PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Area Video › trigone: un pesce facilissimo da catturare….. FORSE!
- Questo topic ha 44 risposte, 12 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 9 mesi fa da mosgi.
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2 Febbraio 2013 alle 2:21 #294431bennypalermoPartecipante
pesce molto pericoloso! sicuramente non ne vale la pena di rischiare! io non gli sparerei di sicuro! poi vallo ad uscire dall’asta!
😯2 Febbraio 2013 alle 8:15 #294432zio frankPartecipanteBell’argomento Icaro.
I trigoni o le razze sono dei pesci molto apprezzati da alcuni. Sono commestibili solo le ali, composte di carne bianca con molta polpa e cartilagini. A Sassari si frigge a pezzi e poi immersa in un sugo di pomodoro con aceto e molto aglio. La sua cattura presenta la sola difficoltà di liberarla dall’asta. E’ questa un’operazione da fare solo a terra, perciò se dovesse capitare è necessario trascinarla a terra. ucciderla, possibilmente tagliargli la coda nella quale c’è un aculeo molto pericoloso che questo sa usare molto bene. Un attimo e zac…..vi potete trovare trafitti da questo piccolo pugnale grande in proporzione alla taglia del pinnuto. Personalmente non le catturo perchè portarla appresso nella boa è una grande fatica.
Vi posto un filmato dove si vede che fine fanno con me:[youtube:ti0end89]qKq-EXsfN5Q&list[/youtube:ti0end89]
2 Febbraio 2013 alle 12:26 #294433submaroPartecipanteAnch’io ho avuto una brutta esperienza, proprio in Sardegna una decina di anni fà , qua in Liguria diciamo che sono quasi assenti o comunque rari i trigoni o acquila di mare, prima vi racconto questo piccolo anedoto che mi è rivenuto in mente propio di quel periodo. Mi trovavo a pescare alla Maddalena era il mese di maggio ottimo mese in quelle zone per le orate ne ho prese veramente molte anche di taglia, ricordo di una sui 5 kg che nuotava lenta nel sottocosta, ero appostato in punto ridossato, lei è passata a pochi metri da me non curante della mia presenza, ma vedevo che aveva un’andatura strana, riemergo e gli vado dietro l’orata continua a nuotare, appena arrivo a tiro sparo dalla superficie e la prendo bene, l’orata non fà la minima reazione, non posso averla fulminata anche perchè il tiro è di coda, recupero il naylon e scopro che sul lato destro della testa ha un bubbone esagerato, un tumore che ormai gli aveva levato ogni forza, credo di avergli fatto un favore…ho scoperto in seguito, che in quella zona spesso accadevano di queste cose ai pesci, si dice che la ex vicina base Americana avendo dei sommergibili nucleari, potesse disperdere della radiazioni…chissà …comunque torniamo al trigone, avevo già catturato un paio di belle orate e vedo sul fondo appunto un bel trigone che subito scambio per una succulenta razza, faccio questo errore di valutazione perchè dal vivo non avevo mai visto questo genere di pesce quindi non lo conoscevo, penso pochi secondi e sparo propio sopra la testa, polverone e via tipo acquilone impazzito, chiramente in quel periodo essendoci una grande quantità di pesce bianco al libero, non pescavo in tana e quindi non avevo fucili di riserva al seguito, ma avevo esperienza di murene e gronghi presi in passato e ho pensato che la miglior tecnica fosse quella di portarlo nel sotto costa bloccarlo sulle rocce e togliergli la vita con il coltello.
Questa operazione non è stata semplice ma alla fine ho la meglio, cosa strana e che ogni tanto vedevo una cosa nera sbucare dalla coda ma non ci ho fatto più di tanto caso anche perchè la razza a mio sapere dell’epoca era quasi innocua.
Ok vedo che il pesce non ha più funzioni vitali e siccome il pallone l’ho lasciato più al largo, decido di metterla nel cavetto in cintura per il trasporto fino alla boa.
