METTO TUTTO QUI

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  • #210382
    Magu85
    Partecipante

    Oggi dovrebbero consegnarmi il mio vuotoair, vorrei smontarlo subito ma attendo quantomeno di provarlo almeno una volta in mare…
    Prima cosa certa che farò è eliminare il tappo e a tal proposito mi chiedevo come hai fatto a levigare superiormente il tuo?? Moletta, flex con disco o semplice carta abrasiva a mano?? Questa modifica devo dire che l’ha reso più guardabile e meno brutto, perchè ad essere sinceri è davvero brutto 😀 😀
    Altra cosa, tu sul tuo 85 hai modificato i fori sul variatore ma mi pare di aver letto che una volta in minima poi ritorna gradualmente in massima quindi la guarnizione non fa tenuta, hai risolto questa cosa??

    #210383
    Tekel
    Partecipante

    @Magu85 wrote:

    come hai fatto a levigare superiormente il tuo?? Moletta, flex con disco o semplice carta abrasiva a mano??
    Altra cosa, tu sul tuo 85 hai modificato i fori sul variatore ma mi pare di aver letto che una volta in minima poi ritorna gradualmente in massima quindi la guarnizione non fa tenuta, hai risolto questa cosa?

    Ho usato una fresa a pera montata sul Dremel, poi ho rifinito con carta vetro sottile.
    Il tampone del variatore è ottimo così com’è, lascialo così.

    #210384
    Tekel
    Partecipante

    Oggi voglio proporre un sistema che ho adottato per creare dei galleggianti in materiale espanso per il fucile.
    Voglio anticipare che non tutti i polistiroli (a causa della loro fragilità) sono adeguati per effettuare il lavoro, ma dovremo avere la fortuna di reperire in qualche imballaggio particolare, il materiale un po’ più compatto o plastico che resista allo sbriciolamento ed alla compressione.
    Io ho avuto la fortuna di trovare questo tipo di materiale addirittura nel colore nero.Innanzitutto dovremmo valutarne la forma per arrivare ad ottenere la sagoma che ci servirà.
    <!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_f74e7e3258b3659084c60e51f5abd1a6.jpg<!–m →

    #210385
    Tekel
    Partecipante

    Nel mio caso il monoblocco doveva essere stretto in morsa perché troppo largo, infatti volevo che si incorporasse a filo del profilo circolare del serbatoio.
    <!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_b855691e85789f00e9569b1ed93cf7ad.jpg<!–m →

    #210386
    Tekel
    Partecipante

    La parte che andrà a contatto col serbatoio dovrà sporgere oltre le ganasce della morsa così fondendo assumerà la forma del tubo.
    <!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_9a9a5081805bfa6f66ed141da6e27b72.jpg<!–m →

    #210387
    Tekel
    Partecipante

    Dopo aver atteso per 10 minuti il lento raffreddamento sempre tenendo pressato in posizione il tutto (altrimenti si crea solo un pasticcio di polistirolo filante), liberando dalla morsa il pezzo, vedremo che il tutto manterrà la forma che gli avremo voluto dare.
    <!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_27cf2a26a5507d19edf8f2faad2d5484.jpg<!–m →

    #210388
    Tekel
    Partecipante

    Ecco il pezzo, come si può notare mantiene stabilità dimensionale dopo l’estrazione.
    <!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_194da7e584402610935b31c0fad6b6ec.jpg<!–m →

    #210389
    Tekel
    Partecipante
    #210390
    lorenzino82
    Partecipante
    #210391
    solinasd
    Moderatore

    Ottimo tutorial, Tekel. 😉
    Per quanto riguarda l’impugnatura, hai seguito lo stesso procedimento con la pistola a caldo?

    #210392
    Tekel
    Partecipante

    @solinasd wrote:

    Per quanto riguarda l’impugnatura, hai seguito lo stesso procedimento con la pistola a caldo?

    Si il principio è quello, chiaramente si tratta di un piccolo segmento modellato sulla impugnatura esistente opportunamente sagomato ed incollato.

