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20 Novembre 2013 alle 22:36 #319155salv drgPartecipante
Il made in Italy è di sicuro per l’Italia un punto d’eccellenza. Sottolineo e sottoscrivo. Vanno però messi in evidenza alcuni punti.
Non è made in italy il prodotto che ha la scatola made in italy. Purtroppo è quello che accade spesso con l’arrivo del Natale per i giocattoli dei bambini. Lo stesso identico giocattolo venduto nel negozio cinese costa 10 €, inscatolato da italia con bollino adesivo di norma cee ne costa 20. Molto spesso fra l’altro falso anche il bollino cee.
Pensate anche quando comprate cinese che nessun prodotto è il risultato di leggi specifiche e che quasi sicuramente è stato prodotto con sistemi di lavoro e lavoro minorile che tutti gli stati si sono impegnati a rispettare, ma che di fatto nessuno controlla.
Credo che ognuno dovrebbe fare la sua parte, e permettetemi un aneddoto in merito:
Un giorno nella foresta scoppiò un incendio, per cui tutti gli animali fuggivano lontano dalle fiamme. Nella fuga l’elefante incontro’ un colibrì, che andava in senso opposto. A questo punto gli chiese perchè stesse andando in direzione opposta, quindi verso l’incendio. Il colibrì disse che aveva una goccia d’acqua nel becco da buttare sul fuoco. L’elefante, sorridendo gli disse che era troppo piccolo e che sarebbe morto. Il colibrì rispose fiero: Io intanto faccio la mia parte!
Io dal mio canto fiero di essere italiano quando posso faccio la mia parte, e non mi illudo di cambiare il mondo, ma almeno provo a renderlo migliore, forse per me, forse per i miei figli, ma di sicuro non mi lascio investire dai luoghi comuni. E se è made in italy lo preferisco.
Ps, anche io sono made in italy………..fiero di esserlo 😉
20 Novembre 2013 alle 22:37 #319156salv drgPartecipante……………
21 Novembre 2013 alle 6:45 #319157MAURO650CSPartecipanteAlcatel ha annunciato che da oggi le vendite aumenteranno del 200%
tornando in tema, rileggendo quello che ho scritto mi sono reso conto di aver espresso male il mio concetto… il mio discorso, non l’ho specificato era riferito alle GRANDI aziende…
Credo che qui debbano rimanere e si debbano finanziare le piccole imprese, quelle più “artigianali” che credono nell’ Italia e che puntano all’eccellenza. E’ inutile continuare a finanziare grandi fabbriche che tanto, lo sappiamo, prima o poi si sposteranno in cina, se non l’hanno già fatto…
Mi riferisco per esempio al settore dell’auto o della moto. Abbiamo sperperato miliardi per la FIAT che ci ha inculato lo stesso… bella storia. Potevamo spendere quei soldi per incentivare altre mille piccole aziende che avrebbero fatto dell’altro ed non avrebbero comunque tenuto l’Italia sotto scacco…Ultima cosa: ovviamente non sono contento di tutto ciò ed è ovvio che preferirei che le fabbriche restino qui e facciano lavorare gli italiani, ma è ovvio che purtroppo non può essere così… se vogliamo la tecnologia ed il “benessere” a prezzi accessibili dobbiamo ingoiare questo rospo… purtroppo.
Suggerisco la visione del film: capitalism a love story
21 Novembre 2013 alle 11:57 #319158MrCicoSubPartecipante🙁 mah! io da un pò inizio a non aver più tutta sta stima degli italiani… mi spiace, ma i politici che ci governano sono l’espressione dell’italiano medio… e quello che vedo non mi piace più,…. prima mi illudevo pure io nel pensare fossimo migliori… ma ragioniamoci su: a ridurci cosi come siamo non sono stati gli altri, ma noi…. 🙁 😥
scusate, sara il periodaccio in ufficio, vi chiedo comprensione e vi assicuro che rispetto tutti i punti di vista.. (purché dotati di un minimo di razionalità , ovvio ) … ma di tanti luoghi comuni mi sono proprio rotto i cogl.ioni… con buona pace del made in italy…
p.s. io per si e per no, non compro dai cinesi… per scelta preferisco comprare un paio di scarpe buone in un anno che prenderne 3 di scarsa qualità …
p.p.s. lavoro nel settore delle nuove tecnologie… l’80% della produzione E’ cinese… (e ci sono stato stretto con la percentuale)
p.p.p.s. scusate lo sfogo…
21 Novembre 2013 alle 12:59 #319159MR CarbonPartecipanteScusate ma da voi ce lo stesso problema che abbiamo noi.. Faccio un esempio, e dobbiamo essere sinceri.. Prima qui a Malta cera una notissima fabbricha di Jeans (Denim), lavoravano qui, producevano tutto qui, tranne l’etichetta! E udite udite… quando erano pronti mandavoni i container in Italia, cosi mettevano l’etichetta con su scritto “made in Italy”. Adesso questo marchio e andato in Tunisia.
E naturale che se produci un paio di jeans in italia e ti costano 80 euro per poi reivenderli 150, ho li fai in cina, ti costano 20euro e li rivendi a 150, e ovvio che li fai in Cina.
Poi devo contraddirvi in una sola cosa..la qualita. Se notate quasi tutto e made in china, perche la manodopera e pagata meno, ma non e sempre vero che la qualita e scadente. Quindi se ce una ditta Italiana con impianti in cina, che impone certi standard sul’prodotto finito, la qualita sara lo stessa del “Made In Italy”, solo che costera molto meno! Vedete tutto, Le mute Mares sono prodotti in Taiwan su standard europei, le BMW, VW etc sono prodotti in asia su standard Tedeschi.
