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- Questo topic ha 22 risposte, 12 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 7 mesi fa da giovanni88.
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25 Gennaio 2011 alle 15:09 #6863DolphinPartecipante
Dopo essermi presentato, mi sembra giusto presentare anche le mie idee e le loro applicazioni.
Amo pescare con arbalete molto snelli e l’omer XXV gold, con i suoi 25 mm. di diametro è l’unico commerciale che possiedo ( anch’esso sottoposto ad una robusta cura ricostituente ed oggetto di una prossima presentazione) ed è impiegato per l’agguato; ma si sà , abitando a Roma, con il torbido che ci ritroviamo, sentivo la necessità di qualcosa di più “corto”; dopo infruttuosa ricerca ho deciso di realizzarlo in casa ( intendo quasi senza attrezzi) ed ecco cosa ne è venuto fuori:
– lunghezza fuori tutto 85 cm.
– spessore in testata 22 mm. costante sino all’attaco per il mulinello.
– spessore al meccanismo di sgancio 32 mm.
– larghezza 34 mm. costante.
La nota interessante è che la “corda” utile è di ben 71 cm. ciò si è reso possibile utilizzando uno sgancio Sigal reverse, realizzando una terza tacca sull’asta in prossimità dello stesso e realizzando una testata che prevede l’utilizzo di un elastico diciamo “circolare” ma con due ogive in dyneema; quella anteriore è fissata a 4 mm. dalla punta del fusto.
Ovviamente la potenza non è il suo forte, ma nel raggio di 1,5 metri dalla punta dell’asta, ha fulminato qualunque pesce che si è finora presentato ( parlo di pesce bianco, ma anche di 3,2 kg.). Brandeggio divino e maneggevolezza senza paragoni.
Asta Sigal monoaletta (che poggia sulla “testata” appositamente ribassata, eliminando così l’O ring) da 100 cm.- diametro 6. mm.ed elastici Sigal da 14,5, in via di sostituzione, causa vetustà , con gli L400 di Alemanni. Deviatore di sagola che segue un percorso che la porta aderentissima al fusto.
Qualche foto chiarisce il tutto.
http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/4110_c0e39a6e43ff72344151ab0f2a498110.jpg25 Gennaio 2011 alle 15:18 #215333Alessandro V.Partecipantesembra molto interessante l’accoppiata asta fine ed elastico fine..
La gittata quanto è a occhio e croce? l’asta rallenta subito?Esteticamente è bello anche se non mi piace molto l’impugnatura..
Complimenti!
25 Gennaio 2011 alle 15:44 #215334DolphinPartecipanteLa gittata è di 1,5 metri, ma a quella distanza è fulmineo; non possiede molta massa, e quindi penetrazione, ma per il pesce bianco al quale è destinato, è largamente sufficiente. Io mi ci trovo benissimo.
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/4110_74c74361aa167fd5dfe5c4458a4cf571.jpg<!–m →25 Gennaio 2011 alle 16:18 #215335SARDENTICE81Moderatorebeh, che dirti, se non sei del mestiere e non hai nemmeno gli attrezzi adatti, ti posso fare solo i complimenti più sinceri, non è facile realizzare un fucile. la forma della testata è effettivamente particolare. sulle distanze brevi sembra davvero micidiale
25 Gennaio 2011 alle 19:50 #215336MR CarbonPartecipanteChe bel fucile!! 😯
26 Gennaio 2011 alle 10:49 #215337cerberoPartecipanteMa che essenza di legno hai usato?
hai fatto qualcosa per l’assetto (viste le dimensioni sembrerebbe abbastanza negativo)?ciao 😀
26 Gennaio 2011 alle 12:56 #215338dolphin81PartecipanteQuesto fucile mi piace molto…anche l’impugnatura secondo me è perfettamente ergonomica. Se posso permettermi di darti qualche suggerimento (dal basso della mia esperienza di utilizzatore di arbalegno):
– se lo riesci ad appesantire un pò mantenendo il fucile bilanciato puoi montare elastici da 16 mm e asta da 6,5.