    #210393
    020Danilo
    Partecipante

    …interessante, non sapevo che si riesce a modellare il polistirolo con il calore…..

    #210394
    mytom
    Partecipante

    Quel materiale mi è capitato spesso tra le mani, in quanto solitamente usato negli imballaggi di materiale informatico.
    Alcuni anni fa l’ho utilizzato anch’io per fare grossomodo lo stesso lavoro, soltanto che avendo ricavato una porzione ad angolo, l’avevo adattato al serbatoio con della semplice schiuma espansa.

    #210395
    Tekel
    Partecipante

    Pubblico volentieri il mio ultimo nato (a dire la verità ho rivisto tutto l’arsenale perché sono così . . . incontentabile), ma questa misura inusitata per un lacustre, che non andrà mai a pelagici in vita sua a meno di un miracolo, è destinata a risolvere un mio problema molto stupido che farà anche rotolare dalle risate chi leggerà.
    Possiedo un 115 che fatico a caricare, per non piegare l’asta da 7 essendo un po’ alto sono costretto ad un movimento (specie al momento dell’aggancio) che mi obbliga ad assumere una posizione innaturale sforzando la mia povera spalla destra sublussata; ho pensato che avere la volata venti centimetri più in alto,avrebbe risolto il fastidio, ma pure confrontarmi con una misura estrema con una gittata importante mi ha invogliato a dotarmi di un megacannone da 130.
    Chiarisco subito che come tutti i fucili che possiedo, anche questo è un FRANKENSTEIN, un assemblaggio di pezzi diversi e non me ne vergogno dato che spesso il risultato funziona benino.
    La base è Seac – Salvimar spiego la scelta in base a delle convinzioni che ho maturato.

    Innanzitutto il cuore di un fucile è la canna: può andare bene qualsiasi cosa, ma la qualità della canna è imprescindibile e a livello commerciale di marche sulla misura 13 mm., non c’è seac mares cressi che tenga poi su un lungo la qualità dello scorrimento si sente ancora di più: esiste solo Salvimar, il resto è conversazione.

    Di conseguenza ho dovuto cercare un serbatoio adeguato, quindi anche questo Salvimar.

    Per il sistema in testata ho mantenuto il vecchio STC bello massiccio in punta ed affidabile come un treno svizzero come sistema asta nuda.

    Siccome il thread è mio voglio aprire una parentesi controcorrente (come sul lasciare o meno la sicura sul pneumatico) e dire la mia sull’assetto del fucile: l’assetto ideale per me, non è quello neutro in acqua, ma quello che con asta inserita non mi fa perdere il fucile in mezzo alle onde e quindi che da venti metri da solo torna in superficie e galleggia come un turacciolo con la punta inclinata in basso di 45° . . . quando vedo certi filmati penso: – Si,si prova a perdere il fucile! Basta una volta, vedrai che bello il tuo assetto neutro!-
    <!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_7b8f81f52d81dd170bf4752df7d1f679.jpg<!–m →

    #210396
    Tekel
    Partecipante

    1 si usa canna Salvimar predathor

    2 si tagliano 5 mm. di filettatura, in pratica si arretra la canna

    Questa non è un’opzione, una libera scelta, mi sono reso conto semplicemente prima di accorciare la canna, che schiacciando il grilletto il perno usciva sul vuoto, dietro il braccio del dente, e che se doveva funzionare dovevo arretrare tutto; difatti eseguita l’operazione, avevo ottenuto un Revolution a buon mercato.
    Chi ha avuto occasione di mettere l’occhio all’interno dell’impugnatura dove alloggia la canna, avrà notato superiormente una lingua centrale che funge da stop, da appoggio per la stessa, allungare il foro centrale di travaso in avanti, a mio parere non ha molto senso dato che da questa guida sarà coperto in buona parte, molto meglio come si vede nella foto praticarne due laterali nuove a distanza e in posizione opportunamente calcolata, per ottenere un deflusso ottimale dell’aria . . . non metto la foto di quelli che ho fatto io sennò mi date del pazzo.
    <!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/1514_476847cca73a18e62189ee68fd6b386a.jpg<!–m →

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