Purtroppo un altro lutto…

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  • Questo topic ha 37 risposte, 22 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 5 mesi fa da Max.
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  • #306669
    sub1
    Partecipante

    …..

    #306670
    sergio78
    Partecipante

    @dallisotto wrote:

    @sergio78 wrote:

    Dispiaciuto tragiche notizie.Ma non mi torna…vorrei capire se tutti noi pescatori in apnea hanno frequentato un corso oppure il fai da te….Almeno per quanto riguarda i segnali che il tuo corpo in assenza di ossigeno ti manda…io dopo il corso AA ho capito cosa vuol dire e i messaggi che il tuo corpo ti manda per dirti che sei in carenza di ossigeno..Poi se uno sta male è altra storia bisogna vedere il perchè..Rimane il fatto chè non si può morire così giovane C…O!Condoglianze alla famiglia…Che il mare ti conservi come ti ha portato via…

    Date troppo peso a questo benedetto corso di apnea.
    Io l’ho fatto anni dopo aver iniziato a pescare, e se è vero che ti dà  nozioni teoriche-pratiche su emergenze, pericoli, tecniche etc etc, non ti salva la vita da tutto quel che puo’ capitare.
    prima del corso non avevo mai rischiato nulla di serio, eppure ero quasi completamente autodidatta.
    La fame d’aria il nostro corpo ce la segnala sia che il corso tu l’abbia fatto, sia che tu non l’abbia fatto.

    Se poi ignori il segnale, o se hai un malore, o se ti passa sul capo qualcuno..

    (umore nero)

    ..a mio parere il corso è fondamentale e pur vero che se ti passa sopra qualcuno il corso non ti salva la vita…e neanche se hai un malore ,ma queste sono fatalità¡ ,non conoscenza dei segnali che il nostro organismo ci manda.Faccio apnea dinamica da più di tre anni e in piscina come al mare sono più tranquillo…malori e diportisti esclusi…

    #306671
    dallisotto
    Partecipante

    @sergio78 wrote:

    @dallisotto wrote:

    @sergio78 wrote:

    Dispiaciuto tragiche notizie.Ma non mi torna…vorrei capire se tutti noi pescatori in apnea hanno frequentato un corso oppure il fai da te….Almeno per quanto riguarda i segnali che il tuo corpo in assenza di ossigeno ti manda…io dopo il corso AA ho capito cosa vuol dire e i messaggi che il tuo corpo ti manda per dirti che sei in carenza di ossigeno..Poi se uno sta male è altra storia bisogna vedere il perchè..Rimane il fatto chè non si può morire così giovane C…O!Condoglianze alla famiglia…Che il mare ti conservi come ti ha portato via…

    Date troppo peso a questo benedetto corso di apnea.
    Io l’ho fatto anni dopo aver iniziato a pescare, e se è vero che ti dà  nozioni teoriche-pratiche su emergenze, pericoli, tecniche etc etc, non ti salva la vita da tutto quel che puo’ capitare.
    prima del corso non avevo mai rischiato nulla di serio, eppure ero quasi completamente autodidatta.
    La fame d’aria il nostro corpo ce la segnala sia che il corso tu l’abbia fatto, sia che tu non l’abbia fatto.

    Se poi ignori il segnale, o se hai un malore, o se ti passa sul capo qualcuno..

    (umore nero)

    ..a mio parere il corso è fondamentale e pur vero che se ti passa sopra qualcuno il corso non ti salva la vita…e neanche se hai un malore ,ma queste sono fatalità¡ ,non conoscenza dei segnali che il nostro organismo ci manda.Faccio apnea dinamica da più di tre anni e in piscina come al mare sono più tranquillo…malori e diportisti esclusi…

    Non fraintendermi, il corso l’ho fatto e lo posso consigliare a tutti.
    Quello che dico è frutto di una valutazione (a spanne) di tutti i ragazzi che ci lasciano pescando; non sono tutti dei novellini, anzi, la composizione è eterogenea, dal principiante al super esperto, ma dovessi fare una gaussiana, direi che la media si sposta parecchio verso la categoria “esperto”.

    E quindi che significa?
    1) che forse non si è mai esperti abbastanza
    2) che forse più si è esperti e più si tendono a sottovalutare certi parametri (qua pongo punto di domanda).

