anche le case produttrici, i commercianti, la carta stampata e tutta la filiera connessa, dovrebbero impegnarsi per far sentire la loro voce.
La seconda – tra il 2013 e 2014 scadrà la validità del decreto sul “censimentoâ€; la cosa si connette alle problematiche citate nel primo punto, ma quello che accadrà è tutto da verificare. Bisognerà impegnarsi con vigore per riuscire a influire nei processi decisionali.
La terza – è una scadenza tutta nostra: in autunno ci sarà il rinnovo del Consiglio Direttivo F.I.P.I.A. Siamo impegnati nel divulgare l’evento, chiedendo a tutti di partecipare da subito alle attività della Federazione e assumersi l’impegno a candidarsi. Tutti gli iscritti hanno diritto di voto e per favorire il massimo della partecipazione, la votazione sarà condotta da un “garante†per via telematica.
Nel frattempo continueremo a fornire assistenza per la compilazione del “censimentoâ€, a fornire una polizza di assicurazione di Responsabilità Civile per danni causati a terzi durante la pratica della pesca in apnea ricreativa, valida in tutto il mondo (USA e Canada esclusi).
Continueremo anche a prestare una consulenza legale ai soci che incapperanno in sanzioni scaturite dalla farraginosità del quadro normativo.
Una relativa novità è la didattica di pesca in apnea che abbiamo messo a punto. Per il momento siamo concentrati nella formazione del corpo docente, ma alcuni istruttori stanno già tenendo dei corsi per gli appassionati.
Ora la speranza è che una parte consistente di quei 250.000 italiani che hanno dichiarato nel censimento di praticare anche la pesca in apnea in mare si faccia avanti facendo sentire la propria voce. Noi intanto ci siamo e stiamo facendo quanto nelle nostre forze.
Fulvio Calvenzi
Presidente
6 Marzo 2013 alle 9:01 #298695GUAZA lo iettatorePartecipante@mosgi wrote:
La F.I.P.I.A. nasce nel 2011 da un gruppo di persone che dopo un vano tentativo di convincere gli amministratori di diversi forum a creare un coordinamento tra di loro al fine di promuovere in modo sinergico alcune iniziative in difesa dei pescatori in apnea ricreativo/amatoriali, lanciò l’idea di costituire una federazione. Questo accadeva nel 2009 e proseguiva nel 2010.
L’estate del 2010 vide il raffreddamento degli animi e solo con la presentazione del D.M. sul censimento si ritrovò interesse ed entusiasmo.
Eravamo in quattro o cinque, scrivemmo un progetto e lanciammo l’idea su tutti i forum, anche su questo. Invitammo chiunque avesse voglia di aderire al progetto a partecipare, impegnandosi in solido per modesti 100 euro come fondo di dotazione e in “lavoroâ€, per attività organizzative.
Dopo un certo martellamento sui forum, alcuni aderirono e ci trovammo in 13: non respingemmo nessuno.
Iniziarono allora tutte le procedure per sistemare la parte “burocratica†allestire il sito istituzionale, che non è un forum, promuovere l’iniziativa, fino ad arrivare al sospirato avvio delle iscrizioni.
Il Consiglio Direttivo è quindi composto da quanti hanno deciso di darsi da fare; è una realtà di appassionati e volonterosi, che si sono coagulati su di un progetto comune. Molti ci hanno incoraggiato e, pur non assumendo impegni diretti, oggi si iscrivono.
Speriamo di smentire la citazione del sociologo che recentemente ha descritto gli italiani come un popolo di fratricidi: gente pronta al litigio tra fratelli piuttosto che pronta a fare fronte comune per un obiettivo o contro un nemico. Siamo qui per tentare la scommessa di dar voce alla categoria non per andare contro qualcosa o qualcuno.
Arriviamo al 2013 che potrebbe essere un anno decisivo per la pesca in apnea. Abbiamo tre scadenze importanti:
la prima – per effetto del Dlgs 4/2012, il MIPAAF, potrebbe affrontare la riscrittura dell’ormai decrepito DPR 1936/68, il Regolamento che disciplina la pesca in apnea. Sul tavolo giacciono diverse proposte che si sono accumulate nel corso degli anni. Alcune sicuramente migliorative e chiarificatrici delle regole per la pesca in apnea, altre decisamente negative, come la proposta di una licenza per tutta la pesca ricreativa in mare, o come la proposta di accesso alle AMP per gli agonisti FIPSAS, o la richiesta di un brevetto per praticare la PIA o, ancora, la proposta di assimilare il fucile subacqueo alle armi convenzionali.
