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- Questo topic ha 40 risposte, 15 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni, 2 mesi fa da
Willy.
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3 Luglio 2009 alle 15:33 #114326
Cavallo_Selvaggio
PartecipanteRagazzi…volevo in futuro poi rivolgere all acquisto di pinne piu performanti e guardavo alle gara professional…ma cavolo mi hai fatto cambiare idea!
6 Luglio 2009 alle 7:56 #114327H2O
Partecipante@Cavallo_Selvaggio wrote:
Ragazzi…volevo in futuro poi rivolgere all acquisto di pinne piu performanti e guardavo alle gara professional…ma cavolo mi hai fatto cambiare idea!
Se hai l’occasione provale comunque prima in modo da evitarti un eventuale acquisto errato.
Le considerazioni sulle pinne sono spesso personali, anche se sul prodotto in questione sto riscontrando ormai molti pareri negativi.
Se vuoi buone pinne in tecnopolimero, a parte le Gara 3000 o 3000 LD, ti potrei consigliare le nuove Seatec (nuova scarpetta) o anche le Mares Razor ma se invece vuoi qualcosa di piu’ performante la scelta va verso pale in carbonio o in vetroresina (che non è detto che siano da meno del carbonio), ed in questo caso ti consiglierei pale della Waterway…..le acquisteresti a poco piu’ di una Gara Professional ed assolutamente non ci sono paragoni.6 Luglio 2009 alle 14:49 #114328Cavallo_Selvaggio
PartecipanteGrazie sei un grande! ero proprio indeciso su pale piu performanti infatti mi stavo orientando verso il carbonio. Avevo visto dallacolombina pale in carbonio della sgt o qualcosa del genere a 150 euro. Queste pinne che tu dici non le ho mai sentite,puoi illuminarmi dove le vendono?
7 Luglio 2009 alle 9:01 #114329H2O
Partecipante@Cavallo_Selvaggio wrote:
Grazie sei un grande! ero proprio indeciso su pale piu performanti infatti mi stavo orientando verso il carbonio. Avevo visto dallacolombina pale in carbonio della sgt o qualcosa del genere a 150 euro. Queste pinne che tu dici non le ho mai sentite,puoi illuminarmi dove le vendono?
Ecco:
http://www.finswimworld.com/spearfishing/power.htm
http://www.finswimworld.com/index.htm
E’ una piccola ditta artigianale ucraina, al top nella lavorazione della vetroresina e da tempo leader nella produzione di monopinne. La vetroresina viene lavorata a mano e la flessibilità è creata mediante un lavoro di intaglio ed assottigliamento del goglio di vetroresina.
Si possono acquistare direttamente.
Hanno il vantaggio di essere piu’ robuste rispetto al carbonio oltre che, a mio avviso, anche piu’ performanti di alcune blasonate e supercostose pale in carbonio.
Si possono comunque trovare anche qui buone pale in carbonio senza spendere un’esagerazione.7 Luglio 2009 alle 18:36 #114330Cavallo_Selvaggio
PartecipanteScusami ho fatto confusione con le sigle..! io intendevo il carbonio gft! esattamente come il nuovo utente iscritto,le hai mai provate?
8 Luglio 2009 alle 7:37 #114331H2O
Partecipante@Cavallo_Selvaggio wrote:
Scusami ho fatto confusione con le sigle..! io intendevo il carbonio gft! esattamente come il nuovo utente iscritto,le hai mai provate?
Non le ho mai provate! Solo viste e mi sembrano ben fatte e buone in reattività a secco.
8 Luglio 2009 alle 17:12 #114332Cavallo_Selvaggio
PartecipanteGrazie mille per ogni tua informazione! 😀
13 Luglio 2009 alle 8:18 #114333Willy
PartecipanteVolevo chiedere oltre all’utente H2O qual’è secondo lui (visto che se ne intende) ma anche al resto ella community qual’è la migliore tecnica di pinneggiata con le pinne cressi gara 2000 hf e con le 3000 ld di cui abbiamo parlato nei post precedenti….(penso che possa essere un’argomento molto interessante in quanto credo che al variare dell’attrezzatura cambia anche il modo di utilizzo per farle rendere al meglio con il minimo sforzo..)
Grazie anticipatamente13 Luglio 2009 alle 10:48 #114334H2O
Partecipante@Willy wrote:
Volevo chiedere oltre all’utente H2O qual’è secondo lui (visto che se ne intende) ma anche al resto ella community qual’è la migliore tecnica di pinneggiata con le pinne cressi gara 2000 hf e con le 3000 ld di cui abbiamo parlato nei post precedenti….(penso che possa essere un’argomento molto interessante in quanto credo che al variare dell’attrezzatura cambia anche il modo di utilizzo per farle rendere al meglio con il minimo sforzo..)
