PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › Ve lo ricordate il mio TEST sulla p.i.a.?
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3 Luglio 2012 alle 22:01 #10498fleadPartecipante
Ecco il link: viewtopic.php?f=39&t=13788
Ciao ragazzi, ritiro fuori l’argomento perchè voglio aggiornarvi sulla situazione..
Praticamente la professoressa oggi mi ha dato una brutta notizia, ovvero che l’elaborazione dei dati che ho raccolto col test la farà a settembre!!!
Per questo motivo ho deciso che, non appena ne avrò la possibilità , mi metterò comunque a scrivere una relazione basandomi sui dati “grezzi” e la pubblicherò qui per discuterne assieme.. ma dovremo aspettare settembre per avere informazioni certe sulla validità e l’attendibilità del questionario.Intanto vi butto lì il primo dato, banalissimo e puramente descrittivo:
su 122 soggetti, 47 hanno dichiarato di essere tesserati FIPIA.. circa il 39% del campione.
C’è da dire però che sui 36 soggetti che hanno compilato il test il primo giorno in cui l’ho reso disponibile online (8 marzo 2012), 25 erano tesserati Fipia.. e dato che quel giorno il link al questionario l’avevo pubblicato solo qui sul forum, posso affermare che probabilmente questi 25 “fipiani” sono iscritti/frequentatori/lettori di pescasubacquea.net.
Nel restante periodo in cui il test è rimasto online (fino al 29 aprile) l’ho pubblicizzato anche su facebook e su un altro forum di p.i.a., quindi altri 86 soggetti l’hanno compilato e tra questi c’erano altri 22 “fipiani”.
A questo punto mi sento di poter affermare che più della metà dei tesserati Fipia che hanno compilato il test, frequenta questo forum.. e questa curiosità ce la teniamo a mente per quando faremo un confronto tra tesserati fipia e non 😉Sicuramente mi vien da dire che i tesserati fipia che sono qui sul forum sono molto disponibili e gentili, dato che si sono offerti così celermente di contribuire alla mia ricerca 😀
Nei prossimi giorni mi impegnerò ad illustrarvi l’intento del test e le ipotesi che mi hanno guidato nella sua creazione, cercando di analizzare i dati in modo da tirar fuori delle interpretazioni ovviamente più accurate ed interessanti.
A presto e ancora grazie 😉4 Luglio 2012 alle 7:01 #273735SARDENTICE81Moderatorec’è anche da dire che generalmente chi decide di tesserarsi alla fipia ha anche una maggior coscienza e un maggior interesse per la pesca in apnea intesa non solo come andare a mare a pesca, ma sono anche attenti alle problematiche ed alle vicende che si sviluppano attorno ad essa
4 Luglio 2012 alle 10:30 #273736SteAmministratore del forumdati interessanti ;)…appena ne hai altri facci sapere
5 Luglio 2012 alle 21:22 #273737vikingoPartecipanteSettembre arriva in un baleno… 😥
6 Luglio 2012 alle 16:26 #273738icaroMembro@SARDENTICE81 wrote:
c’è anche da dire che generalmente chi decide di tesserarsi alla fipia ha anche una maggior coscienza e un maggior interesse per la pesca in apnea intesa non solo come andare a mare a pesca, ma sono anche attenti alle problematiche ed alle vicende che si sviluppano attorno ad essa
Come non quotarti…
…allora Mattia aspettiamo a Settembre per le considerazioni ufficiali! 😉
20 Luglio 2012 alle 9:46 #273739fleadPartecipanteEccomi qua.. grazie alla bora degli ultimi giorni ho trovato il tempo di scrivere una breve relazione sul test per spiegarvi qualcosina in più 🙂
L’intento del questionario era inizialmente quello di ottenere una stima dell’etica del pescatore in apnea. Capirete benissimo che si tratta di un argomento complesso e difficilmente misurabile mediante un test di questo tipo, un po’ perché essendo un argomento delicato non è garantita la giusta dose di sincerità nel rispondere da parte dei soggetti, un po’ perché data la quantità di variabili che confluiscono in un concetto così ampio, è praticamente impossibile tenerle tutte in considerazione nella realizzazione del questionario che per necessità doveva essere semplice e snello (non potevo metterci 250 affermazioni!) Alla fine ho deciso di rilevare solo alcuni dei fattori più descrittivi del comportamento del p.i.a. per scavalcare il complesso problema della misurazione di considerazioni personali, punti di vista o valutazioni soggettive, utilizzando delle affermazioni (ovvero le “domande†del questionario che tecnicamente si chiamano “itemâ€) riguardanti dei comportamenti piuttosto che delle impressioni o dei giudizi personali, anche perché si può ritenere che il comportamento pratico del pescatore sia influenzato da queste sue considerazioni personali che appunto guidano l’azione di pesca quindi indirettamente, si possono inferire dal suo comportamento in acqua.