Le uniche cose che sono di pessima qualita sono i prodotti cinesi, di standard cinese. Questo perche la mano d’opera non e pagata bene, quindi le cose di prima neccesita devono per forza costare pocho! A discapito della qualita.
21 Novembre 2013 alle 15:18 #319160dallisottoPartecipanteha ragione Mr Carbon.
I cinesi lavorano di merda se gli dai pochi soldi, ma se la roba la paghi lavorano bene come gli altri.
Anche in campo industriale, acciaierie etc etc, se la roba e’ ben pagata, gli standard sono alti.Capitolo Svizzera, visto che e’ stata tirata in ballo: sul lungo lago di Ginevra, ci sono dei giardini pubblici in cui una certa zona è dedicata ad orti.
Piccoli appezzamenti gestiti da cittadini, orti sociali diciamo, esistono anche da noi.
Ebbene, ogni contadino, quando raccoglie, mette le cassette di frutta e verdura sul lungo lago con i cartellini dei prezzi, una bilancia, e una cassetta.
Chi passa, sceglie leverdure, le pesa, e le paga di conseguenza mettendo i soldi nella cassetta, SENZA CHE IL CONTADINO SIA PRESENTE.Ora vi chiedo: vi pare che il nostro paese sia paragonabile alla Svizzera?
Da noi neppure le canne dei pomodori gli lascerebbero.21 Novembre 2013 alle 15:32 #319161MR CarbonPartecipante@dallisotto wrote:
ha ragione Mr Carbon.
I cinesi lavorano di merd* se gli dai pochi soldi, ma se la roba la paghi lavorano bene come gli altri.
Anche in campo industriale, acciaierie etc etc, se la roba e’ ben pagata, gli standard sono alti.Capitolo Svizzera, visto che e’ stata tirata in ballo: sul lungo lago di Ginevra, ci sono dei giardini pubblici in cui una certa zona è dedicata ad orti.
Piccoli appezzamenti gestiti da cittadini, orti sociali diciamo, esistono anche da noi.
Ebbene, ogni contadino, quando raccoglie, mette le cassette di frutta e verdura sul lungo lago con i cartellini dei prezzi, una bilancia, e una cassetta.
Chi passa, sceglie leverdure, le pesa, e le paga di conseguenza mettendo i soldi nella cassetta, SENZA CHE IL CONTADINO SIA PRESENTE.Ora vi chiedo: vi pare che il nostro paese sia paragonabile alla Svizzera?
Da noi neppure le canne dei pomodori gli lascerebbero.😀 Ma perche menzionate la svizzera? che quel paese e un continente per se… 😀
La verita e che, se sei un imprenditore il tuo unico traguardo sara il guadagno per te e per la tua famiglia…quindi ti infischierai di made in Italy, e made in Malta e made in qui e la. Se apriamo bene gli occhi ci accorgeremo se ce una sola ditta, che va in Cina tutte le altre dovranno seguirla… chiederete perche? Perche il mercato nazionale al giorno d’oggi non ce piu…il mondo e diventato un solo grande paese, quindi se la vw fa macchine in asia, e poi le vende in italia, la fiat non potra MAI essere competitiva se continua a farle in Italia.
L’unica salvezza sono i piccoli artigiani..e le piccole fabbriche che fanno prodotti mirati SOLO al mercato italiano o ai paesi nei dintorni. E questo perche i numeri di prodotti manufatturati sara piccolo, quindi non sara viabile pagare i costi relatati ad un trasferimento in un paese con mano d’opera meno cara.22 Novembre 2013 alle 13:20 #319162dallisottoPartecipanteIo ho la fortuna di lavorare in un settore dove la qualità è imprescindibile, e non è una cosa di cui nessuno farebbe mai a meno, anche a costo di pagarlo qualche euro in piu’: i farmaci.
Noi siamo una ditta grande e la casa madre (americana) ha deciso di investire forte in Italia anche a discapito di qualche entroito in piu’.
Certo, dietro ci sono anche motivazioni politiche, ma la verità è che se gli italiani sono inquadrati con standard rigorosi, facciamo semplicemente il culo a tutti, perchè uniamo la fantasia e il problem solving ad uno standard lavorativo alto.
Se invece siamo lasciati a briglia sciolta, diventiamo un danno per gli altri e per noi stessi perchè ci manca il rigore e la costanza.In buona sostanza, solo genio non basta, solo regole non basta, ma l’unione delle due cose non avrebbe rivali.
Anche alla faccia dei cinesi.:-)22 Novembre 2013 alle 14:53 #319163submaroPartecipantePurtroppo i cinesi ci distruggeranno..lo diceva anche mio bisnonno me lo ricordo
Il fatto è che noi italiani non siamo disposti a fare le ore lavorative a cui si sottopongono ogni giorno la popolazione cinese, anche a giusta ragione, ma economicamente e produttivamente ci distruggono…per non parlare di quanti sono….con il sorriso sempre in bocca e gentilissimi ormai si sono comprati le nostre città …un piccolo aneddoto , ieri sera cercavo un sarto/a che mi potesse fare un orlo a un pantalone urgentemente, ho girato mezza città … tutti i sarti italiani mi dicevano no impossibile in un giorno….ultima chance negozio di sartoria cinese….ritirati stamani, metà prezzo italiano, ottimo risultato!!!!Ci tornerò sicuramente!!! 😉 -
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