Putroppo per me quel tragitto è ancora ben vivo nei miei ricordi, non per la bellezza dei fondali o per quale altra meraviglia marina, ma per il fatto che il trigone bello e buona improvvisamente resuscita dall’oltre tomba tipo Lazzaro e comincia a sbattere in cintura con una violenza incredibile, mollo il fucile e comincia il combattimento, putroppo scopro cos’era quella cosa nera che avevo visto in precedenza,per mia fortuna il lungo acuneo che in quel momento è girato non verso le mie gambe ma lo vedo fare su e giù, con le mani tengo bloccato il pesce lontano, ma non riesco a sganciare il portapesci, nel combattimento riesce a girarsi e mi confficca il suo simpatico aculeo nella giuntura dietro tra ginocchio e gamba, proprio nel morbido…non vi dico il dolore..riesco a sganciare la cintura e agonizzante a galla invoco tutti i Santi compresi Apostoli maggiori e minori, cerco di calmarmi anche se il dolore e fortissimo, in quel momento realizzo che quel maledetto mi ha bucato con qualcosa e in me si fà avanti l’idea che possa avere un veleno o qualcosa di simile.
Sono da solo e un pò lontano dal punto da dove sono entrato in acqua, devo dire che mi è preso un pò il panico, perchè il dolore era molto forte e io non riuscivo a piegare la gamba destra.
Passata la fase drammatica, mi faccio forza non potevo morire lì in terra Sarda così o comunque non prima di aver mangiato il famoso Porceddù con tantissimi altri prodotti tipici che non avevo mai assaggiato e che mi aspettavano quella sera in cambio del mio pescato….
Recupero i piombi e il fucile, non il pallone che andrò a riprendere poi nel pomeriggio, mi sembrava brutto lasciare tutto lì, il veleno iniziava a fare effetto con una gamba nuoto fino alla spiaggia, il dolore è ancora forte e sicuramente lo sentivo ancora di più perchè ormai il mio cervello aveva elaborato che era in corso un avvelenamento e putroppo mi rimane poco da vivere, mi viene da ridere sembra un film ma è verità , in quei momenti diventiamo veramente coraggiosi noi uomini…
Beh arrivo a terra, dallo scooter, almeno ci ero arrivato, mi calmo e piano piano spogliandomi il dolore diminuisce un pochino, nella zona del buco avevo intorno tutto nero e un pò rosso, dovevo farmi vedere da qualcuno, ci voleva l’antidoto .
Tornato in paese, vado in farmacia e mi spiegano un pò di cose e mi diranno la cosa più importante, “Fratello tu vivrai”
Che storia ragazzi, ebbene ho fatto la cena tipica e ho bevuto anche assai, brindando più e più volte, il dolore dopo una pomata data dal farmacista era abbastanza locale, si vedeva sempre il buco e si era formata una pallina sotto, mi faceva male a piegarlo, ma in breve tempo è passato tutto…o quasi il ricordo è ancora vivo come la strizza che mi sono preso, da quel giorno ne ho visti poi tantissimi anche di veramente enormi, ma mai più mi è venuto minimamente in mente di spararli, sia per la brutta vicenda, sia perchè per me in cucina sono veramente scarsi(che volete sono abituato bene ) ma anche perchè sono molto belli da vedere in natura.