Grazie anticipatamenteBell’argomento, vastissimo e composto da mille componenti e variabili sottili tanto da rendere difficile trovare un’unica soluzione ottimale al concetto sforzo/rendimento…..
Diciamo che non esiste una tecnica di pinneggiata con le gara 2000 hf (piu’ dure) ed una con le gara 3000 ld (piu’ morbide) … esiste una corretta tecnica di pinneggiata che viene applicata a qualsiasi tipo di pinna, come non esiste la “pinna ideale” ma la pinna che meglio si conforma alle caratteristiche dell’apneista.
O meglio:
– durante la pinneggiata (fase positiva/spinta – fase negativa/recupero, su binari paralleli e ad ampiezza simmetrica) si dovrebbe sfruttare l’intero braccio di leva che parte dall’anca ed arriva alla fine del piede/della pala, chiaramente con i dovuti aggiustamenti flessori/morfologici, proprio in quanto la leva non è composta da un unico pezzo rigido;
– in merito alla durezza della pala (ed alla diversa reattività data dal tipo di materiale…tecnopolimero,vetroresina,carbonio), sostanzialmente, se la pinna impiegata ha una resistenza elastica alla curvatura comparabile alla forza della gamba, tutto ok, ma se l’impegno muscolare richiesto è troppo superiore viene compromessa la tecnica di pinneggiata mediante piegamento delle ginocchia e pinneggiata a bicicletta (o anche mediante un effetto derapante), scarsamente efficace per effetto dell’accorciamento del braccio di leva e per inefficace lavoro della pala che non prende acqua ma “sfila” sull’acqua;
– in base a quanto è lunga questa leva varierà la frequenza della pinneggiata; e qui sta la differenza tra la morfologia degli apneisti e tra la lunghezza delle pale utilizzate; indicativamente con una pinnetta da snorkeling rispetto ad una pala lunga da apnea sarà richiesta una maggiore frequenza di pinneggiata;
– anche l’ampiezza della pinneggiata puo’ variare in base alla durezza della pala.
Se hai delle esigenze in particolare potrò risponderti meglio e volentieri ma così è difficile e laborioso elencare una lunga serie di casistiche.
In ambito nuoto pinnato, cio’ che fa preferire una pinna o una monopinna è sempre il cronometro in base chiaramente alla distanza da percorrere ma nell’apnea direi che subentrano ben altri fattori dipendenti anche dal tipo di apneista.
Nella pesca poi l’ottenimento del risultato è dato da componenti ancora diverse in quanto, ad esempio, a volte si puo’ assistere a bravissimi pescatori, anche agonisti, con carnieri strapieni, non necessariamente dotati di una corretta pinneggiata.13 Luglio 2009 alle 12:03 #114335Willy
PartecipanteAppunto per questo motivo che ho voluto proporre una discussione di
questo tipo…
Ovviamente non possiamo pretendere di trovare una pinna ideale per tutti coloro che fanno sport acquatici, come, ovviamente, credo non riusciremo ad applicare una tecnica “maestra ed universale”…immagino invece che si possa trovare una pinna “personalmente ideale” e conseguentemente uno stile di pinneggiata che sia l’optimum (per ogni singolo personaggio) del rapporto sforzo/propulsione.
E certamente quello che può essere perfetto per me, non può essere altrettanto per una seconda persona(magari similare…ma non identico!!)
Pertanto immaginavo di portare avanti questa discussione con persone che sanno il fatto loro e cercando,per quanto possibile, di stilare una sorta di “tabella” che comprenda i parametri appartenenti alla pinna (quali materiali, durezza,lunghezza,reattivita ecc…ecc…) legandoli alla “tipologia” dell’atleta ( corporatura fisica, che tipo e quanto allenamento fa, quanta forza riesce a sviluppare con un calcio/pinneggiata,ampiezza della falcata ecc..ecc..)Personalmente ritengo molto utile ed istruttiva la teoria che ha pubblicato Giorgio Dapiran sul suo sito (infatti è stata la lettura di quei testi che mi ha fatto venire in mente questa domanda…) ma credo che si possano aggiungere altre considerazioni (anche se possono risultare solamente personali) a quanto gia detto dal “Guru”
Per quanto riguarda le mie esigenze mi piacerebbe sapere quali possono essere quegli accorgimenti(generali e personali) da utilizzare per arrivare al fatidico optimum con le gara 2000hf..ma come ben sappiamo una pinna non spinge se dentro non c’è un piede pertanto aggiungo il mio curriculum di giocatore di basket unito ad allenamenti in palestra con diversi esercizi sull’allenamento (oltre a quello generale) degli arti inferiori quali leg curl,leg extension pressa, squat il tutto racchiuso in un corpicino di ballerina….1.90 per 90 kg…
nella speranza che sia una “discussione” fattibile
ti ringrazio anticipatamente… -
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