    Non riesco a trovarvi qua una rappresentazione schematica con cui ci martellano in azienda, legata proprio al fattore conoscenza consapevole (esperienza)/ rischio.
    Ma rende perfettamente l’idea di quanto spesso il limite tra consapevolezza e “spavalderia” sia molto flebile, e possa portare a rischi molto gravi.

    #306672
    dolphin81
    Partecipante

    @dallisotto wrote:

    @sergio78 wrote:

    @dallisotto wrote:

    @sergio78 wrote:

    Dispiaciuto tragiche notizie.Ma non mi torna…vorrei capire se tutti noi pescatori in apnea hanno frequentato un corso oppure il fai da te….Almeno per quanto riguarda i segnali che il tuo corpo in assenza di ossigeno ti manda…io dopo il corso AA ho capito cosa vuol dire e i messaggi che il tuo corpo ti manda per dirti che sei in carenza di ossigeno..Poi se uno sta male è altra storia bisogna vedere il perchè..Rimane il fatto chè non si può morire così giovane C…O!Condoglianze alla famiglia…Che il mare ti conservi come ti ha portato via…

    Date troppo peso a questo benedetto corso di apnea.
    Io l’ho fatto anni dopo aver iniziato a pescare, e se è vero che ti dà  nozioni teoriche-pratiche su emergenze, pericoli, tecniche etc etc, non ti salva la vita da tutto quel che puo’ capitare.
    prima del corso non avevo mai rischiato nulla di serio, eppure ero quasi completamente autodidatta.
    La fame d’aria il nostro corpo ce la segnala sia che il corso tu l’abbia fatto, sia che tu non l’abbia fatto.

    Se poi ignori il segnale, o se hai un malore, o se ti passa sul capo qualcuno..

    (umore nero)

    ..a mio parere il corso è fondamentale e pur vero che se ti passa sopra qualcuno il corso non ti salva la vita…e neanche se hai un malore ,ma queste sono fatalità¡ ,non conoscenza dei segnali che il nostro organismo ci manda.Faccio apnea dinamica da più di tre anni e in piscina come al mare sono più tranquillo…malori e diportisti esclusi…

    Non fraintendermi, il corso l’ho fatto e lo posso consigliare a tutti.
    Quello che dico è frutto di una valutazione (a spanne) di tutti i ragazzi che ci lasciano pescando; non sono tutti dei novellini, anzi, la composizione è eterogenea, dal principiante al super esperto, ma dovessi fare una gaussiana, direi che la media si sposta parecchio verso la categoria “esperto”.

    E quindi che significa?
    1) che forse non si è mai esperti abbastanza
    2) che forse più si è esperti e più si tendono a sottovalutare certi parametri (qua pongo punto di domanda).

    Non riesco a trovarvi qua una rappresentazione schematica con cui ci martellano in azienda, legata proprio al fattore conoscenza consapevole (esperienza)/ rischio.
    Ma rende perfettamente l’idea di quanto spesso il limite tra consapevolezza e “spavalderia” sia molto flebile, e possa portare a rischi molto gravi.

    Anche secondo me è probabile che ci lasci le penne uno più esperto. E’ la profondità  la prima causa di sincope. Se tiri l’apnea a 15 metri per quanto sia rischioso è un conto,se lo fai a 30 è un altro.

    #306673
    sergio78
    Partecipante

    @dallisotto wrote:

    @sergio78 wrote:

    @dallisotto wrote:

    @sergio78 wrote:

    Dispiaciuto tragiche notizie.Ma non mi torna…vorrei capire se tutti noi pescatori in apnea hanno frequentato un corso oppure il fai da te….Almeno per quanto riguarda i segnali che il tuo corpo in assenza di ossigeno ti manda…io dopo il corso AA ho capito cosa vuol dire e i messaggi che il tuo corpo ti manda per dirti che sei in carenza di ossigeno..Poi se uno sta male è altra storia bisogna vedere il perchè..Rimane il fatto chè non si può morire così giovane C…O!Condoglianze alla famiglia…Che il mare ti conservi come ti ha portato via…

    Date troppo peso a questo benedetto corso di apnea.
    Io l’ho fatto anni dopo aver iniziato a pescare, e se è vero che ti dà  nozioni teoriche-pratiche su emergenze, pericoli, tecniche etc etc, non ti salva la vita da tutto quel che puo’ capitare.
    prima del corso non avevo mai rischiato nulla di serio, eppure ero quasi completamente autodidatta.
    La fame d’aria il nostro corpo ce la segnala sia che il corso tu l’abbia fatto, sia che tu non l’abbia fatto.