Questi fattori sono:
A – Rispetto per l’ambiente marino
B – Rispetto per gli altri fruitori della risorsa marina (cannisti, bagnanti, altri p.i.a.)
C – Rispetto delle leggi riguardanti la p.i.a.Come avete potuto vedere, gli item che nel complesso erano 68, descrivevano comportamenti che ricadono ciascuno in una di queste tre categorie.
Ovviamente, il fatto di trasformare ad esempio un concetto come il rispetto per l’ambiente, in una serie di affermazioni descriventi un aspetto che si presume lo riguardi, consiste già di per sé in un rischio di errore.. un tentativo di restringere una realtà complessa e in un certo senso indefinita sotto forma di un sottoinsieme finito ed esemplificativo.
Ma questo è comune a ogni tipo di questionario o test ed è per questo motivo che non forniscono delle misure di un fenomeno ma semplicemente una stima di esso, che però può ritenersi statisticamente rappresentativa e quindi attendibile e valida, se il test è fatto bene e le distorsioni (la percentuale di errore di misurazione) si riducono al minimo.La modalità di risposta agli item consisteva in una scala a 6 punti, ovvero sei risposte possibili descriventi un grado crescente di accordo con l’affermazione proposta: da totalmente in disaccordo e totalmente d’accordo, passando per altri 4 punti intermedi.
Anche questa modalità può essere soggetta a critiche e comporta un grado di errore nella rilevazione del fenomeno che si vuole misurare.. ma piuttosto che approfondire questo aspetto vi consiglio di vedere ad esempio su wikipedia, ricercando “scala Likert†per capire meglio in cosa consiste e soprattutto quali sono i pregi ed i difetti di un questionario di questo tipo.Dunque queste sono le caratteristiche del comportamento del pescatore in apnea che intendevo rilevare, per poi metterle a confronto con altre variabili ovvero:
– Età ( 16-23; 24-31; 32-39; 40-55 anni)
– Anni di pratica (1-4; 5-8; 9-18; 19-40)
– Frequentazione abitudinaria di forum sulla p.i.a. (si/no)
– Frequentazione (attuale e/o pregressa) di un corso di apnea (si/no)
– Iscrizione alla Fipia (si/no)Questo confronto si definisce come “misurazione del coefficiente di correlazione tra variabili†quindi si va a vedere se c’è una associazione ad esempio tra alti punteggi nel fattore A (rispetto per l’ambiente) e la variabile “Anni di praticaâ€â€¦ possiamo ipotizzare infatti che con l’aumentare dell’una aumenterà anche l’altra caratteristica dato che si presume che l’esperienza porti ad una maggiore selettività nelle catture.
Bene, molte di queste correlazioni possono sembrare prevedibili e scontate, come quella che ho esemplificato.. ma non si sa mai, col test intanto volevo metterle nero su bianco per trasformare delle semplici supposizioni in “stime statisticamente attendibili (si spera..)†e poi mi faceva piacere fondamentalmente fare un confronto tra i frequentanti forum e quelli che invece pescano e basta, senza tanti contatti con altri pescasub (ad esempio i soggetti che non hanno mai frequentato un corso di apnea e non leggono forum del settore, probabilmente sono i cosiddetti pescatori solitari..).
