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5 Novembre 2012 alle 23:48 #285390SteAmministratore del forum
dai su su facciamo sia le cooperative che la secessione 🙂 …a parte gli scherzi, noi dall’italia non ci stiamo guadagnando nulla!! Ci sta solo portando sempre più in basso e fidatevi che il sentimento che cresce di più in tutti noi sardi è quello che leggete in questa foto…ogni giorno di più…a maggio è uscita 1 ricerca dell’università  e i dati erano che il 38% dei giovani sardi si sentiva più sardo che italiano e il 27% si sentiva solo sardo…se si uniscono le 2 percentuali arriviamo al 65% che non si sente praticamente italiano…da maggio a ora le cose sono cambiate ancora e penso che un’altra buona fetta di gente si sia unita a quel 65%…ps leggetevi 1 po’ anche il sito di irs così magari soprattutto per i continentali può essere d’aiuto per capire la situazione http://www.irsonline.net/
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/2752_46308c6f4c9216be4e67287a2b25ddbf.jpg<!–m →6 Novembre 2012 alle 7:53 #285391SARDENTICE81Moderatoredomenica sono andato a pranzo da mio zio e aveva giusto una maglietta con su scritto “sardinia is my nation” 😀
6 Novembre 2012 alle 7:57 #285392zio frankPartecipanteHo letto Stefano, ma come vedi chi non vive in Sardegna non arriva a capire certe tematiche. Le cooperative dovrebbero risolvere una parte di problemi. Cooperative di cosa?? Del formaggio, del vino??? La potenzialità  della Sardegna può essere sfruttata solo con più autonomia e sovranità  . Io spero che questi movimenti autonomisti riescano ad avere sempre più seguito fra i sardi e prima o poi si riesca a concludere qualcosa.
6 Novembre 2012 alle 13:50 #285393SteAmministratore del forumEcco vedi Mauri? Quello fa capire come sta cambiando la nostra idea…anni fa chi avresti visto con 1 maglietta come quella? Nessuno…oggi è la normalità  , come è normale in ogni città  leggere nei muri le scritte sardigna non est italia..per tornare al discorso di Franco, sono d’accordo sul fatto che le cooperative e il maggiore sfruttamento dei terreni per agricoltura e allevamenti debba essere un punto, una base da cui si può certamente partire…come serve altrettanto fare in modo di creare più strutture alberghiere sulla costa, sia costruendo (sempre senza distruggere nulla), sia riqualificando le strutture già  presenti e magari in stato di abbandono…e collegandosi nel modo giusto tra siti internet ecc, i turisti arrivano…e già  in questo modo centinaia di persone troverebbero un’occupazione e si avrebbero molti più soldi…poi quando uno stato sta abbastanza bene, si può pensare davvero in grande e fare un progetto per diventare ancora più ricchi provando ad attuare le riforme di cui parlava Franco (casinò, aeroporti ecc)…al giorno d’oggi ad esempio penso alla mia costa, come possiamo avere un lavoro in quel settore? Non esiste uno e dico un hotel vicino al mare..il turismo diventa solo limitato a camper, B&B o gente che affitta qualche casa…e nonostante questo, se vado a pescare alla pineta di Masua ci trovo tedeschi anche a febbraio…il problema è che se noi non mettiamo strutture, arriveranno solo quel tipo di turisti…quelli che arrivano con il loro camper e al massimo comprano il cibo al market…e così non si risolverà  mai nulla
6 Novembre 2012 alle 16:14 #285394zio frankPartecipanteStefano io giro il mondo da 28 anni, ormai conosco le abitudini delle genti di vari Paesi, tra queste per esempio ci sono gli americani. Ecco questi sono abituati ad andare in vacanza e trovare alberghi di un certo tipo. Quando vengono accolti in un alberghetto ( anche carino) nostro dicono ” molto pittoresco” ma poi non ci tornano più. Questi sono abituati a spostarsi da una stato all’altro del loro Paese e trovare gli stessi servizi e gli stessi standard. Se potessimo farli arrivare direttamente in Sardegna in un aeroporto con una pista in grado di accogliere aerei intercontinentali e accoglierli in sontuosi alberghi costruiti in luoghi incantevoli, son sicuro che con delle buone offerte arriverebbero a frotte e così come i Russi, Cinesi e Indiani. Per far questo però è necessaria una speciale autonomia altrimenti nessun gruppo di investimento internazionali investirà  perchè hanno il terrore della burocrazia e della tassazione italiana. La città  di Las Vegas ( due milioni di abitanti, più di quelli sardi) gode di speciale autonomia che le ha permesso di diventare la capitale del gioco d’azzardo mondiale che attrae milioni di giocatori e turisti da tutto il mondo. Una città  in mezzo al deserto che non ha nulla di nulla se non grandi alberghi e casinò. Io mi chiedo sempre ma perchè non facciamo diventare la Sardegna la capitale del turismo mondiale? Abbiamo tutto per poterlo fare dal punto di vista paesaggistico, ci manca solo la mentalità  giusta e una certa libertà  . Ma come facciamo ad acquisire una mentalità  del genere se qualcuno pensa che si debba partire da 10, 20, 30 sardi che si riuniscono in cooperativa???? Si ragiona purtroppo con una mentalità  perdente e così non si arriva da nessuna parte.