    Se poi ignori il segnale, o se hai un malore, o se ti passa sul capo qualcuno..

    (umore nero)

    ..a mio parere il corso è fondamentale e pur vero che se ti passa sopra qualcuno il corso non ti salva la vita…e neanche se hai un malore ,ma queste sono fatalità¡ ,non conoscenza dei segnali che il nostro organismo ci manda.Faccio apnea dinamica da più di tre anni e in piscina come al mare sono più tranquillo…malori e diportisti esclusi…

    Non fraintendermi, il corso l’ho fatto e lo posso consigliare a tutti.
    Quello che dico è frutto di una valutazione (a spanne) di tutti i ragazzi che ci lasciano pescando; non sono tutti dei novellini, anzi, la composizione è eterogenea, dal principiante al super esperto, ma dovessi fare una gaussiana, direi che la media si sposta parecchio verso la categoria “esperto”.

    E quindi che significa?
    1) che forse non si è mai esperti abbastanza
    2) che forse più si è esperti e più si tendono a sottovalutare certi parametri (qua pongo punto di domanda).

    Non riesco a trovarvi qua una rappresentazione schematica con cui ci martellano in azienda, legata proprio al fattore conoscenza consapevole (esperienza)/ rischio.
    Ma rende perfettamente l’idea di quanto spesso il limite tra consapevolezza e “spavalderia” sia molto flebile, e possa portare a rischi molto gravi.

    Ecco i due punti che ci fanno riflettere sulla nostra “presunta super esperienza” ovviamente senza offendere nessuno.Il fatto e che più si pensa di essere esperti e più si rischia..è meno si è esperti più si è e si rischia lo stesso…quindi l’unica soluzione è stare attenti il più possibile a tutto e tutti..

    #306674
    Nikodemus
    Membro

    posso dire condoglianze alla famiglia! bisognerebbe sentire qualcuno di lì…ma come annegamento , lo incanalerei nella pista dei malori in acqua , molto più comuni nei bagnanti della domenica , che con 2 cornetti alla crema e un cappuccio con panna…dopo 10′ dalla colazione accaldati , si lanciano in mare a rinfrescarsi…ed ecco il fattaccio! 🙁 bisogna ricordarsi che , le cosiddette mezze congestioni non esistono….la congestione , purtroppo è un processo inarrestabile e irreversibile , che provoca la morte del paziente ; anche in quei rari casi in cui i soccorrritori fossero già  sul posto e pronti!!! 😯
    avete mai fatto caso all’incidenza di giovanissimi (diciottenni o giù di lì…) che , durante una partita di calcio si accasciano in campo e tra tutto lo staff presente…non riescono più a salvarli?!? solo vent’anni fa non succedeva…ora cos’è cambiato?!? il nostro sport è meraviglioso , con tante cose belle…purtroppo anche cose negative , il destino di ognuno di noi viene scritto alla nascita.

    #306675
    Fulvio57
    Partecipante

    …Non ho informazioni certe, ma se si analizza il fatto che si è immerso verso le 15,40, è probabile che avesse pranzato da un paio d’ore. Non credo alle fatidiche 3 ore “assolute” da aspettare per immergersi, il metabolismo varia da individuo ad individuo..
    Quest’estate è morto un altro ragazzo in una situazione simile. Si era sentito male, era stato accompagnato a riva da uno dei compagni di battuta. Al loro ritorno, l’amico era deceduto. Si parlò di congestione, ma non sono da escludere altre cause.
    Questa è una tragedia forse evitabile. Non si è trattato di sincope, di rete o di essere rimasto incastrato fra le roccie. Può capitare un infarto, un ictus o qualche altro cazzo di imprevisto, ma non una congestione……

    #306676
    vikingo
    Partecipante

    Io penso che il nostro sia forse lo sport più pericoloso tra tutti gli sport pericolosi! ho fatto anni di atletica, arti marziali, palestre vaRie… e non ho mai visto vittime!!! se andare in moto si possa chiamare sport, ma non lo è, almeno il motocclismo non agonistico, ho perso diversi amici con incidenti motociclistici!!! ma non c’è paragone con le vittime che miete l’apnea e la pesca subacquea quindi dobbiamo essere consci e consapevoli dei rischi che corriamo e che un minimo sbaglio si paga con la vita! vi dico solo: OCCHIO RAGAZZI!!!!

