PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › Megattere arenate, ne abbiamo salvate 4 su 7.
- Questo topic ha 27 risposte, 10 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 7 mesi fa da MAURO650CS.
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12 Settembre 2014 alle 16:35 #14083vikingoPartecipante
Emozioni contrastanti e respiro di balena
http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/5063_d95a2844e401d7198ef12ac5575842a5.jpg12 Settembre 2014 alle 17:20 #330464solinasdModeratoreIncredibile… ho letto la notizia. 😉
12 Settembre 2014 alle 18:33 #330465ns0ldierPartecipantepoveri animali , quando ho visto il tg e quelle balene la prima cosa che ho pensato è stato come hanno fatto ad arrivare in spiaggia?? di solito le balene stanno negli oceani….mha…cmq siete stati grandi a salvarle anche se 3 non sono riuscite a salvarsi….
12 Settembre 2014 alle 19:51 #330466vikingoPartecipanteCi somo diversi motivi per cui accostano, indagheranno.. Io ho una mia idea precisa ma non mi espongo per ora
12 Settembre 2014 alle 20:20 #330467ns0ldierPartecipantesperiamo in bene…..
13 Settembre 2014 alle 8:03 #330468DENTEX70Moderatoresono capodogli, e per mè nella vostra zona stanno facendo delle ispezioni petrolifere con le bombe d’aria
13 Settembre 2014 alle 12:43 #330469vikingoPartecipanteGià
13 Settembre 2014 alle 13:01 #330470gianlucaxyzPartecipanteSe la natura ci si rivoltasse contro farebbe bene.
Comunque un plauso grandissimo a chi si e’prodigato per salvare i più, cosa non facile perché qualche esemplare era diverse tonnellate…13 Settembre 2014 alle 13:10 #330471gianlucaxyzPartecipanteInvece di rompe il cacchio a noi moscerini, anche qualche marinaio che si accanisce sui pia, bisognerebbe pensare alle energie rinnovabili che darebbero tra l’altro anche lavoro a tanti. E basta con questi petrolieri&c. che invece distruggono impuniti il mare ed il pianeta e che invece danno lavoro tutto sommato a pochi…La posidonia nel mio golfo e’quasi sparita, ci son batteri fecali ogni due miglia, grazie a lavori contronatura son sei mesi che nel triangolo delle bermuda (da punt’ala al falcone fino alla secca di capo pero all’Elba) c’è l’acqua che pare di tuffarsi in un secchio di vernice. E mi fermo perché potrei andare avanti fino alla noia.
Purtroppo secondo me la cosa più grave e’che non solo i politici e legislatori se ne sciacquano (scusate il francesismo) serenamente i coxxxxkxi ma sopratutto che la gente non si rende minimamente conto della condotta scellerata di chi sta pigiando i bottoni (e che tra l’altro pontifica e fa pure il moralista).
Che schifo…13 Settembre 2014 alle 14:40 #330472vikingoPartecipanteTutto per fottuti soldi!!!
13 Settembre 2014 alle 20:33 #330473ns0ldierPartecipanteil problema che noi non ci possiamo fare niente sono più forti di noi…ma no perchè ne sono in molto che mangiano ma perchè è lo stato il prima che ci ricava molto e noi non possiamo metterci contro lo stato ormai è lui la camorra organizzata non sono i camorristi o i mafiosi….gente di m***a ( scusate la parola ma ci vuole proprio ) , stanno rovinando tutto eco sistema e non se ne rendono conto….chissà come andremmo a finire….
14 Settembre 2014 alle 9:43 #330474MaxModeratoreInutile fare demagogia Signori miei.
Il fenomeno dello spiaggiamento non è recente e non avviene SOLO dove c’è presenza di impianti di perforazione petrolifera.Se gironzolate su internet trovate molti episodi di spiaggiamento, sia dovuti a morte naturale sia dovuti a cause diverse (perdita dell’orientamento, debolezze dovute all’età, ecc.
http://it.wikipedia.org/wiki/Spiaggiamento_di_cetaceiCi sono stati molti casi di spiaggiamenti anche nel 16° secolo…non credo che all’epoca c’erà l’AIR GUN o ricerche petrolifere.
Mio padre ricorda dello spiaggiamento ad Ortona nel 1949 di diversi grossi esemplari di delfini….1949!
