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@Fulvio57 wrote:
Sub muore durante una battuta di pesca
Venerdì 18 Maggio 2012 19:58
Un sub siracusano, Carmelo Marotta, 27 anni, è morto oggi pomeriggio durante una battuta di pesca in apnea nello specchio di acque antistanti la Penisola di Magnisi, a Marina di Priolo, a pochi chilometri dal capoluogo. Il giovane, che era un esperto apneista di profondità , era uscito in mare stamane con un amico, ma poi i due si erano persi di vista. L’uomo – sposato e padre di una bambina e che sarebbe ridiventato padre tra qualche mese – aveva ancora con sé alcuni pesci che aveva catturato. Sul posto è giunta un’unità veloce della Guardia costiera che ha trasferito a terra il corpo del sub. Il sostituto procuratore della Repubblica di Siracusa Antonio Nicastro ha avviato un’inchiesta... Come ripeto da tempo, Occhio là sotto !!
poverino 😥 giovane, con una moglie un figlio e uno in arrivo!!!! 😐
Purtroppo quando si pesca insieme è classico che ci si perda d’occhio..
Questo non dovrebbe accadere, soprattutto nella pesca profonda..Avevo letto l’articolo. Il ragazzo aveva già preso 4 dentici di taglia e praticava apnea profonda. Purtroppo mi rendo conto che è difficile prevedere molte situazioni durante una battuta di pesca e che i più giovani (me compreso) sono la categoria più a rischio,in quanto spinti dalla foga e con meno esperienza sulle spalle nonché minore conoscenza dei propri limiti. Che la sorte ce la mandi sempre buona!
Mi dispiace molto per questo ragazzo anche perché sarebbe a breve diventato papà per la seconda volta.
R.I.P e condoglianze alla famiglia.grande tristezza, dolore per la moglie, povere bimbe senza papà … il mare non perdona e noi non abbiamo le branchie meglio un cappotto che…
R.I.P.avevo già sentito lanotizia, pare che prima di entrare in acqua non si sentisse al massimo della forma fisica, si dice che era bello forte ….. 🙁 🙁
@mario wrote:
avevo già sentito lanotizia, pare che prima di entrare in acqua non si sentisse al massimo della forma fisica, si dice che era bello forte ….. 🙁 🙁
Va sempre tenuto a mente che abbiamo bisogno di tutte le nostre forze, sia fisiche che mentali. Seppur di malavoglia, un Pia consapevole dei suoi limiti sa quando rinunciare.
adesso era da un po’ che non se ne sentiva uno 🙁
mi dispiace molto per questo ragazzo e per la sua famiglia, il pensiero di un bambino che non conoscerà mai suo padre, di un’altro che non rivedrà più, e di una donna che ha perso il suo compagno mi toglie tutta la fantasia 🙁 🙁
La cosa che mi fa male quando vengo a conoscenza di queste tragedie è che è come se vivessi insieme allo sfortunato pescatore quegli ultimi istanti della sua esistenza. Quando sono in acqua cerco comunque di non dimenticare mai che la mia vita in acqua è sempre in pericolo e non trascuro ogni piccolo segnale che potrebbe rappresentare un pericolo. Condoglianze alla famiglia del nostro sfortunato collega.
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