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- Questo topic ha 163 risposte, 12 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 12 anni fa da zio frank.
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5 Novembre 2012 alle 13:51 #285375maremossoPartecipante
Non ci sono spigoli nel tuo ragionamento, sono daccordo sul fatto che la Sardegna sia in grado….Se gli si slegano le mani!
a badare a se stessa ed a contribuire anche per altri, come tutte le altre regioni italiane del resto. Con i personaggi oggi di scena, è difficile pensare ad una svolta, ben vengano politici come il Gavino, simpatico o no, intanto smuove le acque, e anche la coscenza collettiva, è chissà forse altre regioni prenderanno esempio, si chiama effetto domino…Zio frank io sono certo come ho gia detto! Che il risultato positivo è certo, solo non credo nel seccessionismo. Un federalismo fiscale, consentire l’investimento di capitali che creano posti di lavoro e benessere, ricchezza globale, si è una figata, per farti ridere e confermare quanto gia tu dici…. a Turbigo (no) una delle più grosse centrali termo eletriche d’italia….è francese…. a due(2) km c’e la vecchia centrale enel…. Ma chi cxxo ha pensato che costava meno così? Comunque oggi sono felice di mio……so di salsedine è stasera ….belli o brutti…..Spigola per tutti. 😀 😀5 Novembre 2012 alle 13:52 #285376zio frankPartecipanteFresco fresco dal Corriere della Sera, visto che dico fesserie:
Giuro che non sapevo niente di questo articolo uscito oggi.
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/251_83bfa5597bbeec677f207bd0733b3f40.jpg<!–m →5 Novembre 2012 alle 13:55 #285377maremossoPartecipante8) non dici fesserie! mi hai solo anticipato… leggi il post precedente al tuo.ciao
5 Novembre 2012 alle 14:25 #285378dallisottoPartecipante@zio frank wrote:
Nicola, il tuo pensiero non mi sembra negativissimo ma semplicemente legato alla situazione attuale e in questo senso come darti torto???? Ma sono post su post che cerco di farvi capire che io vedrei bene un progetto di rinascita, o rilancio di una tarra che ha delle potenzialità enormi ma vive una situazione di povertà che peggiora ogni giorno di più. Per farti capire cosa dico è come se tu avessi una bella macchina nel box ma sei costretto ad andare a piedi perchè davanti al tuo box ci sono ostacoli messi da altri.
Inoltre guarda che sono d’accordo con te sul fatto che ci sono regioni italiane che hanno bellezze naturali bellissime ma quando parlo di sfruttare quelle della Sardegna, intendo dire che quando decidi di puntare sul turismo puoi offrire al turista gite all’interno valorizzando il contrasto con la costa.
Se vogliamo parlare della difficoltà alla realizzazione di un progetto possiamo farlo ma si tratterebbe di un altro argomento. Io vorrei parlare del libro dei sogni ma il probema è che non sono convinto si tratti solo di sogni…..!!!Io credo che la strada per realizzare qualcosa nell’interesse della Sardegna e in generale della propria terra, sia quello di aspettarsi meno aiuti dal cielo, e darsi da fare di più da soli. Come ha detto Zio Frank qualche intervento fa.
Come?
Come hanno fatto in alcune regioni oggi molto ricche, come L’Emilia Romagna ad esempio, trovare cordate di imprenditori locali, sardi, o meglio ancora cooperative di piccoli imprenditori.
E man mano far crescere quelle piccole realtà che da sole altrimenti muoiono.
Si inizia da lì, senza necessariamente dover delegare ai ricconi imprenditori che vengono da fuori.
Si inizia a cooperare nell’agricoltura, l’ Emilia docet in questo, il Trentino idem, ma cooperare e’ molto difficile se non si ha la mentalità giusta.
Perche’ cooperare significa che viene prima l’interesse di tutti che il proprio, significa che se io quest’anno produco e tu socio vai in perdita, tutti si ridistribuisce il guadagno per tenere a galla anche chi e’ andato sotto, perche’ il prossimo anno puo’ toccare a me.
Significa comprare macchinari dividendo le spese, perchè un macchinariop moderno da solo non ho fondi per comprarlo, ma se ci uniamo in 10 ce la facciamo.
Significa avere piu’ voce politica, perche’ se serve una strada nuova a me, col cazzo che me la fanno, ma se serve a 100 imprese, anche piccole, forse la si ottiene.
Ho avuto la fortuna di vedere questo sistema in funzione in Val di Non, in Trentino, e la cosa funziona ameraviglia e genera vera ricchezza per tutti.