– monterei un’asta con perni e non con tacche (così preservi tra l’altro anche il dyneema dell’ogiva)
Credo che così arriveresti a sparare anche a 3 metri dalla punta e di sicuro aumenti la penetrazione. Capisco che è destinato al pesce bianco,ma non si sa mai…potresti mangiarti le mani se ti capita qualche pescione e non lo passi da parte a parte.26 Gennaio 2011 alle 13:32 #215339DolphinPartecipanteGrazie per i complimenti,
allora il fucile è perfettamente bilanciato, ma non è il risultato di chissà quale ingegno progettuale: solo fortuna; per questo non ho intenzione di modificarlo, è nato per una pesca specifica e, per quella, svolge alla grande il suo compito.26 Gennaio 2011 alle 16:46 #215340dolphin81Partecipante@Dolphin wrote:
Grazie per i complimenti,
allora il fucile è perfettamente bilanciato, ma non è il risultato di chissà quale ingegno progettuale: solo fortuna; per questo non ho intenzione di modificarlo, è nato per una pesca specifica e, per quella, svolge alla grande il suo compito.Bene allora in bocca al lupo per le prossime catture…ps con 2 delfini sul forum mi sa che il pesce lo prendiamo tutto noi 😀
26 Gennaio 2011 alle 18:03 #215341DolphinPartecipanteSi,infatti! Quando ho scelto il nick, non sapevo che ce ne fosse uno simile, ma ormai è fatta. Per i pesci la vedo molto dura…….
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/4110_8fa5d20a61dd1d96a93b7d4e80962ed3.jpg<!–m →11 Febbraio 2011 alle 13:01 #215342homofaberPartecipanteciao a tutti,
…..Dolphin…complimenti 😆 …
la sezione è ellittica o tonda?..g.
11 Febbraio 2011 alle 13:10 #215343SubnewPartecipanteCerto che x non essere un arbageppetto munito di attrezzi hai fatto un lavoro esemplare, complimenti!
11 Febbraio 2011 alle 15:08 #215344DolphinPartecipante@homofaber wrote:
ciao a tutti,
…..Dolphin…complimenti 😆 …
la sezione è ellittica o tonda?..g.
Grazie x i complimenti; allora la sezione è abbastanza complessa, diciamo rettangolare con gli angoli smussati in basso e gli scassi x gli elastici in alto, quindi non propriamente ellittica, ma diciamo che ci si avvicina. In testata è circa 32 mm di larghezza x 22 mm di altezza. Il legno utilizzato è il mogano per il fusto e mogano/iroko x l’impugnatura.
11 Febbraio 2011 alle 18:19 #215345homofaberPartecipantegrazie della risposta,
se posso chiederti…è frutto di uno studio o della casualità ? 🙄
te lo chiedo perchè vorrei costruire un arba, anzi due…uno per me ed uno per mio cugino. Il tempo è poco e allora cerco nei progetti di tutti…un perchè…, poi magari sbaglio…chissà 😳
g
17 Febbraio 2011 alle 9:53 #215346DolphinPartecipante@homofaber wrote:
grazie della risposta,
se posso chiederti…è frutto di uno studio o della casualità ? 🙄
te lo chiedo perchè vorrei costruire un arba, anzi due…uno per me ed uno per mio cugino. Il tempo è poco e allora cerco nei progetti di tutti…un perchè…, poi magari sbaglio…chissà 😳
g
Scusa per il ritardo, ma impegni professionali mi tengono occupato; allora la risposta è un po’ complicata, non avendo molto tempo , né tantomeno attrezzi a disposizione, ho dovuto procedere in questo modo: la prima cosa è stata “visualizzare†mentalmente quello che volevo costruire ed analizzare sempre mentalmente le soluzioni ai problemi costruttivi. Ecco qualche esempio:
sono partito dall’acquisto del meccanismo di sgancio (in questo caso Sigal reverse), poiché avevo necessità di conoscere con esattezza la sua larghezza; ho fatto quindi coincidere questo dato con la larghezza del listello centrale, evitando in questo modo di dover praticare lo scasso per alloggiare il meccanismo stesso ( operazione questa molto difficile senza attrezzi) ed ottenendo la sua perfetta centratura.