6 Novembre 2012 alle 17:16 #285395dallisottoPartecipante@zio frank wrote:
Stefano io giro il mondo da 28 anni, ormai conosco le abitudini delle genti di vari Paesi, tra queste per esempio ci sono gli americani. Ecco questi sono abituati ad andare in vacanza e trovare alberghi di un certo tipo. Quando vengono accolti in un alberghetto ( anche carino) nostro dicono ” molto pittoresco” ma poi non ci tornano più. Questi sono abituati a spostarsi da una stato all’altro del loro Paese e trovare gli stessi servizi e gli stessi standard. Se potessimo farli arrivare direttamente in Sardegna in un aeroporto con una pista in grado di accogliere aerei intercontinentali e accoglierli in sontuosi alberghi costruiti in luoghi incantevoli, son sicuro che con delle buone offerte arriverebbero a frotte e così come i Russi, Cinesi e Indiani. Per far questo però è necessaria una speciale autonomia altrimenti nessun gruppo di investimento internazionali investirà  perchè hanno il terrore della burocrazia e della tassazione italiana. La città  di Las Vegas ( due milioni di abitanti, più di quelli sardi) gode di speciale autonomia che le ha permesso di diventare la capitale del gioco d’azzardo mondiale che attrae milioni di giocatori e turisti da tutto il mondo. Una città  in mezzo al deserto che non ha nulla di nulla se non grandi alberghi e casinò. Io mi chiedo sempre ma perchè non facciamo diventare la Sardegna la capitale del turismo mondiale? Abbiamo tutto per poterlo fare dal punto di vista paesaggistico, ci manca solo la mentalità  giusta e una certa libertà  . Ma come facciamo ad acquisire una mentalità  del genere se qualcuno pensa che si debba partire da 10, 20, 30 sardi che si riuniscono in cooperativa???? Si ragiona purtroppo con una mentalità  perdente e così non si arriva da nessuna parte.
Senza voler disquisire sulla moralità  di uno stato che vive sul gioco d’azzardo (tragicamente l’Italia non e’ un buon esempio neppure su questo), penso che io ragiono con la mentalità  del fattibile, tu con quella del libro dei sogni.
Preferisco “vincere poco”, piuttosto che sognare e “vincere nulla”.6 Novembre 2012 alle 17:22 #285396zio frankPartecipanteNicò anch’io ragiono sul fattibile ma infatti sto discutendo di come rendere fattibile ciò che oggi non è…… 😉
6 Novembre 2012 alle 17:31 #285397mosgiPartecipante@Ste wrote:
Ecco vedi Mauri? Quello fa capire come sta cambiando la nostra idea…anni fa chi avresti visto con 1 maglietta come quella? Nessuno…oggi è la normalità  , come è normale in ogni città  leggere nei muri le scritte sardigna non est italia..per tornare al discorso di Franco, sono d’accordo sul fatto che le cooperative e il maggiore sfruttamento dei terreni per agricoltura e allevamenti debba essere un punto, una base da cui si può certamente partire…come serve altrettanto fare in modo di creare più strutture alberghiere sulla costa, sia costruendo (sempre senza distruggere nulla), sia riqualificando le strutture già  presenti e magari in stato di abbandono…e collegandosi nel modo giusto tra siti internet ecc, i turisti arrivano…e già  in questo modo centinaia di persone troverebbero un’occupazione e si avrebbero molti più soldi…poi quando uno stato sta abbastanza bene, si può pensare davvero in grande e fare un progetto per diventare ancora più ricchi provando ad attuare le riforme di cui parlava Franco (casinò, aeroporti ecc)…al giorno d’oggi ad esempio penso alla mia costa, come possiamo avere un lavoro in quel settore? Non esiste uno e dico un hotel vicino al mare..il turismo diventa solo limitato a camper, B&B o gente che affitta qualche casa…e nonostante questo, se vado a pescare alla pineta di Masua ci trovo tedeschi anche a febbraio…il problema è che se noi non mettiamo strutture, arriveranno solo quel tipo di turisti…quelli che arrivano con il loro camper e al massimo comprano il cibo al market…e così non si risolverà  mai nulla
non pensare che chi viene a fare le vacanze in camper non spenda………forse spende anche di più………..se pensi che ogni sosta camper o campeggio paghi dalle 15 alle 25 euro al giorno………spese di carburante ……….spese di traghetto………….spese per cibarsi ( market o ristorante )…………..spese per visita musei , miniere etc etc …………..spese per noleggio imbarcazioni………etc. etc……………se provi a fare due conti vedrai che soldini ne lasciano parecchi………….e tieni conto che non restano solo per 1 settimana.