MA costa un cambio di mentalità faticoso, uscire dal proprio orticello, dal proprio micro feudo, dalle proprie rivalità locali.5 Novembre 2012 alle 14:45 #285379zio frankPartecipanteNicola il dibattito parte da lontano. Si tratta di due diversi modi di pensare, uno che privilegia l’immobilismo anche a favore della preservazione di un territorio ancora quasi incontaminato e un altro che vorrebbe sfruttare questo territorio a favore dei suo abitanti perchè questi non se ne fanno nulla se poi muoiono di fame. Il tratto di costa occupato dalla villa di Berlusconi se fosse sfruttato con un grande albergo darebbe lavoro a tutta una miriade di lavoratori compresi un indotto formato dai fornitori. Quella villa al momento forse da lavoro a qualche giardiniere e qualche guardiano. A mio modo di vedere questo non è giusto. Questa è stata la politica del territorio sbagliata. Amministratori locali che per una mancia hanno svenduto luoghi incantevoli, patrimonio di tutti e adesso chiusi con palizzate e cancelli insormontabili e intanto i sardi faticano a mettere insieme il pranzo con la cena. Ma come si fa a cambiare le cose rimanendo attaccati ad uno stato che non ha nessuna intenzione di progettare alcunchè??
5 Novembre 2012 alle 15:44 #285380dallisottoPartecipante@zio frank wrote:
Nicola il dibattito parte da lontano. Si tratta di due diversi modi di pensare, uno che privilegia l’immobilismo anche a favore della preservazione di un territorio ancora quasi incontaminato e un altro che vorrebbe sfruttare questo territorio a favore dei suo abitanti perchè questi non se ne fanno nulla se poi muoiono di fame. Il tratto di costa occupato dalla villa di Berlusconi se fosse sfruttato con un grande albergo darebbe lavoro a tutta una miriade di lavoratori compresi un indotto formato dai fornitori. Quella villa al momento forse da lavoro a qualche giardiniere e qualche guardiano. A mio modo di vedere questo non è giusto. Questa è stata la politica del territorio sbagliata. Amministratori locali che per una mancia hanno svenduto luoghi incantevoli, patrimonio di tutti e adesso chiusi con palizzate e cancelli insormontabili e intanto i sardi faticano a mettere insieme il pranzo con la cena. Ma come si fa a cambiare le cose rimanendo attaccati ad uno stato che non ha nessuna intenzione di progettare alcunchè??
Te l’ho detto, si inizia dal piccolo, certo.
Prendi 50 sardi che hanno 50 pezzetti di terra attaccati l’uno all’altro e fa in modo che quei 50 pezzi di terra diventino un bel pezzo grande, su cui costruire un albergo, un residence, o semplicemente una fattoria moderna per la produzione di prodotti agroalimentari.
Altri 50 sardi si coalizzeranno ed investiranno in un progetto di energia sostenibile, altri in una ditta che produca macchine per l’allevamento e l’agroalimentare. che possa soddisfare il bisogno dei primi 50 sardi menzionati.
Un giorni ci saranno dunque 150 sardi che avranno oltrepassato le soglie dell’economia di semplice sussistenza e riempiranno i camion di Lorenzino82 non più solo di mattoni, ma anche di altre cose.
Quando questi 150 sardi avranno veramente tanta roba da esportare o comunque movimentare, avranno un loro corriere che porterà roba in Italia e non solo, e al ritorno caricheranno roba dall’Italia.E’ il libro dei sogni? Forse, ma così deve iniziare a suonare più micro, ma più fattibile.
5 Novembre 2012 alle 15:56 #285381zio frankPartecipanteEcco vedi, questo discorso mi piace già di più. C’è un’idea e va benissimo, ma c’è un ma….!!! Grande come una casa: quei 50 sardi nel momento in cui volessero portare avanti questo discorso si troverebbero difronte tutta una serie di ostacoli burocratici per cui gli passerebbe la voglia. Ed ecco perchè io dico che una gestione politica portata avanti da chi ha interesse alla crescita della Sardegna forse eliminerebbe quegli ostacoli….!!
5 Novembre 2012 alle 16:19 #285382MarcozPartecipante@lorenzino82 wrote:
Ti faccio un esempio zio:io lavoro per il più grosso corriere espresso nazionale
mi spieghi come mai quando mi arrivano i pacchi, i corrieri mi chiamano sempre con l’addebito verso la mia chiamata? è successo anche oggi e non è la prima volta???
mi sapresti dare una spiegazione?
5 Novembre 2012 alle 17:11 #285383dallisottoPartecipante@zio frank wrote:
Ecco vedi, questo discorso mi piace già di più. C’è un’idea e va benissimo, ma c’è un ma….!!! Grande come una casa: quei 50 sardi nel momento in cui volessero portare avanti questo discorso si troverebbero difronte tutta una serie di ostacoli burocratici per cui gli passerebbe la voglia. Ed ecco perchè io dico che una gestione politica portata avanti da chi ha interesse alla crescita della Sardegna forse eliminerebbe quegli ostacoli….!!
