PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › Purtroppo un altro lutto…
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27 Maggio 2013 alle 19:23 #306669sub1Partecipante
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27 Maggio 2013 alle 19:36 #306670sergio78Partecipante@dallisotto wrote:
@sergio78 wrote:
Dispiaciuto tragiche notizie.Ma non mi torna…vorrei capire se tutti noi pescatori in apnea hanno frequentato un corso oppure il fai da te….Almeno per quanto riguarda i segnali che il tuo corpo in assenza di ossigeno ti manda…io dopo il corso AA ho capito cosa vuol dire e i messaggi che il tuo corpo ti manda per dirti che sei in carenza di ossigeno..Poi se uno sta male è altra storia bisogna vedere il perchè..Rimane il fatto chè non si può morire così giovane C…O!Condoglianze alla famiglia…Che il mare ti conservi come ti ha portato via…
Date troppo peso a questo benedetto corso di apnea.
Io l’ho fatto anni dopo aver iniziato a pescare, e se è vero che ti dà nozioni teoriche-pratiche su emergenze, pericoli, tecniche etc etc, non ti salva la vita da tutto quel che puo’ capitare.
prima del corso non avevo mai rischiato nulla di serio, eppure ero quasi completamente autodidatta.
La fame d’aria il nostro corpo ce la segnala sia che il corso tu l’abbia fatto, sia che tu non l’abbia fatto.Se poi ignori il segnale, o se hai un malore, o se ti passa sul capo qualcuno..
(umore nero)
..a mio parere il corso è fondamentale e pur vero che se ti passa sopra qualcuno il corso non ti salva la vita…e neanche se hai un malore ,ma queste sono fatalità¡ ,non conoscenza dei segnali che il nostro organismo ci manda.Faccio apnea dinamica da più di tre anni e in piscina come al mare sono più tranquillo…malori e diportisti esclusi…
27 Maggio 2013 alle 19:47 #306671dallisottoPartecipante@sergio78 wrote:
@dallisotto wrote:
@sergio78 wrote:
Dispiaciuto tragiche notizie.Ma non mi torna…vorrei capire se tutti noi pescatori in apnea hanno frequentato un corso oppure il fai da te….Almeno per quanto riguarda i segnali che il tuo corpo in assenza di ossigeno ti manda…io dopo il corso AA ho capito cosa vuol dire e i messaggi che il tuo corpo ti manda per dirti che sei in carenza di ossigeno..Poi se uno sta male è altra storia bisogna vedere il perchè..Rimane il fatto chè non si può morire così giovane C…O!Condoglianze alla famiglia…Che il mare ti conservi come ti ha portato via…
Date troppo peso a questo benedetto corso di apnea.
Io l’ho fatto anni dopo aver iniziato a pescare, e se è vero che ti dà nozioni teoriche-pratiche su emergenze, pericoli, tecniche etc etc, non ti salva la vita da tutto quel che puo’ capitare.
prima del corso non avevo mai rischiato nulla di serio, eppure ero quasi completamente autodidatta.
La fame d’aria il nostro corpo ce la segnala sia che il corso tu l’abbia fatto, sia che tu non l’abbia fatto.Se poi ignori il segnale, o se hai un malore, o se ti passa sul capo qualcuno..
(umore nero)
..a mio parere il corso è fondamentale e pur vero che se ti passa sopra qualcuno il corso non ti salva la vita…e neanche se hai un malore ,ma queste sono fatalità¡ ,non conoscenza dei segnali che il nostro organismo ci manda.Faccio apnea dinamica da più di tre anni e in piscina come al mare sono più tranquillo…malori e diportisti esclusi…
Non fraintendermi, il corso l’ho fatto e lo posso consigliare a tutti.
Quello che dico è frutto di una valutazione (a spanne) di tutti i ragazzi che ci lasciano pescando; non sono tutti dei novellini, anzi, la composizione è eterogenea, dal principiante al super esperto, ma dovessi fare una gaussiana, direi che la media si sposta parecchio verso la categoria “esperto”.E quindi che significa?
1) che forse non si è mai esperti abbastanza
2) che forse più si è esperti e più si tendono a sottovalutare certi parametri (qua pongo punto di domanda).Non riesco a trovarvi qua una rappresentazione schematica con cui ci martellano in azienda, legata proprio al fattore conoscenza consapevole (esperienza)/ rischio.
