Rottura pala C4…. e risposta al sig ***

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  • Questo topic ha 37 risposte, 20 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni, 1 mese fa da Lefa.
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  • #116055
    mosgi
    Partecipante

    @Max wrote:

    @mosgi wrote:

    A me è successo per ben tre volte con le ice della omer,sostituite direttamente dal rivenditore,infine regalate e acquistate di più serie (di altra ditta, in carbonio ) che uso da due anni e mai un difetto.Fai valere i tuoi diritti non dargliela vinta.
    Giuseppe

    Vuoi scommettere che indovino il nome della ditta? 😀 😀 😀
    Io penso che cmq per quel che costano le C4 dovrebbero essere garantite e sostituite a vita 😀 😀

    Troppo semplice, si vedono in molte foto che ho inserito.In ogni caso, mai avuto un minimo inconveniente. 😉 😉 😉

    #116056
    Deepblu
    Partecipante

    Volevo solo far partecipi tutti voi del fatto che la C4 stamattina mi ha inviato un’email in cui si dimostra disponibile a ricevere le pale per un esame diretto. E’ già  un passo in avanti e, anche se si limita solo appunto alla disponibilità  a verificare di persona l’entità  del danno, mi sembra un buon modo di manifestare la cura per il cliente.
    Mi auguro solo che dopo il danno non ci sia anche la beffa.
    Vi terrò aggiornati sull’esito della questione.
    Ciao

    #116057
    Fulvio57
    Partecipante

    Qualcuno dello staff avrà  letto queste pagine…stai tranquillo.

    #116058
    FABIO
    Partecipante

    😯 Mi spiace per quello che ti e’ capitato…sicuramente erano difettate puo’ capitare.
    Io e’ 10 che utilizzo C4 sia in apnea che nelle mie pescate dove sbattono ovunque ,e mai rotture. 🙂

    #116059
    zio frank
    Partecipante

    Dopo aver letto tutta questa discussione devo ammettere di aver provato un senso di fastidio per il tono della e-mail del signor C4. Prima di arrivare all’ultimo post, tra me e me pensavo che forse non avrei mai acquistato questo prodotto visto quel tipo di trattamento riservato a un cliente, considerando l’alto costo del prodotto in questione. Penso sia opinione comune ritenere una rottura delle pale in quel punto un difetto di fabbricazione ( non credo ti siano cadute da un balcone del 7 piano….!!!!) e in questo caso la ditta avrebbe dovuto comportarsi diversamente. Comunque ti consiglio di farci sapere l’esito di tutta questa storia perchè molto interessante per i futuri acquirenti.

    #116060
    pescandrea
    Partecipante

    @zio frank wrote:

    Dopo aver letto tutta questa discussione devo ammettere di aver provato un senso di fastidio per il tono della e-mail del signor C4. Prima di arrivare all’ultimo post, tra me e me pensavo che forse non avrei mai acquistato questo prodotto visto quel tipo di trattamento riservato a un cliente.

    Il signor C4 è rinomato per il suo “caratterino”…
    Se ti facessi vedere le email ( che ancora conservo) di un litigio che ho avuto con lui… ti farei venire i brividi .
    In confronto quella di Deepblu è una letterina d’amore.
    E il motivo banale sai qual’è??
    Per aver chiesto anche il parere tecnico del GRANDE Umberto Pelizzari ( il giorno prima l’avevo chiesto a lui tramite email), sulle pinne C4 che mi accingevo a comprare…
    Avrà  pensato che non mi fidavo solo del suo parere??
    In fondo l’avevo chiesto ad un campionissimo , no!!??
    Non fu mia intenzione offenderlo , ma lui mi aggredì verbalmente…
    Credo che sia una persona permalosa e soprattutto che non gli si possa dire nulla ( nemmeno un parere) sul suo lavoro.
    Detto questo però, c’è da dire che lui mi sostituì le flap 80 rotte… Con le pale delle mustang 80 ( riconoscendo il difetto di fabbrica).
    Ma ovviamente, lui non sapeva che fossi io… 😀 😀

    #116061
    Fulvio
    Partecipante

    Scusa ma non ho capito come Pellizzari fosse stato tratto in ballo. Glielo hai detto tu che lo avevi contattato per un consulto oppure è stato lui a dirlo a mister x ?