La morale è che ogni mattina io mi sveglio e so che mai e poi mai sparerò più in trigone, un trigone alla mattina si svegla e sà che prima o poi avvelenerà qualcun’altro…ma non me di sicuro2 Febbraio 2013 alle 13:27 #294434lello75Partecipante@submaro wrote:
Anch’io ho avuto una brutta esperienza, proprio in Sardegna una decina di anni fà , qua in Liguria diciamo che sono quasi assenti o comunque rari i trigoni o acquila di mare, prima vi racconto questo piccolo anedoto che mi è rivenuto in mente propio di quel periodo. Mi trovavo a pescare alla Maddalena era il mese di maggio ottimo mese in quelle zone per le orate ne ho prese veramente molte anche di taglia, ricordo di una sui 5 kg che nuotava lenta nel sottocosta, ero appostato in punto ridossato, lei è passata a pochi metri da me non curante della mia presenza, ma vedevo che aveva un’andatura strana, riemergo e gli vado dietro l’orata continua a nuotare, appena arrivo a tiro sparo dalla superficie e la prendo bene, l’orata non fà la minima reazione, non posso averla fulminata anche perchè il tiro è di coda, recupero il naylon e scopro che sul lato destro della testa ha un bubbone esagerato, un tumore che ormai gli aveva levato ogni forza, credo di avergli fatto un favore…ho scoperto in seguito, che in quella zona spesso accadevano di queste cose ai pesci, si dice che la ex vicina base Americana avendo dei sommergibili nucleari, potesse disperdere della radiazioni…chissà …comunque torniamo al trigone, avevo già catturato un paio di belle orate e vedo sul fondo appunto un bel trigone che subito scambio per una succulenta razza, faccio questo errore di valutazione perchè dal vivo non avevo mai visto questo genere di pesce quindi non lo conoscevo, penso pochi secondi e sparo propio sopra la testa, polverone e via tipo acquilone impazzito, chiramente in quel periodo essendoci una grande quantità di pesce bianco al libero, non pescavo in tana e quindi non avevo fucili di riserva al seguito, ma avevo esperienza di murene e gronghi presi in passato e ho pensato che la miglior tecnica fosse quella di portarlo nel sotto costa bloccarlo sulle rocce e togliergli la vita con il coltello.
Questa operazione non è stata semplice ma alla fine ho la meglio, cosa strana e che ogni tanto vedevo una cosa nera sbucare dalla coda ma non ci ho fatto più di tanto caso anche perchè la razza a mio sapere dell’epoca era quasi innocua.
Ok vedo che il pesce non ha più funzioni vitali e siccome il pallone l’ho lasciato più al largo, decido di metterla nel cavetto in cintura per il trasporto fino alla boa.
Putroppo per me quel tragitto è ancora ben vivo nei miei ricordi, non per la bellezza dei fondali o per quale altra meraviglia marina, ma per il fatto che il trigone bello e buona improvvisamente resuscita dall’oltre tomba tipo Lazzaro e comincia a sbattere in cintura con una violenza incredibile, mollo il fucile e comincia il combattimento, putroppo scopro cos’era quella cosa nera che avevo visto in precedenza,per mia fortuna il lungo acuneo che in quel momento è girato non verso le mie gambe ma lo vedo fare su e giù, con le mani tengo bloccato il pesce lontano, ma non riesco a sganciare il portapesci, nel combattimento riesce a girarsi e mi confficca il suo simpatico aculeo nella giuntura dietro tra ginocchio e gamba, proprio nel morbido…non vi dico il dolore..riesco a sganciare la cintura e agonizzante a galla invoco tutti i Santi compresi Apostoli maggiori e minori, cerco di calmarmi anche se il dolore e fortissimo, in quel momento realizzo che quel maledetto mi ha bucato con qualcosa e in me si fà avanti l’idea che possa avere un veleno o qualcosa di simile.
Sono da solo e un pò lontano dal punto da dove sono entrato in acqua, devo dire che mi è preso un pò il panico, perchè il dolore era molto forte e io non riuscivo a piegare la gamba destra.
Passata la fase drammatica, mi faccio forza non potevo morire lì in terra Sarda così o comunque non prima di aver mangiato il famoso Porceddù con tantissimi altri prodotti tipici che non avevo mai assaggiato e che mi aspettavano quella sera in cambio del mio pescato….
