Quando peschiamo all’aspetto è necessaria, prima di immergersi, una buona ventilazione (non iperventilazione!), soprattutto se scendiamo a profondità considerevoli; in discesa conviene pinneggiare con il minimo sforzo cercando di raggiungere un buon equilibrio tra spinta e dispendio energetico e, una volta diventati negativi, lasciarsi cadere giù a foglia morta, immobili, usando le pinne come timoni per effettuare eventuali cambi di direzione.
Prima della discesa ci si dovrebbe togliere il boccaglio dalla bocca. Questa manovra ha due vantaggi principali: evitare la fuoriuscita di bolle d’aria durante la discesa ed evitare l’evntuale entrata d’acqua nei polmoni in caso di sincope.
Studiando bene il movimento della mangianza e degli altri pesci, sceglieremo il punto in cui posizionarci, dietro una roccia, in un avvallamento, tra le alghe, intuendo il punto da cui vedremo arrivare il pesce e quindi puntandoci preventivamente il fucile per evitare di spaventarlo successivamente. Ci terremo poi il più possibile schiacciati al fondo per non dare troppo nell’occhio ed evitando movimenti bruschi della testa e del fucile.
E’ importante, nel caso il pesce provenga da tutt’altra direzione, spostare il fucile lentamente, tirando quindi indietro il braccio e facendo ruotare il polso, per indirizzare l’asta verso il pesce. Questo eviterà il rumore prodotto dagli elastici del fucile che vibrano per la resistenza dell’acqua (o per la vibrazione della sola sta nel caso di un fucile oleopneumatico).
E’ importante considerare che in profondità i pesci sembrano più grossi e più vicini di quanto non siano in realtà, di fatto è opportuno prendere dei punti di riferimento per sparare la preda quando è a tiro, come ad esempio intravedere con chiarezza l’occhio del pesce in fase di avvicinamento.
Per quanto riguarda la fase di tiro bisogna cercare di sparare il pesce nelle zone in cui la carne è più soda per evitare di perderlo durante la risalita in quanto la reazione della preda, soprattutto se di grandi dimensioni, è sempre molto violenta.
In questo tipo di pesca, soprattutto se profonda, l’utilizzo di un mulinello è fondamentale: bisogna rilasciare la frizione tenendo il filo in trazione in modo da fare una leggera resistenza e permetterci di modificare la direzione del pesce a nostro vantaggio, cercando di evitare che si possa disarpionare su qualche roccia. Il recupero di pesci di grandi dimensioni possono richiedere molto tempo, per cui non fatevi prendere dall’emozione troppo presto…la fase di recupero spesso è molto più dispendiosa.