Eh no, questo e’ un pessimismo che non mi piace e contrasta con il vostro entusiasmo.
Lo hanno fatto in altre regioni, potete farlo anche voi.
Non si tratta di andare fuori legge, si tratta di coalizzarsi e di dimostrare che l’unione fa la forza.LA via dell’indipendenza e’ molto piu’ complicata.
Perche’ non puoi dire “ma proviamoci”, come se fosse un cambio di elastici sul fucile.
Se “provi” e ti va male, poi son dolori molto grossi…Altrimenti, se vi trincerate dietro il fatto che “qualcuno porrebbe ostacoli”, mi suona come un alibi per aspettare la manna dal cielo e non fare mai nulla.
Sarà piu’ rischioso provare a fare una cooperativa di agricoltori o una secessione?5 Novembre 2012 alle 17:53 #285384lorenzino82Partecipantex Marcoz alla bartolini i preavvissici telefonici Ai destinatari li facciamo dall ufficio e telefonando da rete fissa quindi è impossibile fare gli addebiti al destinatario. Comunque sia il servizio del preavviso viene pagato già dal mittente in fattura. Se poi l autista a titolo personale fa una chiamata con l addebito magari xké non trova l abitazione questa è una cosa diversa. Comunque conosco qualche corriere ns concorrente che ha l’ 199 x essere contattato quindi è probabile che come si paga x contattarl si paga anche x essere contattati Ma la mia è solo una supposizione
5 Novembre 2012 alle 18:18 #285385zio frankPartecipanteBartolini è il migliore…….Sda invece fa cagare…!!! Non ho mai e dico mai ricevuto un pacco da Sda senza che sia andato io a ritirarmelo.Passano una volta e non suonano nemmeno o se suonano lo fanno con il ditino moscio, poi ti lasciano un avviso che ripasseranno e tu aspetti e speri. L’ultima volta dovevo svincolare la merce online e non mi accettava il numero di spedizione ne quello dell’avviso. Non spedite con SDA. Bartolini o TNT sono molto più professionali.
Scusate lo sfogo e l’O.T ma mi hanno rotto i …gioielli!!!!5 Novembre 2012 alle 18:22 #285386zio frankPartecipante@dallisotto wrote:
@zio frank wrote:
Ecco vedi, questo discorso mi piace già di più. C’è un’idea e va benissimo, ma c’è un ma….!!! Grande come una casa: quei 50 sardi nel momento in cui volessero portare avanti questo discorso si troverebbero difronte tutta una serie di ostacoli burocratici per cui gli passerebbe la voglia. Ed ecco perchè io dico che una gestione politica portata avanti da chi ha interesse alla crescita della Sardegna forse eliminerebbe quegli ostacoli….!!
Eh no, questo e’ un pessimismo che non mi piace e contrasta con il vostro entusiasmo.
Lo hanno fatto in altre regioni, potete farlo anche voi.
Non si tratta di andare fuori legge, si tratta di coalizzarsi e di dimostrare che l’unione fa la forza.LA via dell’indipendenza e’ molto piu’ complicata.
Perche’ non puoi dire “ma proviamoci”, come se fosse un cambio di elastici sul fucile.
Se “provi” e ti va male, poi son dolori molto grossi…Altrimenti, se vi trincerate dietro il fatto che “qualcuno porrebbe ostacoli”, mi suona come un alibi per aspettare la manna dal cielo e non fare mai nulla.
Sarà piu’ rischioso provare a fare una cooperativa di agricoltori o una secessione?Ho capito va, te ne esci così, con il solito discorso: arrangiatevi…!!! Vorremmo credimi ma con i vincoli che ci sono non si può.
5 Novembre 2012 alle 19:11 #285387dallisottoPartecipante@zio frank wrote:
@dallisotto wrote:
@zio frank wrote:
Ecco vedi, questo discorso mi piace già di più. C’è un’idea e va benissimo, ma c’è un ma….!!! Grande come una casa: quei 50 sardi nel momento in cui volessero portare avanti questo discorso si troverebbero difronte tutta una serie di ostacoli burocratici per cui gli passerebbe la voglia. Ed ecco perchè io dico che una gestione politica portata avanti da chi ha interesse alla crescita della Sardegna forse eliminerebbe quegli ostacoli….!!
Eh no, questo e’ un pessimismo che non mi piace e contrasta con il vostro entusiasmo.
Lo hanno fatto in altre regioni, potete farlo anche voi.
Non si tratta di andare fuori legge, si tratta di coalizzarsi e di dimostrare che l’unione fa la forza.LA via dell’indipendenza e’ molto piu’ complicata.
Perche’ non puoi dire “ma proviamoci”, come se fosse un cambio di elastici sul fucile.