    #116062
    pescandrea
    Partecipante

    Io prima di comprare le C4 mi sono voluto informare bene, essendo io, un tipo scrupoloso.
    Ho prima scritto a mister C4 e mi ha consigliato un certo tipo di pinna e fino a lì… tutto bene.
    Poi ho pensato di contattare Umberto, prendendo il suo indirizzo email dal suo sito e chiedendogli se secondo lui andavano bene quelle pinne per me ( ovviamente gli ho scritto a cosa mi servivano e gli ho dato tutti i miei “numeri”).
    Umberto però, siccome non conosceva le pinne in questione, ha pensato di… rigirare l’email al titolare di C4!! 😀 😀

    Da lì… una marea d’insulti!!
    Ed ho tutto scrittooooooo 😕 😕

    Io ovviamente avevo fatto tutto in buonissima fede e avevo solo voglia di sentire due campane… E che campana dico io!! 🙂 😉 :mrgreen:

    #116063
    giodap
    Partecipante

    Nella vicenda raccontata in questo topic, a mio parere, bisogna distinguere l’aspetto tecnico da quello commerciale. Quello che può interessare gli amici del forum è:
    1) La qualità  del prodotto
    2) La serietà  dell’azienda
    3) La normativa commerciale vigente

    Mister Carbon è sul mercato delle pinne da più di 10 anni ed ha segnato una svolta epocale nella storia della bipinna. Ho vissuto in prima persona la messa a punto della Falcon: i miei primi video sono stati sponsorizzati dalla C4 ed ho usato la pinne in questione per anni.
    La qualità  attuale del prodotto è fuori discussione e nell’uso corretto queste pale non si devono rompere!
    Ho praticato nuoto agonistico dai 16 ai 28 anni, so cosa vuol dire una virata in piscina e, a mio parere, spingersi dal bordo della vasca con le pinne può essere un uso scorretto di questo prodotto.
    Chi lo fa, dovrebbe sapere i rischi nei quali può incorrere e il tipo di rottura evidenziata nel post fa supporre proprio una rottura per cricca provocata da contrasto con superficie solida.
    Gli istruttori di apnea che praticano le piscine dovrebbero segnalarlo ai propri allievi: si può nuotare per anni e non rompere mai una pala, ma capita la virata che nella spinta dal bordo la curvatura della pala superi il valore critico che porta alla rottura. Con queste pale non ci si può neppure spingere dal fondo quando si deve affrontare la risalita, quando lo si fa (a volte lo faccio anche io…) so a cosa posso andare incontro.
    C4 ha sostituito e sostituisce le sue pale rotte da anni e molti p.sub ci hanno marciato…conosco negozianti che raccoglievano dai propri clienti le pale rotte in questione per i motivi più disparati, ne chiedevano la sostituzione per rivenderle (confessione di un pentito), al cliente dicevano poi che non erano state sostituite…
    La diffidenza di Mister Carbon, a mio parere, è giustificata.
    Sulla scelta commerciale, in questo caso, di non sostituire il prodotto, personalmente, con un cliente della mia pala asimmetrica mi sarei comportato diversamente.
    Non voglio difendere Mister Carbon col quale non sono in buoni rapporti da anni ma spiegare che è difficile sostenere che con le pinne in composito di carbonio ci si possa spingere tranquillamente dal bordo di una piscina a meno che la ditta produttrice non lo espliciti.
    Un avvocato degli USA guidando senza mani una bicicletta della Colnago è caduto fratturandosi non so quale osso, ha fatto causa alla ditta in questione ed ha vinto perché nelle istruzioni non c’era scritto che quella bicicletta non si poteva guidare senza mani!
    Anche nel nostro settore dovremo arrivare a vendere i prodotti con libretti esplicativi dell’uso, ora non so come C4 venda le sue pinne, ovvero se fornisce un manuale d’uso, nel caso non sia esplicitato che non si possono usare in piscina, a mio pare, Pescandrea può legittimamente chiedere la sostituzione: andrà  incontro ad una causa lunga difficile, ma vincente.
    Giorgio