Ma rende perfettamente l’idea di quanto spesso il limite tra consapevolezza e “spavalderia” sia molto flebile, e possa portare a rischi molto gravi.27 Maggio 2013 alle 19:55 #306672dolphin81Partecipante@dallisotto wrote:
@sergio78 wrote:
@dallisotto wrote:
@sergio78 wrote:
Dispiaciuto tragiche notizie.Ma non mi torna…vorrei capire se tutti noi pescatori in apnea hanno frequentato un corso oppure il fai da te….Almeno per quanto riguarda i segnali che il tuo corpo in assenza di ossigeno ti manda…io dopo il corso AA ho capito cosa vuol dire e i messaggi che il tuo corpo ti manda per dirti che sei in carenza di ossigeno..Poi se uno sta male è altra storia bisogna vedere il perchè..Rimane il fatto chè non si può morire così giovane C…O!Condoglianze alla famiglia…Che il mare ti conservi come ti ha portato via…
Date troppo peso a questo benedetto corso di apnea.
Io l’ho fatto anni dopo aver iniziato a pescare, e se è vero che ti dà nozioni teoriche-pratiche su emergenze, pericoli, tecniche etc etc, non ti salva la vita da tutto quel che puo’ capitare.
prima del corso non avevo mai rischiato nulla di serio, eppure ero quasi completamente autodidatta.
La fame d’aria il nostro corpo ce la segnala sia che il corso tu l’abbia fatto, sia che tu non l’abbia fatto.Se poi ignori il segnale, o se hai un malore, o se ti passa sul capo qualcuno..
(umore nero)
..a mio parere il corso è fondamentale e pur vero che se ti passa sopra qualcuno il corso non ti salva la vita…e neanche se hai un malore ,ma queste sono fatalità¡ ,non conoscenza dei segnali che il nostro organismo ci manda.Faccio apnea dinamica da più di tre anni e in piscina come al mare sono più tranquillo…malori e diportisti esclusi…
Non fraintendermi, il corso l’ho fatto e lo posso consigliare a tutti.
Quello che dico è frutto di una valutazione (a spanne) di tutti i ragazzi che ci lasciano pescando; non sono tutti dei novellini, anzi, la composizione è eterogenea, dal principiante al super esperto, ma dovessi fare una gaussiana, direi che la media si sposta parecchio verso la categoria “esperto”.E quindi che significa?
1) che forse non si è mai esperti abbastanza
2) che forse più si è esperti e più si tendono a sottovalutare certi parametri (qua pongo punto di domanda).Non riesco a trovarvi qua una rappresentazione schematica con cui ci martellano in azienda, legata proprio al fattore conoscenza consapevole (esperienza)/ rischio.
Ma rende perfettamente l’idea di quanto spesso il limite tra consapevolezza e “spavalderia” sia molto flebile, e possa portare a rischi molto gravi.Anche secondo me è probabile che ci lasci le penne uno più esperto. E’ la profondità la prima causa di sincope. Se tiri l’apnea a 15 metri per quanto sia rischioso è un conto,se lo fai a 30 è un altro.
27 Maggio 2013 alle 20:00 #306673sergio78Partecipante@dallisotto wrote:
@sergio78 wrote:
@dallisotto wrote:
@sergio78 wrote:
Dispiaciuto tragiche notizie.Ma non mi torna…vorrei capire se tutti noi pescatori in apnea hanno frequentato un corso oppure il fai da te….Almeno per quanto riguarda i segnali che il tuo corpo in assenza di ossigeno ti manda…io dopo il corso AA ho capito cosa vuol dire e i messaggi che il tuo corpo ti manda per dirti che sei in carenza di ossigeno..Poi se uno sta male è altra storia bisogna vedere il perchè..Rimane il fatto chè non si può morire così giovane C…O!Condoglianze alla famiglia…Che il mare ti conservi come ti ha portato via…
Date troppo peso a questo benedetto corso di apnea.
Io l’ho fatto anni dopo aver iniziato a pescare, e se è vero che ti dà nozioni teoriche-pratiche su emergenze, pericoli, tecniche etc etc, non ti salva la vita da tutto quel che puo’ capitare.
prima del corso non avevo mai rischiato nulla di serio, eppure ero quasi completamente autodidatta.