Lo sai Ste cosa mancano in Sardegna??? Le strutture .
Per dirne una…….ad Olbia non esiste un camper service per fare carico e scarico………..immagini solo quanti camper e roulotte passano e sbarcano??6 Novembre 2012 alle 17:58 #285398SteAmministratore del forumSi Giuse sono cosciente di quanto si può spendere stando in camper e non ho detto che non ci debba essere anche quel turismo…il problema della nostra zona è che c’è solo quel turismo e come hai detto tu non ci sono le strutture nemmeno x quello…se avessimo degli hotel di ogni categoria, dei villaggi turistici ecc, avremo molti più posti di lavoro, di conseguenza verrebbero fuori ristoranti e pizzerie vedendo il giro di turisti e così piano piano si cresce
7 Novembre 2012 alle 8:04 #285399DENTEX70Moderatorenon ho scritto niente in questo argomento perchè volevo vedere sino a che punto la mentalità  dei sardi ma anche di tutti gli altri è cambiata in questi anni, si tratta solo di decidere poche semplici cose senza remore reverenziali e più che altro senza scrupoli, non si può avere tutto o si punta ad un turismo d’elite, o al turismo di massa, quindi o un numero giusto di alberghi a 5 stelle o superiori che non possono essere uno attaccato all’altro, oppure una marea di piccoli alberghi campeggi pensioni ecc. abbiamo tutti gli esempi del mondo per poterci ragionare sù purtroppo una alternativa esclude per forza l’altra una massimizza il territorio lasciandolo pressapoco intatto, l’altra lo consuma drasticamente, una è fatta di “pochi” che pagano molto ma inquinano per quello che sono, l’altra è fatta da una marea di persone che hanno bisogno di servizi trasporti di massa impianti in grado di smaltire per poco tempo grandi quantità  di rifiuti, una sente molto pesantemente le crisi ecomomiche e l’altra no. una ha bisogno di produzioni di eccellenza con grandissimo valore aggiunto e cultura l’altra ha bisogno al massimo dei centri commerciali e discount.
Dobbiamo solo capire cosa vogliamo fare della nostra terra, badate bene non mi sto riferendo solo alla Sardegna, ci hanno riempito di stronzate per non farci vedere più in là  di un passo viviamo alla giornata senza progetti per il futuro in questo modo siamo alla mercede di chi ha avuto più intraprendenza e progetti di noi7 Novembre 2012 alle 8:25 #285400zio frankPartecipanteSergio guarda che cogli nel segno…..!!! Si tratta proprio di progettare qualcosa che possa sfruttare le potenzialità  della nostra terra. Tu sei un Architetto giusto?? Potresti progettare una miriade di strutture, musei, palazzi, grattacieli etc.. però per realizzare i tuoi progetti, ad un certo punto avresti bisogno di essere affiancato da qualcuno che creda che quei progetti possano creare ricchezza e faccia di tutto per trovare i finanziamenti!! Io lamento proprio quest’ultimo punto: mancano i politici che portino avanti con forza un’idea di sviluppo organica, una riprogettazione e ristrutturazione del territorio per dargli un’identità  particolare da far conoscere al mondo così come lo sono Le Maldive, Las Vegas, etc.. Noi sappiamo bene che in Sardegna ci sarebbe posto per tutti i tipi di turismo ( il territorio è enorme da questo punto di vista). Io aggiungo solo che puntare sui ricchi significa garantirsi un certo futuro perchè questi non conoscono crisi al contrario della classe media che in caso di crisi economica riduce le spese.
7 Novembre 2012 alle 8:51 #285401SARDENTICE81Moderatoreè ovvio che abbiamo le potenzialità  .
grazie al territorio e alla sua conformazione potremmo puntare su tutto differenziando le varie fasce turistiche.turismo sportivo: campi da golf a 5 e più stelle, circuito automobilistico, abbiamo già  grandissimi eventi come il mondiale WRC e la maxi yacht rolex cup, ma dovremo puntare ad acquisire nuovi eventi come la luis vuitton cup e altro
turismo intellettuale: siamo un popolo antichissimo con potenzialità  al top, ma non ci sono percorsi e pacchetti dedicati a questo settore, ci sarebbe da stare un mese e più a girare tutte le aree di interesse storico.
turismo enogastronomico di alto livello: individuare una serie di locali che uniscano la bellezza del territorio alla qualità  eccellente del mangiare e del bere.
