UN MONDO SENZA PESCI

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  • #219544
    icaro
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    @Max wrote:

    @Salvoct90 wrote:

    Secondo me la soluzione tutto questo esiste, basta vietare la pesca industriale e professionale, il pesce nei supermercati deve essere tutto da allevamento, dalle acciughe ai tonni, tutti di allevamento, poi per dare una mano alla natura a ricrearsi, basta che ogni tanto liberi i pesci dai grandi allevamenti, infatti si nota che quando scappano le spigole o le orate a portopalo tutta la costa fino a catania si riempie di pesci, ma poi la pesca industriale li distrugge di nuovo. Basterebbe introdurre un po di pesce e bandire in tutto il mondo la pesca industriale e professionale.

    Magari fosse così facile.
    Anche se io sono fermamente convinto che la pesca professionale così come operata adesso porterà  allo sterminio dei pesci, dobbiamo pur pensare che ci sono migliaia di famiglie che grazie alla pesca professionale vivono.
    A mio giudizio basterebbe imporre delle quote limite sul pescato, un massimo di casse di pesce pescabili, un massimo di numero di tonni pescabili, ecc. in modo da dar modo ai pesci di riprodursi.
    Ovviamente anche l’inquinamento fa la sua parte ma purtroppo mancano i controlli, le leggi ci sono ma manca chi le fa rispettare…e qui preferisco fermarmi! 😕

    Basta poco per far si che i pesci (grazie a madre natura) ripopolino il mare, ma noi dobbiamo dargli una mano.

    Ci son troppi furbi e marpioni che imboscherebbero il pesce con 1000stratagemmi.
    sarebbe (a mio parere) molto più efficace la tecnica del blocco: per 15giorni ogni tot tempo NESSUNA imbarcazione da pesca può pescare alcunchè!
    Le barche sappiamo che pescano a manetta ogni minuto che han a disposizione… figuriamoci se si metton lo scrupolo di fermarsi prima. (VEDI IL NOTA BENE)
    In questo modo ci sarebbe uno stop completo della pesca intensiva seppur per brevissimi ma costanti periodi di tempo, chi proprio vuole mangiare un certo pesce nel periodo di stop lo può trovare congelato tutto l’anno, e si limitano le grandissime minch***e che succedono (per via dell’accumulo e del bisogno di smerciare) sempre più di frequente e che la guardia di finanza per fortuna spesso scopre e sequestra: pesce congelato che viene disettichettato, e reimbustato con scadenza nuova di zecca.

    N.B. = Economicamente gli conviene fregarsene, darsi al bracconaggio, e pagar la multa quando vengon beccati. Questo venne BEN spiegato e argomentato in un servizio che ancora riecheggia nella mia mente (di Report se non sbaglio) che riguardava spadare, pesca dei pesci spada sotto taglia, spegnimento del dispositivo di localizzazione per pescare in zone con bassissime batimetriche e/o divieto di pesca etc… aprii tempo fa l’argomento con i link al filmato diviso in piccole parti.
    Questi bracconieri del servizio pescavano in una settimana più pesci spada di quanti ne pescassero le barche che pescavano onestamente, con la differenza che loro annegavano delfini e tartarughe che disgraziatamente restavano ingarbugliati nelle loro reti… gli onesti campavano e tiravan avanti… mentre i disonesti avevano guadagni molto più alti, tanto da potersi permettere di pagar eventuali multe e ricomprare l’attrezzatura senza andare in perdita.

    #219545
    montalbano_2007
    Partecipante

    funziona alla grande!
    a primo impatto impressiona di brutto!
    mi fa quasi sentire in colpa per quella tonnellata di pescato che avro` racimolato in 28 anni.
    ma poi parla solo di pesca, e4 che dire dell`inquinamento, chimico, elettronico…le balene si spiaggiano!
    perche?
    scappavano dal pescatore?
    giapponesi a parte,
    mi viene un dubbio su cosa finira` per primo , i pesci? o l`acqua di mare? @Fulvio57 wrote:

    Il catastrofismo giornalistico è una arma che funziona nel breve termine. La “buttano lì” e aspettano, come avvoltoi sulla preda moribonda.
    …Vi sono possibilità  di rimedio, lavoriamoci su.

    #219546
    Miky
    Partecipante

    @DENTEX70 wrote:

    Dici Robè io non ne son convinto, quello che non fanno in mediterraneo lo fanno in atlantico dove paesi poverissimi ormai si stanno vendendo anche la terra dove stanno, e le grandi organizzazioni di pesca professionale hanno un solo obbiettivo il profitto ora subito costi quel che costi

    Centrato l’obbiettivo!!!
    La penso esattamente come te Dentex…il profitto è la rovina di tutto,e in aggiunta c metterei anche l’avidità !!!

    #219547
    Roby Sar
    Partecipante

    Ieri è uscito con Feltrinelli Real Cinema The End of the Line, il documentario di Rupert Murray sui pericoli provocati dalla pesca eccessiva…http://magazine.libero.it/cinema/generali/ne.php?id=11835269

    #219548
    zio frank
    Partecipante

    Io penso che il pescato mondiale di un anno di tutti i pescatori in apnea del mondo a dire tanto, corrisponda più o meno a quello di un peschereccio. Immaginate quanti pescherecci ci sono nel mondo e fate voi la proporzione. Però per alcune categorie di imbecilli siamo noi la causa del depauperamento dei mari altrimenti non si capisce il perchè venga vietato il nostro sport in alcune aree protette.

    #219549
    icaro
    Membro

    @Roby Sar wrote:

    Ieri è uscito con Feltrinelli Real Cinema The End of the Line, il documentario di Rupert Murray sui pericoli provocati dalla pesca eccessiva…http://magazine.libero.it/cinema/generali/ne.php?id=11835269

    Per chi capisce l’inglese: http://www.videoweed.com/file/q2vbgtl6dggcm

    #219550
    DesmoAccanito
    Partecipante

    incrociamo le dita e speriamo che in un futuro non troppo lontano le persone inizieranno a controllarsi più di quanto non fanno ora, altrimenti a rimetterci non sarà  solo il mare e i suoi pesci…

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