La fame d’aria il nostro corpo ce la segnala sia che il corso tu l’abbia fatto, sia che tu non l’abbia fatto.Se poi ignori il segnale, o se hai un malore, o se ti passa sul capo qualcuno..
(umore nero)
..a mio parere il corso è fondamentale e pur vero che se ti passa sopra qualcuno il corso non ti salva la vita…e neanche se hai un malore ,ma queste sono fatalità¡ ,non conoscenza dei segnali che il nostro organismo ci manda.Faccio apnea dinamica da più di tre anni e in piscina come al mare sono più tranquillo…malori e diportisti esclusi…
Non fraintendermi, il corso l’ho fatto e lo posso consigliare a tutti.
Quello che dico è frutto di una valutazione (a spanne) di tutti i ragazzi che ci lasciano pescando; non sono tutti dei novellini, anzi, la composizione è eterogenea, dal principiante al super esperto, ma dovessi fare una gaussiana, direi che la media si sposta parecchio verso la categoria “esperto”.E quindi che significa?
1) che forse non si è mai esperti abbastanza
2) che forse più si è esperti e più si tendono a sottovalutare certi parametri (qua pongo punto di domanda).Non riesco a trovarvi qua una rappresentazione schematica con cui ci martellano in azienda, legata proprio al fattore conoscenza consapevole (esperienza)/ rischio.
Ma rende perfettamente l’idea di quanto spesso il limite tra consapevolezza e “spavalderia” sia molto flebile, e possa portare a rischi molto gravi.Ecco i due punti che ci fanno riflettere sulla nostra “presunta super esperienza” ovviamente senza offendere nessuno.Il fatto e che più si pensa di essere esperti e più si rischia..è meno si è esperti più si è e si rischia lo stesso…quindi l’unica soluzione è stare attenti il più possibile a tutto e tutti..
28 Maggio 2013 alle 4:46 #306674NikodemusMembroposso dire condoglianze alla famiglia! bisognerebbe sentire qualcuno di lì…ma come annegamento , lo incanalerei nella pista dei malori in acqua , molto più comuni nei bagnanti della domenica , che con 2 cornetti alla crema e un cappuccio con panna…dopo 10′ dalla colazione accaldati , si lanciano in mare a rinfrescarsi…ed ecco il fattaccio! 🙁 bisogna ricordarsi che , le cosiddette mezze congestioni non esistono….la congestione , purtroppo è un processo inarrestabile e irreversibile , che provoca la morte del paziente ; anche in quei rari casi in cui i soccorrritori fossero già sul posto e pronti!!! 😯
avete mai fatto caso all’incidenza di giovanissimi (diciottenni o giù di lì…) che , durante una partita di calcio si accasciano in campo e tra tutto lo staff presente…non riescono più a salvarli?!? solo vent’anni fa non succedeva…ora cos’è cambiato?!? il nostro sport è meraviglioso , con tante cose belle…purtroppo anche cose negative , il destino di ognuno di noi viene scritto alla nascita.28 Maggio 2013 alle 7:32 #306675Fulvio57Partecipante…Non ho informazioni certe, ma se si analizza il fatto che si è immerso verso le 15,40, è probabile che avesse pranzato da un paio d’ore. Non credo alle fatidiche 3 ore “assolute” da aspettare per immergersi, il metabolismo varia da individuo ad individuo..
Quest’estate è morto un altro ragazzo in una situazione simile. Si era sentito male, era stato accompagnato a riva da uno dei compagni di battuta. Al loro ritorno, l’amico era deceduto. Si parlò di congestione, ma non sono da escludere altre cause.
Questa è una tragedia forse evitabile. Non si è trattato di sincope, di rete o di essere rimasto incastrato fra le roccie. Può capitare un infarto, un ictus o qualche altro cazzo di imprevisto, ma non una congestione……28 Maggio 2013 alle 7:42 #306676vikingoPartecipanteIo penso che il nostro sia forse lo sport più pericoloso tra tutti gli sport pericolosi! ho fatto anni di atletica, arti marziali, palestre vaRie… e non ho mai visto vittime!!! se andare in moto si possa chiamare sport, ma non lo è, almeno il motocclismo non agonistico, ho perso diversi amici con incidenti motociclistici!!! ma non c’è paragone con le vittime che miete l’apnea e la pesca subacquea quindi dobbiamo essere consci e consapevoli dei rischi che corriamo e che un minimo sbaglio si paga con la vita! vi dico solo: OCCHIO RAGAZZI!!!!