Da tutto ciò si evidenzia la necessità che tutta la pesca in apnea ricreativa faccia sentire il proprio peso e partecipi ai tavoli consultivi dove le leggi sono sottoposte all’analisi dei “portatori di interesseâ€. Intendo dire che i praticanti dovrebbero associarsi alle Federazioni o alle Associazioni per poter contare; anche le case produttrici, i commercianti, la carta stampata e tutta la filiera connessa, dovrebbero impegnarsi per far sentire la loro voce.
La seconda – tra il 2013 e 2014 scadrà la validità del decreto sul “censimentoâ€; la cosa si connette alle problematiche citate nel primo punto, ma quello che accadrà è tutto da verificare. Bisognerà impegnarsi con vigore per riuscire a influire nei processi decisionali.
La terza – è una scadenza tutta nostra: in autunno ci sarà il rinnovo del Consiglio Direttivo F.I.P.I.A. Siamo impegnati nel divulgare l’evento, chiedendo a tutti di partecipare da subito alle attività della Federazione e assumersi l’impegno a candidarsi. Tutti gli iscritti hanno diritto di voto e per favorire il massimo della partecipazione, la votazione sarà condotta da un “garante†per via telematica.
Nel frattempo continueremo a fornire assistenza per la compilazione del “censimentoâ€, a fornire una polizza di assicurazione di Responsabilità Civile per danni causati a terzi durante la pratica della pesca in apnea ricreativa, valida in tutto il mondo (USA e Canada esclusi).
Continueremo anche a prestare una consulenza legale ai soci che incapperanno in sanzioni scaturite dalla farraginosità del quadro normativo.
Una relativa novità è la didattica di pesca in apnea che abbiamo messo a punto. Per il momento siamo concentrati nella formazione del corpo docente, ma alcuni istruttori stanno già tenendo dei corsi per gli appassionati.
Ora la speranza è che una parte consistente di quei 250.000 italiani che hanno dichiarato nel censimento di praticare anche la pesca in apnea in mare si faccia avanti facendo sentire la propria voce. Noi intanto ci siamo e stiamo facendo quanto nelle nostre forze.
Fulvio Calvenzi
Presidente
Giuse non è meglio fargli capire che le AMP sono una risorsa e come tali devono essere inviolate sia dai PIA che dai pescatori cannisti/reti ecc ecc?? Se poi tutti possono pescar che AMP saranno??
6 Marzo 2013 alle 9:18 #298696zavorraPartecipanteSono un tesserato FIPIA, e approfitto del thread per ringraziarvi dell’impegno profuso e della determinazione con cui vi muovete.
Senza alcuna intenzione di fare polemica, l’idea del corso/brevetto per la pesca, se il costo fosse sostenibile, non mi sembrerebbe sbagliata a priori, in quanto darebbe l’opportunità di formare i PIA anche sui temi della sicurezza e del rispetto ambientale.
Z
6 Marzo 2013 alle 9:26 #298697SARDENTICE81Moderatorenaturalmente sono di parte 😀
ma l’auspicio è quello che anche quest’anno non si debba andare ad inseguire i pescatori in apnea perchè si tesserino 😉
6 Marzo 2013 alle 9:53 #298698UlioPartecipanteQuotone per Marco….
mi piacerebbe che la FIPIA si facesse promotrice per una battaglia nelle AMP non per avere li stessi diritti dei locali , dei professionisti o cannisti… ma che le normative siano valide per tutti… e che le AMP siano offlimits per qualsiasi nassa, fiocina, amo, rete.. e qualunque mezzo che tolga la vita a qualsiasi essere vivente all’interno di quei limiti…
sopra e sotto il livello del mare…
6 Marzo 2013 alle 10:04 #298699mosgiPartecipante@GUAZA lo iettatore wrote:
@mosgi wrote:
La F.I.P.I.A. nasce nel 2011 da un gruppo di persone che dopo un vano tentativo di convincere gli amministratori di diversi forum a creare un coordinamento tra di loro al fine di promuovere in modo sinergico alcune iniziative in difesa dei pescatori in apnea ricreativo/amatoriali, lanciò l’idea di costituire una federazione. Questo accadeva nel 2009 e proseguiva nel 2010.
L’estate del 2010 vide il raffreddamento degli animi e solo con la presentazione del D.M. sul censimento si ritrovò interesse ed entusiasmo.
Eravamo in quattro o cinque, scrivemmo un progetto e lanciammo l’idea su tutti i forum, anche su questo. Invitammo chiunque avesse voglia di aderire al progetto a partecipare, impegnandosi in solido per modesti 100 euro come fondo di dotazione e in “lavoroâ€, per attività organizzative.
Dopo un certo martellamento sui forum, alcuni aderirono e ci trovammo in 13: non respingemmo nessuno.
Iniziarono allora tutte le procedure per sistemare la parte “burocratica†allestire il sito istituzionale, che non è un forum, promuovere l’iniziativa, fino ad arrivare al sospirato avvio delle iscrizioni.