Il problema in questo caso è che, dato che l’unico modo che avevo di diffondere il test era sfruttare forum e social network, ho tantissimi soggetti frequentanti e pochi (solo 13) che non leggono abitualmente forum di p.i.a.. Per ottenere un confronto accurato e un pò più rigoroso avrei dovuto disporre di almeno 20 soggetti, ma vabbè.. speriamo che la prof faccia lo stesso un confronto correlazionale almeno per farci un idea.
Lo scopo di questo confronto era vedere se i solitari sono meno “rispettosi†o meglio ottengono bassi punteggi nelle scale A, B e C, rispetto ai p.i.a. che hanno o hanno avuto maggiori contatti e condivisioni di esperienze con altri appassionati.
Il comportamento etico in generale si è dimostrato essere infatti una componente della consapevolezza sociale ed emotiva, ovvero il risultato di un processo di apprendimento e crescita strettamente dipendente dal rapporto tra l’individuo e i suoi simili, mediato ovviamente dalla maturazione biologica dell’individuo che gli consente capacità di rielaborazione cognitiva dell’esperienza oltre che del proprio ed altrui vissuto emotivo (es. empatia)
Non so se sono stato comprensibile e preciso.. ma anche in questo caso una breve ricerca su internet può essere utile 😉Insomma più o meno queste sono le cose che verranno fuori dal test, se si rivelerà ben fatto.
Ora attendo settembre per le analisi statistiche della professoressa, ad esempio c’è una tecnica chiamata “Analisi fattoriale†che metterà in luce la correttezza dell’appartenenza di ciascun item alla scala assegnata cioè tramite dei calcoli si ottiene un indice numerico che mi dice “quanto†quell’item descrive un comportamento appartenente al fattore sovraordinato (es: item= vado a pesca senza la boa –> in quale misura questa affermazione appartiene al fattore “C: rispetto delle leggiâ€?)Ultimo punto che affronto (per ora..) riguarda l’assegnazione dei punteggi alle risposte assegnate a ciascun item che poi, sommati, definiscono “quanto†un soggetto X sia più “rispettoso per l’ambiente marino†rispetto al soggetto Y.
Le categorie di risposta erano queste:Totalmente in disaccordo
In disaccordo
Più in disaccordo che d’accordo
Più d’accordo che in disaccordo
D’accordo
Totalmente d’accordoIn base all’item, ho assegnato punteggi in questo modo:
Per affermazioni descriventi comportamenti che si pongono su un continuum, ovvero che siano chiaramente riferibili in termini di gradualità da un totale disaccordo al completo accordo, i punti assegnati alle categorie di risposta sono stati assegnati in questo ordine:
0 – 1- 2- 3- 4- 5 oppure se l’affermazione descriveva un’azione negativa rispetto al fattore 5-4-3-2-1-0Alcuni item, la cui affermazione descriveva un comportamento tutto-nulla, oppure un’azione particolarmente disdicevole o al contrario molto desiderabile, ho voluto far risaltare di più la cosa, in modo da differenziare maggiormente i soggetti “rispettosi†da quelli “non rispettosi†assegnando i punteggi de tipo 0-0-0-3-4-5 oppure se l’item era negativo rispetto al fattore per premiare la risposta di “totale disaccordo†ho assegnato il punteggio in ordine inverso cioè 5-4-3-0-0-0.
Speriamo che a settembre mi venga confermata una buona validità del test, e che magari venga fuori qualche dato più interessante del previsto 😉
20 Luglio 2012 alle 17:53 #273740icaroMembrobel lavoro mattia e ottima spiegazione…. mi hai ricordato gli anni di terrore in cui studiavo “calcolo e probabilità statistica”….
Ottima idea quella di segare i coefficenti 1 e 2 sostituendoli con 0, nei casi in cui c’era da sottolineare il completo accordo o completo disaccordo, che hanno un impatto differente ai fine dell’indagine e regolano meglio la veridicità del test…. riportandoci a alcune delle leggi dei grandi numeri, e agli errori di valutazione e relativi, che nell’insieme, scemano e diminuiscono con la quantità dei dati da analizzare. 😉
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