Al momento non se ne conoscono le cause certe ed additare questo o quel responsabile è fare demagogia ( a mio giudizio).
14 Settembre 2014 alle 13:14 #330475vikingoPartecipanteInfatti, le cause possono essere diverse ma fatto sta che nel lori sangue è stato ritrovata una grande quantità di azoto dovuta ad una stramisurata velocità di risalita, come accade agli ARA. Io stesso sono stato vittima di un’esplosione subacquea che mi ha fatto tremare i polsi, su questi sati non ci sono scappatoie. Ora bisogna solo trovarne la causa.
14 Settembre 2014 alle 13:22 #330476MaxModeratoreParide non sono un esperto ma i mammiferi al contrario dei pesci non respirano sott’acqua quindi come noi apneisti se risalgono velocemente non rischiano ne embolie ne accumulo di azoto nel sangue.
Poi se c’è qualche medico che può smentirmi, beh viva la cultura 🙂14 Settembre 2014 alle 13:47 #330477biro2323Partecipante@Max wrote:
Paride non sono un esperto ma i mammiferi al contrario dei pesci non respirano sott’acqua quindi come noi apneisti se risalgono velocemente non rischiano ne embolie ne accumulo di azoto nel sangue.
Poi se c’è qualche medico che può smentirmi, beh viva la cultura 🙂Mah, io proprio ieri, data una disputa verbale sul significato di “Blood shift” con un collega tedesco, in tedesco, quindi magari mi sono detto che ho capito male quello che diceva – nonostante il io tedesco lo parli benissimo – sono andato a leggermi su in internet un paio di cose.
E invece per quanto riguarda l’embolia da risalita, ci sono delle possibilità che non conoscevo:
Citazione:
“Eravamo rimasti alla fase di risalita, momento in cui l’aria alveolare inizia a riespandersi per il diminuire della pressione ma che non trova spazio a questa riespansione perché il Blood Shift è ancora attivo (sino ai ‘ 10 metri) e i vasi sanguigni perialveolari, ripieni di sangue sino a cinque volte il normale, si oppongono alla riespansione dell’aria alveolare con un effetto di sbarramento ‘liquido’.
A questo punto si possono verificare due evenienze:
1. il sub risale a glottide aperta (senza espirare) e l’aria in eccesso esce passivamente all’esterno senza provocare danni;
2. il sub risale a glottide chiusa, l’aria distende le pareti alveolari sino al loro punto di rottura (breack point alveolare), la membrana alveolo capillare si lesiona con inondazione di sangue degli alveoli e possibile passaggio di bolle gassose nel torrente circolatorio.
All’emersione questo ingorgo ematico polmonare si manifesterà con comparsa di tosse stizzosa, rantolo polmonare (‘raganella’, come la chiama qualche mio paziente) ed emissione di escreato francamente ematico scarsamente schiumoso.Nei casi più gravi può manifestarsi il grave quadro dell’Embolia Gassosa Arteriosa Traumatica (EGAT), come accaduto a Carlos Coste nel suo ultimo tentativo di record e a due nostri pazienti, trattati con ricovero in rianimazione per il grave quadro clinico.
Nelle forme minori l’esame obiettivo del sub evidenzia un classico atteggiamento di difesa inspiratoria per la costante presenza di difficoltà alla respirazione, specie all’inspirazione, accompagnata spesso da dolore toracico; all’ascoltazione è presente un rantolo inspiratorio ed espiratorio generalmente localizzato ai campi medio-apicali di uno o di entrambi i polmoni; all’esame TAC (vedi immagini allegate) è sempre presente un infarcimento emorragico polmonare con possibile ostruzione embolica di qualche vaso polmonare.”cit: “http://www.apneamagazine.com/il-barotrauma-polmonare-nelle-immersioni-in-apnea-1917”
Sabato scorso sono risalito molto velocemente da -26m al lago e da 1 settimana ho un dolore al petto…
(probabilmente solo paranoia indotta dalla discussione con il collega apneista tedesco + lettura di diversi articoli + effettivo dolore all’altezza del petto).
Morale > martedì – domani ho un casino al lavoro – vado dal medico e vediamo come sono i polmoni…
come al solito (sono insegnante) a scuola qualche ragazzo/a mi avrà lasciato un virus o dei fantastici batteri… 😀 😯
e non è nulla 😳 -
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