    #116064
    Deepblu
    Partecipante

    Caro Giorgio, mi permetto di darti del tu, le tue parole dimostrano la solita obiettività  e chiaramente non si può essere in disaccordo con quanto dici.
    Nessuno però mi ha mai detto né tantomeno ho visto scritto che l’utilizzo di tali pinne in piscina, in particolare nella pratica dell’apnea dinamica, è sconsigliato in quanto può provocare simile rotture. L’avessi saputo prima non le avrei utilizzate o forse neanche acquistate.
    Sulla serietà  del signore in questione, sia a livello personale che come azienda, non ho dato giudizi assoluti ma solo inerenti il mio caso e sempre rispettando comunque l’educazione senza usare termini offensivi o ingiuriosi. Mi rendo conto che, come accennavi tu, a questo mondo non tutti siamo onesti e un minimo di diffidenza ci può stare. Il tono delle sue prime email è però, a mio parere, molto categorico e di nessuna apertura. Si poteva fare meglio…come infatti ,dico per correttezza, ha fatto successivamente…
    Ho avuto infatti negli ultimi giorni un’ulteriore scambio di email col titolare della C4 in cui si impegna, senza bisogno di altre ulteriori spiegazioni, alla sostituzione delle pale anche se la rottura, a suo dire, è stata provocata da un mio uso scorretto.
    Spero quindi che si risolva tutto per il meglio e sarò allo stesso modo ligio, come ho fatto per esprimere le mie critiche, a lodare il comportamento del Sig.C4 qualora le cosa vadano per il meglio.
    Un abbraccio a tutti

    #116065
    giodap
    Partecipante

    Questo topic ha sollevato un problema che non mi ero mai posto in qualità  di imprenditore del settore della pesca subacquea, ma che ora, dopo aver trattato questo argomento, sto affrontando: le mie attrezzature sono messe in vendita senza un libretto di istruzioni!
    Ignoro la legislazione al riguardo, ma voglio ugualmente provvedere, sia per responsabilità  future, sia per offrire all’acquirente le informazioni necessarie al miglior uso del prodotto.
    Il caso della Colnago insegna…
    Accompagnare i prodotti con un manuale d’istruzione per l’uso oltre a rappresentare un esempio di serietà  dell’azienda fa crescere il nostro scalcinato settore dove abbondano gli artigiani che lavorano …sott’acqua e senza scrupoli.
    Siamo tutti amici, insomma…però dobbiamo ancora crescere , sia noi produttori, sia voi clienti: certe richieste dovrebbero partire da voi p.sub, bistrattati, ma anche un po’ ignoranti sui diritti dell’ acquirente.
    Non devono più verificarsi situazioni come quella che abbiamo discussa. Pensate cosa poteva succedere se la rottura si fosse verificata spingendosi nella risalita da un tuffo profondo in una battuta di pesca invernale con una cintura gravata da molta zavorra!
    Il p.sub deve sapere che con una pala in composito di carbonio se si spinge dal fondo può anche portarla a rottura.
    Sembra banale ma è come il caso della Colnago.
    Niente allarmismi! Mi è successo più volte e sono sempre riuscito a tornare in superficie cosciente. Non so, però, cosa sarebbe successo se affrontando le discese profonde non avessi avuto una condizione atletica ottimale.
    Giorgio

    #116066
    zio frank
    Partecipante

    Diciamo che il libretto d’istruzioni sarà  molto utile per l’utente che spendendo tanti soldi le seguirà  sicuramente. Ciò non toglie comunque che se dovesse succedere, il cliente non dichiarerà  più l’uso delle pinne in piscina per timore di non vedersi riconosciuta la garanzia.

