- Questo topic ha 20 risposte, 11 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni, 3 mesi fa da
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@pjthebest wrote:
Ragazzi, giusto per vedere se ho studiato bene, faccio un sunto delle principali tecniche (esposte sul sito)
Caduta
E’ il metodo di cattura più dinamico: consiste nell’individuare le prede a distanza, trovandosi più in alto, per poi piombarci su e sparare il colpo.
Le difficoltà sono soprattutto: la buona apnea, necessaria per individuare le prede, e la silenziosità con cui svolgere l’operazione.La tana (quella della fi*a nana) 😀 😀
Vanno identificate le possibili tane, per poi affacciarvisi e, se abitate, sparare un colpo.
Direi che qui la difficoltà sta nell’avere occhio nell’identificare le possibili tane e la silenziosità per non mettere in allarme l’eventuale inquilino.L’aspetto
Consistere nello scendere delicatamente sul fondo, confondersi con l’ambiente circostante ed aspettare che qualche incauto pesciozzo si avvicini a portata di tiro.
Difficoltà : tanta tanta tanta apnea!L’agguato
Vedi la tana, con la variante che, invece di perlustrare il fondale alla ricerca di possibili tane, si tratta di costringere la preda a rintanarsi, in modo da andare a colpo sicuro.
La difficoltà è nella complessità intrinseca della tecnica, che costringe a varie operazioni (identificazione, inseguimento, cattura), ognuna delle quali caratterizzata da una propria criticità .Come sono andato?
P.S. la battuta della tana era pessima, lo so… ma non ho resistito! 🙄
beh… il ragazzo studia ma potrebbe fare di più 😀 😀 😀
per capire meglio o bene devi andare a mare e scendere…. questo è l’unico “studio” che dovresti fare….. da li capirai molte cose…. 😉 😉 😉La volonta per capire le tecniche ci vuole ma quello che ci vuole di piu’ e la costanza per fare una padella, capire perche’ l’hai fatta e non rifarla!
Bada che hai scelto una materia divertente ma difficile!
@ale94 wrote:
@nicola wrote:
@Fulvio48 wrote:
La pesca in caduta consiste nel controllare la discesa verso il fondo con pinneggiate lente o “frenando” la caduta con opportune posizioni del corpo; durante questa discesa si cercano eventuali prede. Quindi con calma, culo e abilità , si tenta di planare (vicino/sopra/ di fianco/di pecora) fino alla distanza di tiro.
Per le altre tecniche i criteri generali sono stati presentati in precedenza.😀 😀 😀 😀 😀
Non l’avevo mai sentita 😆 😆 😆ahahahah…in effetti deve essere un po scomodo 😆 😆
fulvio mi fa’ morire con queste trovate 😀 😀 😀 😀 😀
mentre ero al pc ho riso come un ebete !!!! 😀 😀 😀 😀Oggi sono planato su due cernie di 4-5 chili. La prima si è messa subito di pecora ma non è stata ferma. Ha puntato sul suo buco, così non ho sparato. Arrivato sul fondo, ho strisciato al riparo dai massi fino al punto dove le avevo viste aggirarsi.
La seconda era di muso; mi sono avvicinato ancora tentando l’ipnotismo del Guru, ma si è girata. Gliel’ho mollata di fianco insagolandola e ho recuperato a bracciate la sagola. Purtroppo non sono riuscito ad evitare che si intanasse e la merdaccia si è arroccata.
Risalgo mollando il mulinello, ventilo, tengo in trazione la sagola. Ridiscendo acchiappo l’asta che sporgeva di punta dal buco, acchiappo anche la sagola, la libero da un incoccio nei sassi e ….. recupero un bel niente.
La merdaccia evidentemente colpita male si è strappata ed è uscita dall’altra parte. Io avevo tenuto in trazione la Sardegna.
Questa è la pesca in caduta (sempre più in basso) seguita da un agguatino.@Fulvio48 wrote:
Io avevo tenuto in trazione la Sardegna.
…Questa è la pesca in caduta (sempre più in basso) seguita da un agguatino.Dai che son fuori sede da un cliente e non posso ridere così…. :smt082 :smt082 :smt082
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