Recupero i piombi e il fucile, non il pallone che andrò a riprendere poi nel pomeriggio, mi sembrava brutto lasciare tutto lì, il veleno iniziava a fare effetto con una gamba nuoto fino alla spiaggia, il dolore è ancora forte e sicuramente lo sentivo ancora di più perchè ormai il mio cervello aveva elaborato che era in corso un avvelenamento e putroppo mi rimane poco da vivere, mi viene da ridere sembra un film ma è verità , in quei momenti diventiamo veramente coraggiosi noi uomini…
Beh arrivo a terra, dallo scooter, almeno ci ero arrivato, mi calmo e piano piano spogliandomi il dolore diminuisce un pochino, nella zona del buco avevo intorno tutto nero e un pò rosso, dovevo farmi vedere da qualcuno, ci voleva l’antidoto .
Tornato in paese, vado in farmacia e mi spiegano un pò di cose e mi diranno la cosa più importante, “Fratello tu vivrai”
Che storia ragazzi, ebbene ho fatto la cena tipica e ho bevuto anche assai, brindando più e più volte, il dolore dopo una pomata data dal farmacista era abbastanza locale, si vedeva sempre il buco e si era formata una pallina sotto, mi faceva male a piegarlo, ma in breve tempo è passato tutto…o quasi il ricordo è ancora vivo come la strizza che mi sono preso, da quel giorno ne ho visti poi tantissimi anche di veramente enormi, ma mai più mi è venuto minimamente in mente di spararli, sia per la brutta vicenda, sia perchè per me in cucina sono veramente scarsi(che volete sono abituato bene ) ma anche perchè sono molto belli da vedere in natura.
La morale è che ogni mattina io mi sveglio e so che mai e poi mai sparerò più in trigone, un trigone alla mattina si svegla e sà che prima o poi avvelenerà qualcun’altro…ma non me di sicuroChe storia, per fortuna ti è andata bene e non come il tizio del video. A me è successo una storia simile con due tracinoni,che da quando mi becchai la puntura non dolorosa ma di un male allucinante,non li catturo più da più di due anni. Non mi è mai capitato un trigone a tiro, e sinceramente se fosse accaduto non credo che l’avrei sparato,non l’ho mai mangiato e quindi non ci sarebbe stato un attrazione alimentare,ma sinceramente vedendo il video e sentendo il racconto di Submaro e venendomi in mente quello che passai con i due tracinoni non credo che mai lo farò 😉
2 Febbraio 2013 alle 13:34 #294435bennypalermoPartecipantecavolo che storia! sei fortunato! anzi ti è finita bene senza infezioni ecc! io qui in sicilia non ne ho mai vista una! ma dopo tutti i racconti non gli sparerei ne ora e ne mai!!! meglio un bello scorfano a sto punto! ahahah
2 Febbraio 2013 alle 22:04 #294436icaroMembroAzz marco! Non conoscevo la tua storia…. ti aggiungo agli altri reduci di guerra del forum!
La cosa buffa…. è che l’aculeo, per chi non sa che c’è, non si nota: è nero su coda nera… quindi è una gradevolissima sorpresa! 😆
E tanto più è grossa la burrida che si ha in mente (ricetta di cucina)… tanto più potrebbe esser grossa la sorpresa! 😆PS:submaro toccati le balle…. ma perchè nel tuo caso (3kiletti?) sei ancora vivo, mentre nel caso del sedicenne di villasimius è morto…?