    #116067
    Lupus82
    Partecipante

    Anch’io son convinto dell’utilità  di un libreto di istruzioni, quest’ultimo deve accompagnare ogni prodotto; mi sembra un operazione di buon senso da parte del venditore che oltre a tutelarsi maggiormente, da la possibilità  all’acquirente di far valere il diritto al rimborso o alla sostituzione di un eventuale prodotto danneggiato.
    Riguardo al caso di Deepblu, penso che abbia tutto il diritto di avere delle spiegazioni al riguardo e di essere trattato con cordialità  e gentilezza….penso che sia anche nell’interesse del venditore!

    #116068
    pescandrea
    Partecipante

    @giodap wrote:

    Un avvocato degli USA guidando senza mani una bicicletta della Colnago è caduto fratturandosi non so quale osso, ha fatto causa alla ditta in questione ed ha vinto perché nelle istruzioni non c’era scritto che quella bicicletta non si poteva guidare senza mani!

    Mai sentita una cosa simile… Ha creato un precedente!! 😯 😯

    Io però penso che se si mettesse in risalto il fatto che per le pinne in carbonio “è sconsigliato l’uso in piscina”…
    Le vendite calerebbero drasticamente.

    Sia nel corso di apnea che svolgo, che nelle gare di dinamica in piscina… il 90% degli atleti usano pinne o monopinne in carbonio.
    Non credo nemmeno che qualcuno voglia rinunciare alle prestazioni che solo determinate pinne ti possono dare…
    Quindi credo che chiunque correrebbe il rischio di usare le pale in carbonio, pur sapendo quali rischi si corrono.

    L ‘immersione che si effettua nelle gare di dinamica quindi, è quanto di più sbagliato che si possa fare a discapito di questo tipo di pinne…
    Visto che a noi del corso, impongono di tenere i talloni attaccati al bordo vasca ed immergendosi entro il primo metro, siamo costretti a spingere energicamente, flettendo drasticamente le pale in quel famoso punto critico, cioè a metà  pala.

    Mi pare il cane che si morde la coda… 🙄
    Come se ne esce da quest’empasse!! 😀

    #116069
    Capitan Simon
    Partecipante

    @pescandrea wrote:

    @giodap wrote:

    Un avvocato degli USA guidando senza mani una bicicletta della Colnago è caduto fratturandosi non so quale osso, ha fatto causa alla ditta in questione ed ha vinto perché nelle istruzioni non c’era scritto che quella bicicletta non si poteva guidare senza mani!

    Mai sentita una cosa simile… Ha creato un precedente!! 😯 😯

    Senti questa Andrea, non per andare OT ma solo per confermare quanto dice Giorgio: anni fa è stato pubblicato sulle riviste di settore il caso di un motociclista americano… guidava un’Harley con un particolare e stupidissimo sistema di blocco dell’acceleratore, utile per mantenere il gas costante sulle infinite e monotone highways USA. In pratica una vite con farfalla finare, montata sotto il blocchetto dell’acceleratore, bloccava la corsa dello stesso, tenendolo aperto!!! 😯
    Inevitabilmente, lo sfortunato e incauto tizio, non riuscendo poi a sbloccare rapidamente l’aggeggio, si è andato a cercare un bell’incidente. Rimasto paralizzato, ha ottenuto un risarcimento enorme dalla H.D. rea di non aver scritto chiaro e tondo il rischio sul libretto!
    Io personalmente avrei messo in galera progettista, direttore vendite e motociclista!
    Però, negli states il consumatore è inviolabile, quindi da li son comparsi libretti con avvertimenti circa il non mangiare i bulloni, bere la benzina etc. VERO!!!!

    Estremizzazioni a parte, un buon libretto, circa l’uso e la “manutenzione” di un attrezzo, sarebbe un’ottima cosa, sia per chi vende -possibilità  di far conoscere al meglio le caratteristiche e le qualità  del prodotto- che per chi compra. 😀

    Detto questo, spero davvero Deepblu che tu possa aver giusta soddisfazione per quella rottura! 😉

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