turismo d’elite: creare delle strutture in modo da incrementare quelle già  esistenti, ma prestando attenzione all’impatto ambientale, per intenderci, un cubo di cemento a 1km dalla costa è più fastidioso di una struttura a 200mt che si integra per colori e forma con la costa stessa,
turismo di massa: da regolamentare in modo che non resti solo un’invasione estiva di massa.
tutto questo dovrebbe essere coordinato e gestito da una serie di persone intelligenti e capaci, in grado di investire in immagine in tutto il mondo con i nostri ragazzi, che con una formazione specializzata, diventino ambasciatori della bellezza della nostra terra.
ci sarebbe la possibilità  di far diventare la sardegna una meta ambita oltre ogni immaginazione, ma è un progetto ambizioso e realizzabile solo dando un colpo di spugna all’attuale classe politica e dirigente.
7 Novembre 2012 alle 8:57 #285402Fulvio57Partecipante@DENTEX70 wrote:
non ho scritto niente in questo argomento perchè volevo vedere sino a che punto la mentalità  dei sardi ma anche di tutti gli altri è cambiata in questi anni, si tratta solo di decidere poche semplici cose senza remore referenziali e più che altro senza scrupoli, non si può avere tutto o si punta ad un turismo d’elite, o al turismo di massa, quindi o un numero giusto di alberghi a 5 stelle o superiori che non possono essere uno attaccato all’altro, oppure una marea di piccoli alberghi campeggi pensioni ecc. abbiamo tutti gli esempi del mondo per poterci ragionare sù purtroppo una alternativa esclude per forza l’altra una massimizza il territorio lasciandolo pressapoco intatto, l’altra lo consuma drasticamente, una è fatta di “pochi” che pagano molto ma inquinano per quello che sono, l’altra è fatta da una marea di persone che hanno bisogno di servizi trasporti di massa impianti in grado di smaltire per poco tempo grandi quantità  di rifiuti, una sente molto pesantemente le crisi ecomomiche e l’altra no. una ha bisogno di produzioni di eccellenza con grandissimo valore aggiunto e cultura l’altra ha bisogno al massimo dei centri commerciali e discount.
Dobbiamo solo capire cosa vogliamo fare della nostra terra, badate bene non mi sto riferendo solo alla Sardegna, ci hanno riempito di stronzate per non farci vedere più in là  di un passo viviamo alla giornata senza progetti per il futuro in questo modo siamo alla mercede di chi ha avuto più intraprendenza e progetti di noi…E molto meno scrupoli. Quanti dei mega imprenditori erano o sono sardi ?? Per questi sciacalli, la Sardegna è stata, è e forse sarà  terra di conquista ancora. Penso a quel villaggio che mi hai fatto vedere ( su mare di fuori, dopo l’Argentiera…forse il Bagaglino o qualcosa del genere) dove a seguito di speculazioni ben mirate, hanno costretto imprese edili a chiudere e in qualche caso ( se ben ricordo..) portato al suicidio piccoli imprenditori.
Nessuno di noi ha laverità  ne la soluzione definitiva e insindacabile, ma è opportuno fare approfonditi esami di coscienza e impostare un progetto per un sondaggio sul territorio, casa per casa, persona per persona. Parlarne attraverso televisioni, radio e giornali locali, organizzando riunioni e dibattiti a tamburo battente. Ultimamente gira uno slogan : … chi non ha il coraggio di ribellarsi, non ha il diritto di lamentarsi. Duro, cinico forse…… ma contiene una verità  .7 Novembre 2012 alle 9:00 #285403zio frankPartecipanteGrande Fulvio, sempre concreto e incisivo!!!!
7 Novembre 2012 alle 10:01 #285404DENTEX70ModeratoreEsatto Fulvio il problema del non aver una classe politica pronta ci ha portato a svenderci. è facile comprare pochi e beceri politici, questo lo abbiamo visto con le varie privatizzazioni e cartolarizzazioni già  fatte in italia. Anche il più beduino degli arabi ha capito che la proprietà  deve rimanere alla nazione, emirati, arabia saudita, maldive, ma anche filippine e tantissime altre nazioni non permettono l’acquisto perpetuo di territorio nazionale manco di un appezzamento di terra, ma solo l’affitto.
Come ho spiegato prima io non sono assolutamente favorevole al turismo di massa per quello ci sono altre regioni già  compromesse con filari di bagni uno attaccato all’altro senza interruzione. Non è vero che la terra è tanta questo è un bene che si consuma e anche rapidamente, se la Sardegna è famosa a livello turistico lo è per i suoi panorami incantati e per la costa smeralda, non certo per gli squallidi residence sorti come i funghi di basso livello architettonico ma avidi di territorio, Bagaglino a stintino, costa paradiso, portobello solo per citare alcuni esempi dove per entrare devi chiedere anche il permesso. -
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