Poi occorre necessariamente eseguire le fresature (3) una per il guida asta e due per l’alloggiamento degli elastici; dato che questa è la parte più importante e doveva essere eseguita perfettamente, ho portato i tre listelli incollati da un falegname che per 8 € le ha praticate.
La sagomatura inferiore è stata fatta a mano. Ovviamente il listello centrale deve essere più corto dei laterali che dovevano esere più lunghi di alcuni centimetri oltre la fine posteriore del meccanismo. L’impugnatura è stata realizzata con lo stesso criterio, listello centrale della stessa larghezza, di legno “duro†iroko ecc. ed i listelli laterali di legno “morbidoâ€, tiglio in questo caso (poi spiego il perché). Il listello centrale dell’impugnatura si appoggia, dalla parte che guarda verso la testata, alla parete posteriore del meccanismo di sgancio e, nella sua parte posteriore, si estende fino a divenire l’appoggio sternale. Basta poi aggiungere due listelli laterali della giusta misura e l’appoggio sternale è fatto. Per posizionare il meccanismo di sgancio l’ho utilizzato come fosse una dima ed ho praticato dei piccolissimi fori in corrispondenza degli alloggi dei perni di fissaggio; così facendo ho potuto correggere gli eventuali disassamenti ( ricorda, senza attrezzi) aumentando di poco per volta il diametro delle punte da utilizzare, fino a raggiungere una buona centratura.
Torniamo al tiglio che, essendo morbido, è stato facilissimo da sagomare per realizzare l’impugnatura anatomica, demandano al listello centrale la parte strutturale.
Infine non ho praticato il foro per il circolare ( sempre per la carenza di attrezzi) ed ho concepito quella semplicissima testata che prevede l’uso di un elastico reso “circolare†dall’esistenza di due ogive, entrambe in dyneema, una con la destinazione classica di aggancio alle tacche dell’asta e l’altra passa in un semplice taglio orizzontale posto nella parte anteriore del fucile. Il “tappo†che si vede nelle foto è necessario per assicurare il blocco dell’asta ed i giri di sagola; è fissato con viti per la sostituzione degli elastici. Credimi è più difficile descrivere che realizzare; prova comunque! E’ un ottimo esercizio e può dare immense soddisfazioni: la prima spigola che ho centrato mi ha fatto letteralmente urlare di gioia.
Per l’equlibratura, ho scoperto che un fusto di circa 4,5 cm. di larghezza x 30/35 di altezza, se dotato di un’asta da 6,5 mm. che sporge di poco oltre la testata ( es. arba da 100/asta da 130) è mediamente equilibrato a prescindere dalla lunghezza.
Riassumendo:
– Visualizza mentalmente pezzo per pezzo, tutti i componenti del fucile ( è facile io l’ho fatto nel traffico per andare al lavoro).
– Risolvi, sempre mentalmente tutti i problemi chi incontri ( sempre nel traffico).
– Procedi poi alla realizzazione ( questo a casa!… Ma mica tanto, ho fatto belle carteggiate in auto, sul raccordo anulare di Roma…).
– Non ti preoccupare se sbagli: il legno possiede la massima lavorabilità , puoi aggiungere listelli e togliere poi il materiale in eccesso fino a raggiungere quello che vuoi, senza alcun limite.
– Usa colla tipo Kostrufiss: catalizza subito ed è durissima e di facilissima applicazione.
– Poi listelli di legno ricoperti di carta vetrata, per rendere le “carteggiate†dritte e ripetibili sui due lati.
– Non avere fretta, ma pazienza e costanza.Buon lavoro.
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