Il Consiglio Direttivo è quindi composto da quanti hanno deciso di darsi da fare; è una realtà di appassionati e volonterosi, che si sono coagulati su di un progetto comune. Molti ci hanno incoraggiato e, pur non assumendo impegni diretti, oggi si iscrivono.
Speriamo di smentire la citazione del sociologo che recentemente ha descritto gli italiani come un popolo di fratricidi: gente pronta al litigio tra fratelli piuttosto che pronta a fare fronte comune per un obiettivo o contro un nemico. Siamo qui per tentare la scommessa di dar voce alla categoria non per andare contro qualcosa o qualcuno.
Arriviamo al 2013 che potrebbe essere un anno decisivo per la pesca in apnea. Abbiamo tre scadenze importanti:
la prima – per effetto del Dlgs 4/2012, il MIPAAF, potrebbe affrontare la riscrittura dell’ormai decrepito DPR 1936/68, il Regolamento che disciplina la pesca in apnea. Sul tavolo giacciono diverse proposte che si sono accumulate nel corso degli anni. Alcune sicuramente migliorative e chiarificatrici delle regole per la pesca in apnea, altre decisamente negative, come la proposta di una licenza per tutta la pesca ricreativa in mare, o come la proposta di accesso alle AMP per gli agonisti FIPSAS, o la richiesta di un brevetto per praticare la PIA o, ancora, la proposta di assimilare il fucile subacqueo alle armi convenzionali.
Da tutto ciò si evidenzia la necessità che tutta la pesca in apnea ricreativa faccia sentire il proprio peso e partecipi ai tavoli consultivi dove le leggi sono sottoposte all’analisi dei “portatori di interesseâ€. Intendo dire che i praticanti dovrebbero associarsi alle Federazioni o alle Associazioni per poter contare; anche le case produttrici, i commercianti, la carta stampata e tutta la filiera connessa, dovrebbero impegnarsi per far sentire la loro voce.
La seconda – tra il 2013 e 2014 scadrà la validità del decreto sul “censimentoâ€; la cosa si connette alle problematiche citate nel primo punto, ma quello che accadrà è tutto da verificare. Bisognerà impegnarsi con vigore per riuscire a influire nei processi decisionali.
La terza – è una scadenza tutta nostra: in autunno ci sarà il rinnovo del Consiglio Direttivo F.I.P.I.A. Siamo impegnati nel divulgare l’evento, chiedendo a tutti di partecipare da subito alle attività della Federazione e assumersi l’impegno a candidarsi. Tutti gli iscritti hanno diritto di voto e per favorire il massimo della partecipazione, la votazione sarà condotta da un “garante†per via telematica.
Nel frattempo continueremo a fornire assistenza per la compilazione del “censimentoâ€, a fornire una polizza di assicurazione di Responsabilità Civile per danni causati a terzi durante la pratica della pesca in apnea ricreativa, valida in tutto il mondo (USA e Canada esclusi).
Continueremo anche a prestare una consulenza legale ai soci che incapperanno in sanzioni scaturite dalla farraginosità del quadro normativo.
Una relativa novità è la didattica di pesca in apnea che abbiamo messo a punto. Per il momento siamo concentrati nella formazione del corpo docente, ma alcuni istruttori stanno già tenendo dei corsi per gli appassionati.
Ora la speranza è che una parte consistente di quei 250.000 italiani che hanno dichiarato nel censimento di praticare anche la pesca in apnea in mare si faccia avanti facendo sentire la propria voce. Noi intanto ci siamo e stiamo facendo quanto nelle nostre forze.
Fulvio Calvenzi
Presidente
Giuse non è meglio fargli capire che le AMP sono una risorsa e come tali devono essere inviolate sia dai PIA che dai pescatori cannisti/reti ecc ecc?? Se poi tutti possono pescar che AMP saranno??
Infatti se leggi bene NON è una nostra proposta ma della fipsas
6 Marzo 2013 alle 10:08 #298700SteAmministratore del forumio sulle amp ho il concetto che non possano restare 10 anni nello stesso posto…è assurdo…comunque il concetto dev’essere o tutti dentro l’area c o nessuno…
6 Marzo 2013 alle 10:17 #298701lorenzino82Partecipante@Ste wrote:
io sulle amp ho il concetto che non possano restare 10 anni nello stesso posto…è assurdo…comunque il concetto dev’essere o tutti dentro l’area c o nessuno…
Quotone con Ste, ma aggiungo un concetti già discusso nell’ articolo che scrissi per fipia sulla nuova AMP che vorrebbero fare a Livorno: è inutile creare un AMP gigantesca e altrettanto impossibile da controllare!!! è meglio crearne una più piccola e ben controllabile!!! Purtroppo siamo in Italia e non basta creare solo la legge per far desistere i cittadini nel cadere nell’illegalità , ma PURTROPPO bisogna sguinzagliare tanti piccoli chuck norris per far si che questa legge venga rispettata….