La mia è una domanda seria… non solo per far spirito eh? Essendo che la tragedia è successa a riva si suppone che il trigoncino fosse uno dei tanti piccoli che ci incontrano in poca acqua (500gr?)… e anche se la puntura è stata al ventre, non dovrebbe esser arrivato in profondità . Che non vada a stagioni la capacità di far danni? 😕2 Febbraio 2013 alle 22:08 #294437SteAmministratore del forumNon so a che profondità e a che distanza dalla riva sia successo…ricordo solo l’evento…per cui poteva pure essere un bel trigone
2 Febbraio 2013 alle 23:21 #294438icaroMembroRacconto di Nicola:
http://www.pescasubacquea.net/index.php?do=vd&id=663 Febbraio 2013 alle 0:11 #294439carlixedduPartecipanteicaro tranquillo te li lascio tutti i trigoni :occasion5:
3 Febbraio 2013 alle 0:34 #294440icaroMembro@carlixeddu wrote:
icaro tranquillo te li lascio tutti i trigoni :occasion5:
Ahahahahahah! Affare fatto… ma lo voglio per iscritto!!! 😉
Più che altro, adesso se qualcuno si iscrive al forum, legge che i trigoni son prede facili, e si storpia….. la mia coscienza è apposto! 😛
Marco è tutto forchè dilettante…. eppure il “non riconoscere” la preda e sottovalutarla…. gli ha fatto prendere una bella punturina.
Son certo, che a mente lucida, si sarà chiesto: “e se il pesce si fosse agitato alla fine di un aspetto sul fondo, e mi avesse punto sul fondo?” :pale:3 Febbraio 2013 alle 8:52 #294441lorenzino82Partecipante@icaro wrote:
Racconto di Nicola:
http://www.pescasubacquea.net/index.php?do=vd&id=66Vabbè, dopo anche questa storia , sono arrivato alla conclusione che te Alessio non sei normale…….fatti vedere da qualcuno…..ma da uno bà³no eh!!!! 😀
3 Febbraio 2013 alle 9:16 #294442mosgiPartecipanteIl trigone così come murena e il grongo sono semplici da sparare ma non da catturare….sono pesci pericolosi….sinceramente non sparo a nessuno dei tre
3 Febbraio 2013 alle 9:49 #294443SteAmministratore del forummurene e gronghi tiro sempre alla base della testa così non può fare movimenti x mordere e poi in modo da bloccare successivamente la coda con una mano, asta bloccata tra le ginocchia e se sono di dimensioni non troppo grandi lama del coltello in bocca e come stringe per mordere avanti e indietro veloce col pugnale e si rompono tutti i denti, dopodichè si taglia la bocca disarticolando la mandibola e a quel punto si finisce tranquillamente come ogni pesce…se è grande invece decapito direttamente e non rischio….il trigone invece mi manca come cattura, ma prima o poi mi deciderò a provare…basta andare a pesca con icaro per imparare la tecnica giusta 😀
3 Febbraio 2013 alle 10:58 #294444icaroMembro@lorenzino82 wrote:
@icaro wrote:
Racconto di Nicola:
http://www.pescasubacquea.net/index.php?do=vd&id=66Vabbè, dopo anche questa storia , sono arrivato alla conclusione che te Alessio non sei normale…….fatti vedere da qualcuno…..ma da unA bà³nA eh!!!! 😀
Basta far attenzione… e non avere sfiga…
Pensa a venir in sardegna che ti facciamo il corso full immersion di pesca, in una settimana ti trasformiamo in Terminator! 😉6 Febbraio 2013 alle 15:07 #294445ale37marPartecipanteCacchio che magone il video della necrosi!
Del resto Steve Irwin (l’australiano pazzo che prendeva i coccodrilli per la coda, oltre a serpenti ed altre bestioline) è stato mandato al creatore proprio da un trigone (puntura al petto): altro che cobra o mamba.
Io ne presi uno per sbaglio a Lampedusa (era in una tana buia) e per non rischiare me lo portai in barca dopo aver svolto 20 metri di sagola dal mulinello!
Aculeo spezzato con le pinze e ributtato in mare.
Mai più!Un contributo agli incubi notturni di Lorenzino:
http://www.youtube.com/watch?v=ObQqbKiFz7E&list=UUjeUA8VhBLyC1cSxXDiOkxQ&index=39
Mattodoc è della Versilia.Lore: allo Stellino me ne passo sopra uno mentre ero all’aspetto, era largo oltre un metro….
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