    #306677
    FELIX
    Partecipante

    Che tristezza 🙁 .RIP

    #306678
    tony75
    Partecipante

    molto tristezza riposa in pace!! sta diventando un’abitudine commentare queste brutte notizie, non pensiamo che questo lo possiamo solo leggere e non tocchi mai noi sempre attenzionee!!

    #306679
    Fulvio57
    Partecipante

    …E’ la convinzione che non succederà  mai a noi, che porta a sottovalutare i rischi che si corrono.

    #306680
    Antodep
    Partecipante

    @Fulvio57 wrote:

    …E’ la convinzione che non succederà  mai a noi, che porta a sottovalutare i rischi che si corrono.

    Parole sante!!!

    #306681
    dallisotto
    Partecipante

    @Fulvio57 wrote:

    …E’ la convinzione che non succederà  mai a noi, che porta a sottovalutare i rischi che si corrono.

    E’ una convinzione molto umana però, vale anche per i terremoti, i tumori, gli scippi, la vincita al superenalotto e un fiasco a letto con la nuova fidanzatina.

    Invece a volte tocca proprio a noi.
    Sicuramente credo a quel che scrive Nikodemus, che ognuno ha un destino scritto, di certo se un giorno decidi di andare in contromano sull’ A4 dai una bella possibilità  al Padreterno di riconsiderare il suo progetto iniziale.

    #306682
    lorenzino82
    Partecipante

    @dallisotto wrote:

    @Fulvio57 wrote:

    …E’ la convinzione che non succederà  mai a noi, che porta a sottovalutare i rischi che si corrono.

    E’ una convinzione molto umana però, vale anche per i terremoti, i tumori, gli scippi, la vincita al superenalotto e un fiasco a letto con la nuova fidanzatina.

    Invece a volte tocca proprio a noi.
    Sicuramente credo a quel che scrive Nikodemus, che ognuno ha un destino scritto, di certo se un giorno decidi di andare in contromano sull’ A4 dai una bella possibilità  al Padreterno di riconsiderare il suo progetto iniziale.

    E invece proprio in virtù dell’ultima considerazione da te fatta, io non credo al fatto che ognuno abbia un destino scritto….tutto è lasciato al caso e al caos….il destino nostro è segnato da eventi fortuiti: a volte sono fortunati e a volte no, ma bene o male siamo noi che ci creiamo un futuro più o meno bello.

    #306683
    dallisotto
    Partecipante

    @lorenzino82 wrote:

    @dallisotto wrote:

    @Fulvio57 wrote:

    …E’ la convinzione che non succederà  mai a noi, che porta a sottovalutare i rischi che si corrono.

    E’ una convinzione molto umana però, vale anche per i terremoti, i tumori, gli scippi, la vincita al superenalotto e un fiasco a letto con la nuova fidanzatina.

    Invece a volte tocca proprio a noi.
    Sicuramente credo a quel che scrive Nikodemus, che ognuno ha un destino scritto, di certo se un giorno decidi di andare in contromano sull’ A4 dai una bella possibilità  al Padreterno di riconsiderare il suo progetto iniziale.

    E invece proprio in virtù dell’ultima considerazione da te fatta, io non credo al fatto che ognuno abbia un destino scritto….tutto è lasciato al caso e al caos….il destino nostro è segnato da eventi fortuiti: a volte sono fortunati e a volte no, ma bene o male siamo noi che ci creiamo un futuro più o meno bello.

    Ma sai Lore’, la differenza forse sta anche nel fatto che qualcuno crede in un Dio e qualcuno no…non voglio obiettare che ognuno si crea buona parte del suo futuro, ma potrei credere che questo sia in qualche modo già  noto.
    MA si va nel filosofico…

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