28 Maggio 2013 alle 11:36 #306677FELIXPartecipanteChe tristezza 🙁 .RIP
28 Maggio 2013 alle 12:56 #306678tony75Partecipantemolto tristezza riposa in pace!! sta diventando un’abitudine commentare queste brutte notizie, non pensiamo che questo lo possiamo solo leggere e non tocchi mai noi sempre attenzionee!!
28 Maggio 2013 alle 15:00 #306679Fulvio57Partecipante…E’ la convinzione che non succederà mai a noi, che porta a sottovalutare i rischi che si corrono.
28 Maggio 2013 alle 18:18 #306680AntodepPartecipante@Fulvio57 wrote:
…E’ la convinzione che non succederà mai a noi, che porta a sottovalutare i rischi che si corrono.
Parole sante!!!
28 Maggio 2013 alle 18:51 #306681dallisottoPartecipante@Fulvio57 wrote:
…E’ la convinzione che non succederà mai a noi, che porta a sottovalutare i rischi che si corrono.
E’ una convinzione molto umana però, vale anche per i terremoti, i tumori, gli scippi, la vincita al superenalotto e un fiasco a letto con la nuova fidanzatina.
Invece a volte tocca proprio a noi.
Sicuramente credo a quel che scrive Nikodemus, che ognuno ha un destino scritto, di certo se un giorno decidi di andare in contromano sull’ A4 dai una bella possibilità al Padreterno di riconsiderare il suo progetto iniziale.28 Maggio 2013 alle 19:09 #306682lorenzino82Partecipante@dallisotto wrote:
@Fulvio57 wrote:
…E’ la convinzione che non succederà mai a noi, che porta a sottovalutare i rischi che si corrono.
E’ una convinzione molto umana però, vale anche per i terremoti, i tumori, gli scippi, la vincita al superenalotto e un fiasco a letto con la nuova fidanzatina.
Invece a volte tocca proprio a noi.
Sicuramente credo a quel che scrive Nikodemus, che ognuno ha un destino scritto, di certo se un giorno decidi di andare in contromano sull’ A4 dai una bella possibilità al Padreterno di riconsiderare il suo progetto iniziale.E invece proprio in virtù dell’ultima considerazione da te fatta, io non credo al fatto che ognuno abbia un destino scritto….tutto è lasciato al caso e al caos….il destino nostro è segnato da eventi fortuiti: a volte sono fortunati e a volte no, ma bene o male siamo noi che ci creiamo un futuro più o meno bello.
28 Maggio 2013 alle 20:43 #306683dallisottoPartecipante@lorenzino82 wrote:
@dallisotto wrote:
@Fulvio57 wrote:
…E’ la convinzione che non succederà mai a noi, che porta a sottovalutare i rischi che si corrono.
E’ una convinzione molto umana però, vale anche per i terremoti, i tumori, gli scippi, la vincita al superenalotto e un fiasco a letto con la nuova fidanzatina.
Invece a volte tocca proprio a noi.
Sicuramente credo a quel che scrive Nikodemus, che ognuno ha un destino scritto, di certo se un giorno decidi di andare in contromano sull’ A4 dai una bella possibilità al Padreterno di riconsiderare il suo progetto iniziale.E invece proprio in virtù dell’ultima considerazione da te fatta, io non credo al fatto che ognuno abbia un destino scritto….tutto è lasciato al caso e al caos….il destino nostro è segnato da eventi fortuiti: a volte sono fortunati e a volte no, ma bene o male siamo noi che ci creiamo un futuro più o meno bello.
Ma sai Lore’, la differenza forse sta anche nel fatto che qualcuno crede in un Dio e qualcuno no…non voglio obiettare che ognuno si crea buona parte del suo futuro, ma potrei credere che questo sia in qualche modo già noto.
MA si va nel filosofico… -
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