P.s.: aggiungo che chi non si tessera è cornuto
6 Marzo 2013 alle 10:19 #298702MrCicoSubPartecipante@Ste wrote:
io sulle amp ho il concetto che non possano restare 10 anni nello stesso posto…è assurdo…comunque il concetto dev’essere o tutti dentro l’area c o nessuno…
mi pare una buona cosa… si potrebbe spingere su questa idea… ma meglio tutti fuori… su un periodo di max 5 anni… sai che ripopolamento
6 Marzo 2013 alle 10:22 #298703SARDENTICE81Moderatoreragazzi, il dialogo sui vari temi è sempre un’ottima cosa, ma se non cresciamo come numero… non andiamo molto lontano… è quella la parte più importante su cui focalizzarsi.
6 Marzo 2013 alle 10:27 #298704GUAZA lo iettatorePartecipantesi giuse ho capito, ma a chi di dovere fate capire che i tesserati FIPSAS non sono nessuno come non lo sono gli altri pescatori e che le AMP debbano rimanere vergini e incontaminate!!!
6 Marzo 2013 alle 10:31 #298705mosgiPartecipante@Ste wrote:
io sulle amp ho il concetto che non possano restare 10 anni nello stesso posto…è assurdo…comunque il concetto dev’essere o tutti dentro l’area c o nessuno…
Quoto e aggiungo……..per quale motivo le amp sono state fatte dove c’è maggiore affluenza di vacanzieri e quindi notevole giro di affari?????
6 Marzo 2013 alle 13:08 #298706zio frankPartecipanteLe opinioni su pescasub nelle amp o no e sulla rotazione delle stesse non tengono mai conto del seguente aspetto: supponiamo che un periodo di 5 anni di off limits si apra la amp alla pesca costituendone un’altra da un ‘altra parte, quanto tempo pensate ci si metta a svuotarla nuovamente tenendo in considerazione l’alto numero di operatori compresi i PIA? Se 5 anni sono un buon lasso di tempo per una ripopolazione, a mio parere un anno e già troppo per la sua desertificazione. A questo punto è necessario un piano sostenibile di prelievo in caso di riapertura della amp altrimenti non vedo nessun vantaggio. Purtroppo il progetto che avrei in mente io ha bisogno di tanti soldi perchè prevede dei controlli uguali a quelli attuali sulle amp anche per le aree riaperte. Viste le casse delle Regioni, sempre a secco, tutto è inutile.
6 Marzo 2013 alle 13:58 #298707MrCicoSubPartecipante@zio frank wrote:
Le opinioni su pescasub nelle amp o no e sulla rotazione delle stesse non tengono mai conto del seguente aspetto: supponiamo che un periodo di 5 anni di off limits si apra la amp alla pesca costituendone un’altra da un ‘altra parte, quanto tempo pensate ci si metta a svuotarla nuovamente tenendo in considerazione l’alto numero di operatori compresi i PIA? Se 5 anni sono un buon lasso di tempo per una ripopolazione, a mio parere un anno e già troppo per la sua desertificazione. A questo punto è necessario un piano sostenibile di prelievo in caso di riapertura della amp altrimenti non vedo nessun vantaggio. Purtroppo il progetto che avrei in mente io ha bisogno di tanti soldi perchè prevede dei controlli uguali a quelli attuali sulle amp anche per le aree riaperte. Viste le casse delle Regioni, sempre a secco, tutto è inutile.
la mia idea era che chiuso il periodo della amp quella fosse sostituita da un’altra… in questo modo la ripopolazione avverrebbe in aree diverse e il beneficio si espanderebbe a diverse aree… ora non so quanto ci voglia a istituire una amp ma siamo in fipia proprio per cambiare le cose… numeri permettendo… 🙂
6 Marzo 2013 alle 14:39 #298708GUAZA lo iettatorePartecipanteMa perche fare AMP a rotazione??? sarebbe cosi bello avere delle zone vergini dove se vuoi andare a fare un po di snorkeling puoi vedere pesci stupendi e tornare indietro di decine di anni.
Ho visto diversi video della scandola ed e magnifico, li l’apneista puo andare ma non il bombolaro al contrario di cio che succede qua. Anche l’asinare dovrebbe essere un bella oasi, peccato che quando siamo andati c’erano aste nelle roccie, torcie ecc ecc, e il pesce era assente e molto diffidente.
A mio parere e inutile creare un AMP, per poi dopo pochi anni aprirla, pesci come cernie spariranno in 1 mese!
Mi chiedo io se tutti possono pescarci, che AMP sara???? -
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.