Se “provi” e ti va male, poi son dolori molto grossi…Altrimenti, se vi trincerate dietro il fatto che “qualcuno porrebbe ostacoli”, mi suona come un alibi per aspettare la manna dal cielo e non fare mai nulla.
Sarà piu’ rischioso provare a fare una cooperativa di agricoltori o una secessione?Ho capito va, te ne esci così, con il solito discorso: arrangiatevi…!!! Vorremmo credimi ma con i vincoli che ci sono non si può.
Se ritieni che fondare una cooperativa, in qualunque campo, sia piu’ difficile che fare una secessione, fa tu.
Io non lo credo.
IL primo a dire che bisogna arrangiarsi senza aspettare aiuti dallo Stato sei stato tu, e non posso darti torto.
Qualcuno ha avuto il terremoto e dopo 40 anni sta ancora nelle baracche.
Altri hanno avuto lo stesso terremoto e ora stanno meglio di prima.
Lo Stato e’ il medesimo, forse la mentalità no.
Visto che molti sardi (e credimi a Livorno ce ne sono tanti e ne ho conosciuti tanti) sono volenterosi e ottimi imprenditori, non vedo perchè voi non possiate farcela.Poi, se alla fine volete la secessione, fate come meglio credete…
5 Novembre 2012 alle 22:01 #285388MarcozPartecipante@lorenzino82 wrote:
x Marcoz alla bartolini i preavvissici telefonici Ai destinatari li facciamo dall ufficio e telefonando da rete fissa quindi è impossibile fare gli addebiti al destinatario. Comunque sia il servizio del preavviso viene pagato già dal mittente in fattura. Se poi l autista a titolo personale fa una chiamata con l addebito magari xké non trova l abitazione questa è una cosa diversa. Comunque conosco qualche corriere ns concorrente che ha l’ 199 x essere contattato quindi è probabile che come si paga x contattarl si paga anche x essere contattati Ma la mia è solo una supposizione
io parlo di Bartolini, ogni volta non trovano la destinazione, l’autista puntualmente mi fa l’addebito….oppure mi son ritrovato varie volte il pacco schiacciato o meglio dire devastato( visto che vige la regola di riempire sempre il mezzo al massimo). Per non parlare dei tempi di spedizione, minimo una settimana…..
un servizio direi da 10 e lode5 Novembre 2012 alle 22:36 #285389lorenzino82Partecipante@Marcoz wrote:
@lorenzino82 wrote:
x Marcoz alla bartolini i preavvissici telefonici Ai destinatari li facciamo dall ufficio e telefonando da rete fissa quindi è impossibile fare gli addebiti al destinatario. Comunque sia il servizio del preavviso viene pagato già dal mittente in fattura. Se poi l autista a titolo personale fa una chiamata con l addebito magari xké non trova l abitazione questa è una cosa diversa. Comunque conosco qualche corriere ns concorrente che ha l’ 199 x essere contattato quindi è probabile che come si paga x contattarl si paga anche x essere contattati Ma la mia è solo una supposizione
io parlo di Bartolini, ogni volta non trovano la destinazione, l’autista puntualmente mi fa l’addebito….oppure mi son ritrovato varie volte il pacco schiacciato o meglio dire devastato( visto che vige la regola di riempire sempre il mezzo al massimo). Per non parlare dei tempi di spedizione, minimo una settimana…..
un servizio direi da 10 e lodebeh direi che siamo bravi no?!
scherzi a parte: quando devi ricevere qualcosa e magari a consegnartelo dovranno essere i terribili furgoncini rossi, mandami un MP o una mail ( meglio una mail….rispondo più facilmente…) e ti seguo la spedizione….almeno ti posso dire anche se a essere negligente è la BRT bartolini o magari il mittente che ci da la merce imballata male o non adeguatamente, documenti con indirizzo incompleto ecc ecc…..
ricorda comunque che l’autista “ti fa una cortesia” a telefonarti con l’addebito perchè non sarebbe tenuto a farlo….. il suo lavoro nel caso di consegne a privati, è presentarsi in una via a un determinato numero civico e trovare un campanello con su scritto il cognome che il mittente ha riportato sulla bolla….
la telefonata per preavvisarti la consegna e prendere un appuntamento la dovrebbero fare dagli uffici della bartolini ma se il mittente non ha dato disposizioni di chiamarti ( considera che è un servizio che i corrieri si fanno pagare) il corriere viene in consegna e se non trova nessuno riprova il giorno dopo…se anche il giorno dopo non trova nessuno, ferma la spedizione, comunica la difficoltà al mittente e attende disposizioni….
con questo non voglio giustificare l operato della BRT ( anche perchè m importa una sega ) ma a volte non è sempre colpa del corriere!!!
SCUSATE L’ O.T…… -
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